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Lo sai che lo zucchero crea dipendenza?

Pubblicata il 12 set 2016

Lo sai che lo zucchero crea dipendenza?

Come dimostrato da molti studi, lo zucchero, oltre a promuovere l’aumento di peso, crea dipendenza perché agisce sulle stesse aree del cervello su cui agiscono droghe, nicotina e sostanze responsabili di dipendenza.

Lo zucchero insieme a grassi e carboidrati raffinati (dolci, pizza, pane, pasta, gelati, eccetera) crea dipendenza stimolando quelle aree del cervello adibite al senso di gratificazione e soddisfazione. Anche se la dipendenza da zucchero ha un impatto ovviamente minore rispetto alla dipendenza da droghe e nicotina, il principio alla base della dipendenza è il medesimo – spiega la professoressa Daniela Lucini, Responsabile della Sezione di Medicina dell’Esercizio e Patologie funzionali dell’Ospedale Humanitas. – Un’alta quantità di carboidrati raffinati come zucchero o glucosio che arrivano a questi centri favorisce un maggior rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che dà una sensazione di gratificazione, soddisfazione e benessere. Purtroppo, come accade per altre sostanze, l’effetto dura poco e dal cervello arriva sempre più alta la richiesta di altro zucchero per raggiungere quei livelli di soddisfazione. Per questo motivo sale il desiderio di dolci e zucchero, ma anche pane e pizza. Invece, non provocano l’effetto dipendenza i prodotti da forno integrali, naturali e non raffinati, che contengono una quantità di fibre superiore al 10%, così come né la pasta né il riso integrale e tanto meno la frutta, tutti alimenti che danno un senso di sazietà maggiore rispetto allo zucchero bianco. Fortunatamente il nostro cervello può essere riabilitato e riabituato ad una alimentazione a ridotto apporto di carboidrati raffinati. Ciò non significa eliminare completamente dolci o pizza ma sostituirne l’eccessivo consumo con alternative appaganti e gratificanti sia dal punto di vista visivo che del gusto, associati ad attività fisica regolare in grado di stimolare, come lo zucchero, il rilascio di endorfine che promuovono la sensazione di benessere.

HumanitaSalute.it

4 commenti


bertoldino
il 05/10/16

Vorrei  un parere sulla dieta che  mi ha consigliato  il mio diabetologo.  Colazione: 50 Gr pane integrale o fette biscottate con latte parzialmente  scremato che io sostituisco  con o latte di soia  o di avena o di sorgo. Pranzo e cena sempre il primo pasta o riso con  verdura e carne o pollo o pesce  o ricotta  o robiola.  Frutta sempre  dopo i pasti e a  merenda. Non mi sembra il massimo e io dopo due ore ho fame. Da un anno  sono diabetica  e assumo  metformina  500 a pranzo e cena e ho perso 11 chili  e perso CONCENTRAZIONE E MEMORIA e SERENITÀ. Potrei avere un consiglio un parere?

GRAZIE DI CUORE 


giupipino
il 06/10/16

Ciao Bertoldino,
Io ti invito a provare la seguente dieta , che è quella che seguo io da quindici mesi. Tieni presente che quindici mesi fa io prendevo metformina da 850 a pranzo e a cena. Pesavo 87 chili. Prendevo complessivamente 11 pastiglie medicinali per le seguenti patologie: ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, diabete mellito II, gotta, iperplasia prostatica benigna, ipertensione.

Dunque la mia dieta è la seguente:

1) colazione: terrina con un finocchio, una carota, un kiwi, una mela con buccia, tre noci, condita con curcuma, zenzero fresco e olio di oliva extravergine.

Subito dopo due capsule di olio di pesce da un grammo.

2) pranzo: Uno dei seguenti tre pasti:

-  branzino od orata al forno, una insalata di pomodori e rucola condita con olio di oiva e gomasio. Broccolo o cavolo bollito, condito con olio extravergine, gomasio, peperoncino. Tre noci. Una mela.

- petto di pollo ruspante  cotto con pomodorino, capperi, olive, basilico. Insalata di pomodori e rucola condita con olio di oliva e gomasio. Tre noci. Una mela. 

- minestrone di fagioli borlotti freschi, bieta, carote, aglio, cipolla.  Broccolo o cavolo bollito, condito con olio extravergine, gomasio, peperoncino. Tre noci. Una mela. 

- pasta di orzo od avena condita con sugo di pomodori freschi, olive, capperi, basilico.  Broccolo o cavolo bollito, condito con olio extravergine, gomasio, peperoncino. Tre noci. Una mela. 

