Schizofrenia: sapere tutto

Questa malattia mentale si riconosce in allucinazioni e deliri. Esistono però dei trattamenti per permettere ai pazienti di condurre una vita normale.

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Schizofrenia: sapere tutto

Cos’è la schizofrenia?

Definizione

La schizofrenia è un disturbo mentale cronico caratterizzato da allucinazioni e deliri ma che include un insieme di sintomi diversi.

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Cifre chiave e prevalenza

Se siete schizofrenici, sappiate che non siete soli. L’organizzazione Mondiale della Salute stima che quasi 1% della popolazione mondiale soffre di schizofrenia. La malattia avviene il più spesso tra 15 e 35 anni.

Anche se donne e uomini sono colpiti in modo paritario, le donne sviluppano la schizofrenia più tardi degli uomini.

La speranza di vita dei pazienti schizofrenici è inferiore di 10 anni rispetto a quella della popolazione generale. Ciò è dovuto al tasso di suicidi particolarmente elevato: il 20% della mortalità dei suicidi sarebbe associato a questa malattia ma anche cause mediche nascoste dietro la malattia; in particolare dei rischi cardiovascolari.

Le cause della schizofrenia

Dei fattori genetici ed ambientali svolgono un ruolo in parti uguali nello sviluppo dei disturbi schizofrenici.

I fattori genetici

Una persona il cui parente stretto è affetto da schizofrenia è 10 volte più suscettibile di essere affetta da schizofrenia della popolazione generale. Dei geni di suscettibilità sono stati evidenziati: non provocano la schizofrenia con certezza ma aumentano il rischio di sviluppo di essa. È quindi assolutamente possibile di possedere le forme incriminate di questi geni senza sviluppare la malattia.

Però, quando un gemello monozigoto (“gemello identico”) è affetto, il suo gemello, eppure identico geneticamente, ha “soltanto” il 50% di rischio di sviluppare la malattia, ciò che dimostra l’implicazione di altri fattori, probabilmente ambientali.

Gli altri fattori

I modelli neurobiologici sono calcolati ipotizzando un eccesso di dopamina in alcune zone cerebrali. Studi usando MRI sull’anatomia del cervello e il suo funzionamento hanno dimostrato delle anomalie nel caso di schizofrenia. Però, queste anomalie erano poco visibili nei pazienti la cui malattia era appena comparsa. Quindi rimane difficile di sapere se queste modifiche sono una causa o una conseguenza dei disturbi schizofrenici.

Diversi fattori hanno mostrato un’associazione tra l’ambiente di vita, il consumo di stupefacenti o lo stress prenatale e la schizofrenia. Altre piste sono studiate come l’effetto della stagione, del luogo di nascita o ancora il ruolo di alcune infezioni virali durante la gravidanza.

I sintomi della schizofrenia

I sintomi “positivi” (che si aggiungono al comportamento abituale)

-   Le allucinazioni: i pazienti schizofrenici possono sentire delle sensazioni corporali o sentire rumori o voci che non esistono davvero.

-   Il delirio: sono idee o credenze errate, considerate come vere. La persona colpita può credere ad esempio che sia particolarmente forte o che delle persone siano arrabbiate con lei.

-   Un comportamento strano: il paziente può diventare troppo amichevole, troppo arrabbiato o adottare modi di vita strani.

-   Le emozioni inappropriate: la persona schizofrenica può sorridere durante una situazione triste o ridere nel momento sbagliato.

-   L’impossibilità di avere pensieri organizzati.

I sintomi positivi possono rivelarsi dopo anni. Possono comparire subito o progressivamente dopo un lungo periodo di segni negativi. Sono responsabili degli episodi psicotici durante i quali il paziente non riesce più a differenziare il reale delle idee deliranti.

I sintomi “negativi” (ciò che il paziente non fa più)

Compaiono in generale prima dei sintomi positivi. Sono a volte confusi con le manifestazioni di isolamento “abituali” durante l’adolescenza.

-   La perdita del divertimento

-   Il sentimento di non avere più emozioni

-   I disturbi dell’attenzione e della concentrazione

-   La perdita di obiettivi e scopi

-   La perdita dell’attenzione di se

I trattamenti della schizofrenia

L’obiettivo del trattamento è di ridurre l’intensità dei sintomi oppure farli scomparire, di ridurre il rischio di recidive e di sviluppare un piano di cura adeguato che fissa e soddisfa degli obiettivi medico-psicologici, familiari, sociali e professionali.

Gli antipsicotici

L’assistenza terapeutica è soprattutto medicamentosa. I trattamenti usati sono particolarmente efficaci sui sintomi positivi, ma non funzionano così bene sui sintomi negativi. Questi farmaci non stanno per guarire la schizofrenia ma possono permettere al paziente di vivere una vita quasi normale.

Esistono numerosi antipsicotici che hanno un'efficienza molto variabile secondo i pazienti. È quindi importante che la persona affetta presenti bene il suo vissuto al medico, tanto al livello degli effetti collaterali (tremori, rigidità, aumento di peso, assenza del ciclo, calo della libidine, disturbi dell’erezione) quanto al livello dell’efficienza.

La psicoterapia

Al di là del trattamento con farmaci, diversi tipi di psicoterapie, tecniche di allenamento dei pensieri (correttive cognitive) o ancora incontri familiari possono essere proposti. L’informazione dei parenti con sessioni di psico-educazione e l’educazione terapeutica del paziente completano il piano di cura. Questa assistenza medica viene completata con un aiuto al reinserimento scolare o professionale che permette il mantenimento della socializzazione del paziente.

 

 

 

Pubblicata il 19 lug 2017

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Autore: Team editoriale di Carenity, Team editoriale

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