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Tutta la verità sugli integratori: ci fanno davvero bene?

Pubblicata il 22 mar 2016

Tutta la verità sugli integratori: ci fanno davvero bene?

Vengono utilizzati per dimagrire, per mantenersi in salute, per scongiurare e prevenire patologie di ogni genere e sorta o, addirittura, per prevenire malattie gravi come i tumori. Ecco tutta la verità sugli integratori.

Gli integratori sono davvero numerosi (in commercio se ne trovano circa 8mila, esattamente il doppio dei farmaci registrati nel nostro paese) e vengono utilizzati moltissimo e sempre di più, talvolta anche a sproposito. In alcuni casi si attendono esiti miracolosi, abbandonando le cure farmacologiche tradizionali e, in altri, si opta per il “fai da te”. È necessario, quindi, capire qual è la posizione della scienza in merito. FederSalus, Associazione nazionale produttori e distributori di prodotti salutistici, ha deciso così di fare chiarezza, affidandosi al parere di alcuni autorevoli esperti, come il prof. Alberto Martina, docente presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Pavia e presso il master di secondo livello Prodotti nutraceutici che ci ha aiutato a dipanare la matassa.

Intanto ci spiega cosa sono gli integratori?
Si tratta di “alimenti particolari” in grado di apportare vantaggi alla nostra salute. Non dobbiamo, però, per questo confonderli con i cibi sani e che ci fanno bene. Gli integratori, a differenza degli alimenti, contengono al loro interno un quantitativo ben preciso di una determinata sostanza, vanno assunti secondo determinati dosaggi e con una frequenza ben definita. Ovviamente, resta ferma la premessa che un’alimentazione equilibrata è la base per ridurre i fattori di rischio e mantenerci sani.

Quali caratteristiche devono avere per essere sicuri?
Devono essere certificati, ossia privi di sostanze inquinanti e nocive, il cui contenuto deve essere al di sotto della soglia di sicurezza (es. presenza di cadmio, piombo, mercurio negli integratori a base di olio di pesce) e devo assicurare un preciso quantitativo di una determinata sostanza.

Esiste qualche normativa in merito?
Sì, anche se non esiste un’unica legislazione a cui far riferimento. La Legislazione europea è piu conservatrice; l’Italia, la Francia e il Belgio (i tre stati all’avanguardia da questo punto di vista) dal canto loro, hanno stilato una lista di oltre 1700 integratori di origine vegetale che si aggiungono alle vitamine e ai minerali.

Ma gli integratori possono risultare pericolosi?
Premesso che non possono sostituire le cure tradizionali, ad esempio è impensabile curare il cancro evitando la chemioterapia e affidandosi al potere salvifico degli integratori, possono essere dannosi se consumati a dosaggi e con modalità scorrette. Più in generale, invece, un integratore non certificato o assunto in maniera scorretta, cioè senza un piano d’azione, sarà al limite del tutto inutile e non produrrà quindi alcun beneficio. Tradotto: soldi buttati al vento. Un consiglio è quello di non affidarsi a internet per l’acquisto degli integratori senza un preventivo parere di una persona esperta e competente. Altro aspetto da tenere in considerazione, e qui sì che il pericolo può esistere, è quello dell’interazione con altri farmaci.

Quindi se si assumono altre medicine bisogna rinunciare agli integratori?
Non proprio, anzi in alcuni casi sono gli specialisti pediatri, ginecologi, oncologi, cardiologi,... a consigliare l’assunzione di integratori. Fondamentale però è che prima di acquistare integratori in farmacia, si faccia presente al medico o al farmacista che si sta seguendo una terapia farmacologica. Un esempio tipico è quello degli anticoagulanti (medicinali molto diffusi prescritti per patologie come la fibrillazione atriale). Se si assumono Omega 3, ad esempio bisogna tenere presente che non bisogna superare il dosaggio di 1,5 grammi al giorno perché questi acidi grassi vengono metabolizzati dal fegato con lo stesso meccanismo utilizzato per il metabolismo degli anticoagulanti. Il risultato può essere quello di potenziare o ridurre l’effetto dei farmaci. Particolare attenzione deve essere quindi posta dalle persone ultrasettantenni, visto che il 14% della popolazione di questa fascia d’età assume da cinque a dieci farmaci al giorno. È necessario, inoltre, porre grande cautela anche durante la gravidanza e in età pediatrica.