Da bere frullato di frutta preparata al momento oppure un bicchierone di acqua e succo di limone.


3) merenda delle cinque: una mela, una pera, un kiwi, una arancia.
Da bere nel pomeriggio: karcadè, te verde, tisana con foglie olivo, radici tarassaco, zenzero, spicchio aglio.
Bere molto disintossica i reni e abbassa la pressione.


4) cena: Uno dei pasti elencati sopra, alternando: se a pranzo si è mangiato minestrone o pasta si mangerà pesce o pollo e viceversa.

Subito dopo cena: due capsule di olio di pesce da un grammo.

Mele o pere vanno mangiate con la buccia.

La dieta deve essere assolutamente accompagnata da un'ora di movimento al giorno (passeggiata veloce o nuoto o attività sportiva leggera di tipo aerobico)

Con la dieta precedente non provo fame. Se dovessi avere fame fuori pasto mangio un frutto con la buccia.
La dieta mi ha permesso di dimagrire senza fatica di 10 chili in un anno e di non prendere più medicine.

Adesso la mia emoglobina glicata è 5.6, mentre un anno fa era era 6.7.

Ogni giorno misuro la mia glicemia, pressione, il mio peso e la mia circonferenza addominale. Tengo nota di ogni cibo mangiato il giorno prima in modo da capire l'effetto sul peso, sulla pressione e sulla glicemia. 

L'anno scorso mi sentivo uno straccio. Stavo perdendo la memoria e la stima in me stesso. Adesso mi sento rinato e, soprattutto, vedo che il mio impegno e la cura che prendo della mia salute si riflette in parametri obiettivamente migliorati. 
Prova a seguire la dieta che ti ho indicato, che fornisce delle linee guida: ovvero, assenza di pasta e pane di grano raffinato, assenza di sale e sua sostituzione con gomasio, assenza di zuccheri semplici: ovvero crackers, biscotti, dolci, fette biscottate, miele...). Assenza di carne rossa, latte e formaggi.

Contemporaneamente MISURA I PARAMETRI più importanti. Se noti miglioramenti sensibili (al punto da riuscire a diminuire i farmaci e perfino a toglierli) vuol dire che le linee guida sono corrette.
Non fidarti di nessuno. Sono troppi gli interessi che girano attorno alle malattie di tutti noi. Fidati solo di te stessa e di quello che puoi controllare e verificare personalmente.


bertoldino
il 07/10/16

Ciao giupipino.

In anzitutto grazie  per la risposta. Ho dimenticato  di precisare che soffro di tiroidite  di hashimoto  e assumo ogni mattina assumo Eutirox (metà di 125). Spero di riuscire a seguire  la tua dieta anche secondo la mia patologia sarebbe opportuno non consumare le crucifere. Io prmia pesavo 57 chili e ora  46. La glicata era migliorata  a maggio  48 ora 55. Praticamente  se sono più  stressata i valori della glicemia si alzano. 

Cammino  ogni giorno. Ho 66 anni e sono vedova da sei.

Grazie  tante.


giupipino
il 08/10/16

Il fatto di assumere eutirox (e quindi di essere IPOTIROIDEI)  non impedisce di mangiare crucifere come cavoli, broccoli, lattuga, spinaci, rape, ravanello e rucola. ANZI. I precedenti alimenti sono quelli con il più BASSO indice glicemico. Ovvero sono gli alimenti che più di altri fanno SCENDERE la glicemia. Inoltre i glucosinolati che contengono hanno effetto anticancro. Anch'io sono ipotiroideo (tiroidite di Hashimoto). Assumo una capsula al giorno di eutirox 125 da oltre trent'anni. Ma mi nutro regolarmente di tali elementi continuando ad avere valori di TSH, T3, T4 nella norma.
Il problema delle crucifere si porrebbe se uno è ipotiroideo e non prende farmaci, dal momento che l’enzima mirosinasi presente in tale piante,  durante la masticazione, in presenza di acqua o saliva, scinde i glucosinolati in tiocianati che sono i veri agenti anti-cancro nell’organismo. La sostanza gozzigena incriminata,  (isotiocianato)  è  in grado di legare lo iodio e perciò di bloccarne l’assorbimento a livello della ghiandola tiroidea e quindi di impedire la sintesi degli ormoni tiroidei (T3 e T4). Tuttavia chi assume dall'esterno il T4 (eutirox) non ha il problema precedente.

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