- Home page
- Interagisco
- Forum
- Forum Epatite B
- Convivere con l'epatite e/o le malattie epatiche
- Un ormone intestinale riduce il rischio di progressione verso la cirrosi
Pazienti Epatite B
Un ormone intestinale riduce il rischio di progressione verso la cirrosi
- 108 visualizzazioni
- 0 sostegno
- 1 commento
Tutti i commenti
AnnaMaria50
AnnaMaria50
Ultima attività il 20/06/20 alle 21:21
Iscritto nel 2018
4 commenti pubblicati | 3 nel forum Epatite B
Ricompense
-
Esploratore
Esprimi la Sua opinione
Indagine
Indagine
I membri partecipano anche...
Articoli da scoprire...
12/03/20 | Consigli
25/07/19 | Nutrizione
12/06/18 | Attualità
NASH: prima giornata internazionale per la malattia della soda
14/03/18 | Attualità
03/12/24 | Attualità
Tecnologie assistive: come stanno cambiando la vita delle persone con disabilità?
29/11/24 | Nutrizione
19/10/24 | Nutrizione
Quali sono i benefici antinfiammatori e antiossidanti della curcuma?
Iscrizione
Vuoi ricevere notifiche quando ci sono nuovi commenti
La tua iscrizione è stata effettuata con successo
Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 09/12/24 alle 17:09
Iscritto nel 2016
5.442 commenti pubblicati | 7 nel forum Epatite B
15 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
Buon consigliere
Partecipante
Messaggero
Collaboratore
Esploratore
Amico
Uno studio rivela che un ormone intestinale potrebbe ridurre il grasso accumulato nel fegato quando si ingrassa, e prevenire la progressione verso una cirrosi. Un nuovo trattamento potrebbe essere considerato.
Un nuovo trattamento per evitare una cirrosi epatica, una fibrosi o un'infiammazione dell'organo? Questa è la speranza suscitata da uno studio clinico. I ricercatori della Scuola di Medicina dell'Università di California in San Diego hanno scoperto che basse dosi di un ormone intestinale, chiamata NGM282, possono diminuire il grasso nel fegato in pazienti affetti da steatosi epatica non alcolica. Una malattia causata dall'accrescimento di grassi nelle cellule del fegato, senza rapporto con l'assunzione di bevande alcoliche, che si manifesta con l'aumento del volume dell'organo.
Attualmente non esiste nessuno trattamento
I fattori di rischio di sviluppare queste malattie del fegato sono numerosi: il sovrappeso, il diabete di tipo 2, una pressione arteriosa alta o un colesterolo alto...
I pazienti affetti da steatosi epatica, o steatoepatite non alcolica, possono sviluppare una cirrosi, una fibrosi o ancora un'infiammazione del fegato. Questo studio, pubblicato in The Lancet all'inizio del mese di marzo, apre la strada a un rimedio contro queste malattie del fegato. Attualmente, non esite un trattamento approvato.
I ricercatori hanno condotto il loro studio clinico su 166 pazienti, da 18 a 75 anni, affetti da una di queste due malattie del fegato. Hanno somministrato loro o 3 mg della molecola intestinale NGM282, o 6 mg, o un placebo. Tutto questo una volta al giorno. I pazienti hanno avuto un controllo ogni due settimante durante tre mesi. Alla fine, i ricercatori hanno osservato i risultati con MRI su ciascun paziente. Quelli che avevano ricevuto le dosi della molecola intestinale NGM282 avevano tra 5% e 30% di grasso in meno nel fegato.
Tuttavia, questi pazienti che hanno ricevuto l'ormone intestinale NGM282, avevano effetti indesiderati: dolori locali durante l'iniezione, diarrea, dolori addominali o nausea. Altri studi clinici devono essere condotti per considerare un trattamento con questa molecola intestinale.