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Psicoterapia
Registrati per partecipare a questa discussionePazienti Depressione
10 risposte
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Tema della discussione
Pubblicato il 06/02/19 à 12:08
Salve, la mia storia è piuttosto comune, alcuni mesi fa , dopo 17 anni di matrimonio ho scoperto che mia moglie mi tradiva, questo mi ha fatto ricadere nella depressione con cui a fasi alterne convivo da sempre .
Ho incontrato una psicoterapeuta che mi ha aiutato allontanando anche i pensieri di suicidio che avevo .
Mi sono molto attaccato a lei vedendola come unico punto di riferimento nella mia vita .
Alla fine non andavo più alle sedute per la terapia ma per stare con lei, non riuscivo più nemmeno a ricordare il motivo della terapia .
Ho capito che non potevo continuare in questo modo e ho interrotto le sedute .
Questo insieme ai problemi familiari che ancora restano mi sta distruggendo ma non so cosa fare .
Inizio della discussione - 06/02/19
Psicoterapia https://www.carenity.it/forum/depressione/convivere-con-i-disturbi-psichici-o-mentali-de/psicoterapia-1973Pubblicato il 06/02/19 à 12:33
Ciao @Folkner e grazie mille della tua testimonianza
Qualcuno vuole condividere la sua esperienza con noi e aiutare il nostro membro? O scambiare consigli? Vi ringrazio in anticipo
Pubblicato il 06/02/19 à 16:31
Il legame con il terapeuta, la relazione, è alla base della cura. La terapia funziona se la relazione è efficace. Io sono legatissimo alla mia terapeuta, è un riferimento importantissimo, mi è vicinissima ma allo stesso tempo è in grado di creare uno schermo che deve esserci per non rovinare il buon esito del rapporto terapeuta-paziente. Se da parte tua c’è più di questo tipo di relazione è giusto che tu gliene parli in modo da capire se è reale o dipende dalla particolare circostanza in cui ti sei rivolto a lei.
Pubblicato il 06/02/19 à 23:53
Ne abbiamo parlato , il problema non è tanto quelle che possono essere le mie sensazioni nei suoi confronti ma piuttosto la perdita di motivazione nella terapia , sento un profondo disagio ma non trovo sia una ragione sufficiente .
Non vedo un obbiettivo da conseguire, ho cinquanta anni non riesco a credere di potermi ricostruire una vita , non sono mai riuscito a rapportarmi con gli altri in modo sano ma anche ci riuscissi adesso a cosa potrei aspirare ?
Sono piuttosto sfiduciato .
Pubblicato il 07/02/19 à 13:50
@Folkner ti capisco. A me quattro anni di antidepressivi e tre di psicoterapia hanno avuto pochissimi effetti. Poi ho incontrato la mia attuale psicoterapeuta che è anche neurologa. Ora sto di nuovo affrontando un episodio di depressione maggiore, un mese fa volevo ammazzarmi senza nessun motivo valido x farlo. Tu allora mi dirai cosa è cambiato? È cambiato che l’attuale specialista ha dato un volto esatto ai miei problemi, è il mio specchio, so di cosa soffro e a cosa vado incontro e quindi posso affrontarlo se riesco a guardarlo in faccia.
Pubblicato il 07/02/19 à 14:04
I miei problemi sono tanto materiali quanto mentali , ma questo non è che mi aiuti, io sono in terapia da cinque mesi e ho trovato una persona che mi ha accolto, ascoltato, incentivato .
Ho , da quando ero piccolo una estrema difficoltà nel rapportarmi con gli altri , non riesco ad essere spontaneo , a comprendere i meccanismi dell'interazione sociale e soprattutto personale .
Ho studiato, lavoro da quando ho 16 anni, ho avuto una famiglia , ho un figlio stupendo che mi ama e si preoccupa per me pur non sapendo niente del mio stato , mi abbraccia, mi accompagna sempre per non lasciarmi solo .
Ma nemmeno lui può fare niente per la solitudine e l'isolamento che provo .
Non so perché ma non riesco a farmi aiutare .
Ti ringrazio per stare qui a parlare con me .
Pubblicato il 07/02/19 à 14:28
Ringrazio io te per aver condiviso con me i momenti salienti della tua vita. La maggior parte delle cose che descrivi mi appartengono. Anche io ho studiato, lavoro, ho una moglie e due figli...faccio ed ho fatto tutto mentre dentro combattevo e combatto contro me stesso. Con una fatica enorme, spesso insopportabile. Anche io molte volte non riesco a farmi aiutare, la disperazione è più forte di tutto il resto, anche perché è disperazione fine a se’ stessa, spesso non motivata. Ti dirò di più: molte volte non voglio farmi aiutare. I meccanismi mentali sono complessi, al di là dei problemi organici. A volte il malessere è più confortante perché richiama l’attenzione.
Cinque mesi di terapia sono pochi. Io ho disturbi da 25 anni, mi curo solo da 5 anni e purtroppo combatto ancora.
Pubblicato il 10/02/19 à 08:41
Questo sabato dovevamo vederci per chiarire la mia decisione di interrompere la terapia, purtroppo venerdì sera mi ha avvisato di avere un problema di salute rimandando l'appuntamento al prossimo sabato o a quello successivo .
Capisco razionalmente che non c'è niente da fare in merito, ma questo mi provoca uno stato di ansia e di stress veramente pesanti, già il pensiero di rivederla è per me difficile ma il non sapere nemmeno quando è quasi intollerabile .
Sto soffrendo molto , l'idea di dipendere così tanto da lei mi fa star male .
Vorrei chiudere tutto per smettere perlomeno con questa sofferenza ma non so se è la cosa giusta da fare se comunque devo sopportare , se questo può essermi utile a fortificarmi o se sto solo cercando una scusa per rivederla .
Pubblicato il 10/02/19 à 09:57
Se ritieni che sia la terapeuta giusta non cambiarla. Io mi sono accorto dei aver incontrato la persona giusta perché lei per me è uno specchio...io mi rivedo nelle sue parole e non posso negare quello che vedo. Sicuramente devi chiarire con lei quello che definisci dipendenza.
Pubblicato il 10/02/19 à 13:11
Penso tu abbia ragione , cinque mesi di terapia sono pochi , ho un problema di spettro autistico che non abbiamo ancora affrontato perché c'erano problematiche più gravi e urgenti .
Cercherò di avere pazienza e ne parlerò con lei , speriamo presto ,