Quali sono gli integratori più utilizzati?
Sicuramente i probiotici, insieme ai multivitaminici che costituiscono il 23-24% dell’intero mercato degli integratori. I Probitotici, un tempo noti come fermenti lattici, una volta venivano utilizzati solo in concomitanza dell’utilizzo di antibiotici oppure per le coliche dei neonati, oggi vengono, invece, usati moltissimo perché è sempre più nota la loro ripercussione positiva sul buon funzionamento del sistema immunitario. Vengono così prescritti per il colon irritabile, per la cura della dermatite atopica, per la psoriasi,... L’importante però è farsi consigliare dallo specialista perché esistono probiotici ad hoc per ogni situazione.

Ma esistono davvero gli integratori antiaging?
No, esiste uno stile di vita antiaging che si basa principalmente su un’alimentazione corretta, ossia ricca di frutta e verdura e su un’adeguata e costante attività fisica. La pillola miracolosa che ci dona l’eterna giovinezza ovviamente non esiste. Ciò non toglie che alcuni integratori ricchi di antiossidanti, come vitamine o altre sostanze, possano essere d’aiuto in alcune situazioni. Ma anche qui, deve essere lo specialista a consigliare. Ancora una volta, bandite il “fai da te”.

Repubblica.it

12 commenti


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Ex membro
il 30/03/16

Buonasera Giupipino,

come scritto in precedenza e con questo non vorrei essere polemico, io non sono contrario all'uso di integratori e vitamine a sostegno di una sana alimentazione e all'attività fisica, ma sono contrario al fatto che stiano cercando adesso, con campagne pubblicitarie mirate, di far passare come sostituti dei farmaci, per le più svariate patologie, gli integratori e non solo quelli alimentari, con un aumento esponenziale dei costi. L'interesse dei medici si sta spostando adesso sulla prescrizione di integratori,piuttosto che dei farmaci e ho avuto prova di ciò proprio da più di un medico specialista, che mi ha prescritto integratori dai nomi esotici e dai costi esorbitanti, che non hanno sortito alcun effetto sul problema che in quel momento avevo evidenziato.
Anche per i farmaci concordo con te, é vero il grande interesse di medici e case farmaceutiche perché il loro guadagno viene prima della salute di ogni individuo (vedi l'alzata di scudi appena esce una cura alternativa) ma spesso siamo noi ad avere aspettative tali da pretendere, dal medico un farmaco, bombardati dagli stessi, compiacenti verso le case farmaceutiche e pubblicità ad hoc (vedi Antibiotici, Antidolorifici etc.etc.), perché pensiamo che con quello abbiamo risolto i nostri problemi, mentre e tu lo hai dimostrato, basterebbe un corretto stile di vita, per risolvere alcune patologie, frutto del vivere moderno.

Premesso che io non sono un sostenitore dei farmaci e farei a meno di assumerne, resta il fatto che in tanti casi, come nel mio, dove le patologie croniche sono associate ad altra patologia rara, il farmaco è un salvavita e che senza di esso, fermo restando uno stile di vita adeguato, le altre soluzioni non porterebbero altri benefici. 


MacPaolo
il 30/03/16

Concordo pienamente con giupipino, ma in questo momento ho altro da fare. Io ho 82 anni, ritornerò presto sull'argomento.


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Ex membro
il 31/03/16

Io credo che come tutte le cose. ...l'equilibrio e tutto. Sono allergica per tutto l'anno e intollerante a molti alimenti. ..in gran parte frutta e verdura. ..di conseguenza molto spesso mi ritrovo carente di vitamina B total.....Devo! ! prendere l'integratori.Dico solo che c'è chi deve farne uso. ..e ce chi abusa. ...p.s se potessi mangiare frutta e verdura lo farei molto ma molto volentieri


MacPaolo
il 01/04/16

Eccomi di nuovo qui con voi. Ho detto che concordo con giupipino, intanto per spirito di categoria (fra una settimana avrò 83 anni) e poi perché da molti anni la mia fiducia nella medicina ufficiale è molto diminuita. Esattamente 28 anni fa non riuscivo a lavarmi il viso con due mani perché ne dovevo tenere una appoggiata sul lavandino per evitare fortissime fitte alla schiena. Dall'esame di una radiografia copleta della colonna, l'ortopedico mi fece capire che, data la mia età (55 anni!!) dovevo rassegnarmi a convivere con questo tipo di disturbo. Fu così che mi rivolsi all'omeopatia. Nel giro di un paio di mesi ero di nuovo in piedi come una persona normale; e anche ora mi tocco la punta dei piedi a gambe dritte, unite e mi rialzo senza problemi. Dal lontano 1988 non ho più assunto ne farmaci classici ne antibiotici, a meno di una breve parentesi per colecistectomia. Da molti anni dunque non prendo nessun farmaco, mi curo i miei malesseri con prodotti omeopatici, faccio il check-up annuale e tutto è nei limiti.

