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Se una scheggia (o una spina) si conficca in una mano o in piede: che cosa si può fare

Pubblicata il 31 ago 2016

Se una scheggia (o una spina) si conficca in una mano o in piede: che cosa si può fare

D’estate, complici vestiti molto meno coprenti, il rischio sale, soprattutto se ci si trova in mezzo alla natura. Ecco i consigli di un esperto per affrontare il problema senza farsi prendere dal panico e senza correre (inutilmente) al Pronto soccorso.

1. Lavare con acqua fresca

Uno dei possibili inconvenienti dell’estate sono le schegge e le spine che si conficcano in mani e piedi, di bambini e adulti. Pantaloncini e maniche corte lasciano scoperte parti di corpo potenzialmente a rischio, soprattutto se si sta in mezzo alla natura: campagna, montagna, ma anche spiaggia. Dunque, che cosa fare se una scheggia o una spina si infilano nella pelle di una mano, un piede o una coscia? Lo spiega Stefano Ottolini, medico d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Humanitas di Milano. «La prima cosa da fare è lavare bene la parte interessata con acqua corrente fresca. Poi bisogna asciugare e disinfettare, per evitare che l’oggetto causi un’infezione». A questo punto bisogna estrarre il corpo estraneo. «Bisogna osservare la situazione - spiega Ottolini -. Se la spina o scheggia presenta una parte esterna, la soluzione ideale è quella di utilizzare delle normali pinzette da trucco, lavate e disinfettate, per estrarre delicatamente, per evitare che si rompa, la scheggia. Può fare un po’ male, ma solo per pochi secondi».

2. Pinzette o ago disinfettato

La scheggia di legno o la spina, per esempio quella di una rosa o di un cactus, possono spezzarsi durante l’operazione di estrazione con le pinzette. «In tal caso si consiglia di munirsi di un ago disinfettato con alcol o acqua ossigenata e creare, sempre delicatamente, uno spazio che consenta di estrarre l’ultimo pezzo di scheggia rimasto sotto la pelle - prosegue Ottolini -. Dopo aver disinfettato è sufficiente coprire con un cerotto e aspettare due giorni, quando la situazione sarà tornata alla normalità».2.Pinzette o ago disinfettato

La scheggia di legno o la spina, per esempio quella di una rosa o di un cactus, possono spezzarsi durante l’operazione di estrazione con le pinzette. «In tal caso si consiglia di munirsi di un ago disinfettato con alcol o acqua ossigenata e creare, sempre delicatamente, uno spazio che consenta di estrarre l’ultimo pezzo di scheggia rimasto sotto la pelle - prosegue Ottolini -. Dopo aver disinfettato è sufficiente coprire con un cerotto e aspettare due giorni, quando la situazione sarà tornata alla normalità».

3. Si può semplicemente aspettare

D’estate, quando si indossano gonne e pantaloncini corti, è facile che una scheggia di legno si conficchi in una coscia, se per esempio ci sediamo su vecchie panchine. In tal caso l’operazione di estrazione può risultare più delicata, visto il minor spessore della pelle (rispetto a quella della mani) e dato che il nostro peso può contribuire a far penetrare in profondità la scheggia. In questo caso le soluzioni possibili sono due: «Procedere con le solite pinzette e l’ago, prestando maggiore attenzione per non rompere la scheggia, oppure portare pazienza e aspettare che le cellule della pelle si rinnovino: dopo massimo dieci giorni, rigenerandosi, la pelle espellerà da sola la scheggia» spiega Ottolini.Si può semplicemente aspettare

D’estate, quando si indossano gonne e pantaloncini corti, è facile che una scheggia di legno si conficchi in una coscia, se per esempio ci sediamo su vecchie panchine. In tal caso l’operazione di estrazione può risultare più delicata, visto il minor spessore della pelle (rispetto a quella della mani) e dato che il nostro peso può contribuire a far penetrare in profondità la scheggia. In questo caso le soluzioni possibili sono due: «Procedere con le solite pinzette e l’ago, prestando maggiore attenzione per non rompere la scheggia, oppure portare pazienza e aspettare che le cellule della pelle si rinnovino: dopo massimo dieci giorni, rigenerandosi, la pelle espellerà da sola la scheggia» spiega Ottolini.

4. I vantaggi della pomata di ittiolo

Esiste anche un rimedio naturale per estrarre schegge e spine. «È possibile utilizzare una pomata di ittiolo, unguento naturale ideale per medicare piccole infezioni cutanee, che ha un potere astringente in grado di aiutare la pelle a espellere la spina - conclude Ottolini -. Basta applicarla e coprire il punto interessato con una garza per circa dodici ore. Quando si toglierà la garza si avrà la sorpresa di trovarvi la scheggia espulsa. Ma attenzione, questo rimedio è efficace solamente per le schegge e le spine conficcate superficialmente».

Corriere.it

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