Pazienti Depressione
Domani è un altro giorno
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Hopeman
Modificato il
16/09/23 alle 22:31
Buon consigliere
Mi rendo conto anche del fatto che spesso non ci sono proprio abbastanza elementi per poter fare una valutazione, però si rischia di farsi lo stesso un giudizio, forse tanto rigido quanto indiziario
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Hopeman
Buon consigliere
È un modo di dire. È anche il titolo di una famosa e bella canzone del lontano 1972, in cui Ornella Vanoni racconta al vero la sua depressione. Invito ad ascoltarla.
Come la intendo? Beh, la realtà è tutta in divenire e nulla è fisso, cosa tanto maggiore nella natura umana; questo richiede frequenti rivalutazioni. Le idee dolenti, invece, sono sempre molto fisse e ripetitive, sempre identiche a sé stesse persino negli anni.
Con questo non intendo rimuovere le mie ruggini, né quelle degli altri, ma di rendermi disponibile, posto che la rigidezza è un'indisponibilità in partenza. Quindi, qualsiasi cosa io pensi, devo sapere che può cambiare. Si, cambiamo noi e cambia tutto intorno a noi, anche se stiamo fermi: il sole non aspetta il mio parere per tramontare e al tramonto cambia il mondo.
Possiamo semplicemente non essere in condizione di valutare adesso (siamo stanchi, stressati, ecc.) una cosa che ci dispiace , ma essere coscienti che possiamo rivalutarla in un momento più favorevole: "domani è un altro giorno, si vedrà..."
Ormai ritengo che un certo pensiero spiacevole venga in mente più spesso proprio quando siamo indeboliti , o stanchi e stressati e per queste stesse ragioni, ci mettiamo la solita risposta negativa già fatta, la stessa di ieri e di avantieri. Invece si può lasciare comodamente in sospeso e rinviare a un momento migliore.
Togliersi l'onere di dover valutare le cose non appena vengono in mente, concedendosi la possibilità di rivalutare domani, presenta il vantaggio di scaricare i pesi nel momento di debolezza , per potersi riposare e rafforzare, anticipando la ripresa.