Da circa 2 anni, dopo aver letto un libro scritto da un medico molto qualificato "Vivere alcalini, vivere felici" ho scoperto un altro rimedio, risultato molto efficace per molti e diversi malesseri che ovviamente sono collegati all'età. Si tratta della "basificazione" dell'organismo: quando il fattore PH (indicativo è quello delle urine) è compreso tra 7 e 7,5, tutte le funzioni di nutrimento e interscambio tra le cellule dell'organismo si svolgono in modo ottimale. Ciò significa che gli effetti benefici riguardano non un singolo organo, ma tutto il corpo nel suo insieme. Risultato, sono scomparsi: fastidiosi doloretti a livello di schiena e certvicale mai vinti con l'omeopatia, sensazione di rigidità di schena al risveglio, gonfiore serale alle caviglie, crampi notturni, sbandamenti nella deambulazione. È chiaro che, non assumendo nessun farmaco, tutto questo è dovuto esclusivamente alla basificazione. Saltuarimente controllo il mio PH e cerco di mantenerlo tra 6,5 e 7 senza una particolare dieta; semplicemente cerco di ridurre i cibi più acidificanti, sulla scorta di una apposita tabella (in generale carni e latticini sono acidificanti, mentre frutta e verdure sono basificanti) e ricorro all'aiuto di un integratore basificante per bilanciare la tendenza all'acidità. La nostra normale dieta occidentale anche mediterranea, porta ad avere un PH attorno a 5 ÷ 5,5 che è nei limiti ufficiali, ma è molto acido. Il contributo di un integratore basificante è quindi utile per non costringerci ad una dieta che non seguiremmo mai.

Considerazioni sulla medicina ufficiale. Visti i risultati, si capisce perché non si sente mai parlare di basificazione; questa eliminerebbe tante prescrizioni di farmaci sintomatici (nel 99% dei casi i farmaci prescritti tolgono il sintomo, forse hanno effetti collaterali negativi e non curano niente) fonte di lauti guadagni per le case farmaceutiche. I medici non cercano più le origini del male; seguono i "protocolli" basati sui risultati di analisi cliniche e dettati da statistiche, come se l'essere umano fosse fatto in serie da catena di montaggio. E nei protocolli le case farmaceutiche inzuppano il pane!!! Si ricorderà che alcuni anni fa sono state così potenti da far cambiare la definizione di "Pandemia" così da vedere milardi di vaccini.

Basta così! si potrebbe ancora continuare, ma vi rimando al libro "The China Study" Macro edizioni (best seller mondiale); è un malloppo un po' pesante ma vale la pena leggerlo tutto.

Auguri di buona salute a tutti!!


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Ex membro
il 04/04/16

Buongiorno MacPaolo, complimenti per il traguardo raggiunto e per quanto ha scritto.
Sarebbe così gentile da essere un pochino più specifico nell'uso, come lei li descrive di basificanti? Dove è possibile trovarli e se può darmi altri titoli a cui fare riferimento, vorrei vedere di risolvere un problema, simile al suo che ha mia moglie.

Come ho scritto in precedenza, non sono contrario agli integratori per presa posizione ma perché la lobby dei medici compiacenti li sta prescrivendo come fossero la panacea a svariati mali, non tanto per la loro efficacia ma per fare cassa, alle spalle degli ignari pazienti.
Per la cronaca, anche io farei a meno dei tanti farmaci che sono costretto ad ingerire ogni giorno, ma come ho scritto in precedenza a causa di una patologia (definita rara) i miei surreni non riescono a gestire lo scambio, sale-potassio e quindi questo mi ha causato una mancanza di potassio che devo sostenere con un farmaco e non con un integratore e a causa di questo ho anche l'ipertensione con danno d'organo e il diabete mellito. Come vede si tratta di situazioni differenti per ognuno di noi ma ben vengano informazioni  che possano essere di utilità a tutta la comunità.

 Buona salute a tutti..

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