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sono rimasta senza medico di famiglia per alcuni mesi finché ha iniziato la propria attività un nuovo medico neo laureato e finalmente ho potuto iscrivermi tra i suoi pazienti. Questo per quanto riguarda i medici di famiglia in quanto un bel numero è andato e continua andare in pensione senza essere ripristinato. Invece ottenere una visita specialistica con il SSN è un terno al lotto e spesso si deve andare fuori ASL, sovente fuori provincia anche a più di 100 km di distanza.
Idem per gli esami strumentali.
Optando per la libera professione, medici ed esami sono prontamente disponibili.
Alcune volte si riesce a ottenere ciò che è nei propri diritti rivolgendosi all’URP dell’ASL

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@IlariaPavoni Alla fine sono riuscito a capire di cosa si tratta, anche se la consapevolezza della patologia non aiuta in questo caso nella risoluzione del problema. Si tratta di neuropatia del nervo pudendo, causata da un intrappolamento appunto del nervo, condizione che causa l'infiammazione del nervo,quindi il dolore. Il neurologo mi spiegato la cosa attraverso una metafora: "è come un sensore di un antifurto collocato su di un vetro che dovrebbe trasmettere un segnale in caso qualcuno rompesse il vetro, ma questo sensore (difettoso) si attiva anche per un banale, colpo di vento al passaggio di un auto o per una leggera vibrazione", quindi il segnale del dolore c'è anche in assenza di una causa. Questo è dato dalla degenerazione delle strutture osteoarticolari dovuta dall'età (64) tante che dal mio primo post ad ora è comparsa un'altra neuropatia in questo caso dovuta alla stenosi (restringimento) del rachide a livello lombare, ovvero una parestesia ai piedi, i cui sintomi sono assurdamente insensibilità e dolore allo stesso tempo, mancanza di equlibrio e astenia alla gambe, la mattina mi alzo non come se fossi stato aletto 7 ore ma una settimana, le gambe cedono. Pernso che in qualche modo le due patologie siano collegate ed ora la seconda sta diventando più debilitante della prima. Gli antidolorifici e la fisioterapia servono veramente a a poco. Inoltre sembra non esistere in questo paese un approccio laico e non pregiudiziale di una terapia del dolore.

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