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Come riconoscere i segni di un ictus?

Pubblicata il 18 dic 2019 • Da Camille Dauvergne

Ogni anno in Italia, 150 000 persone sono vittime di ictus e 30 000 ne muoiono; il numero di casi aumenta sempre. Si tratta anche della prima causa di mortalità nella donna e la terza nell'uomo. Però, dei gesti esistono per identificare un ictus, il più presto possibile e lottare contro la prima causa nazionale di handicap acquisito dell'adulto.

Come riconoscere i segni di un ictus?

Cos'è un accidente cerebrovascolare (ictus)?

L’accidente cerebrovascolare è una perdita improvvisa della funzione cerebrale dovuta ad una brusca interruzione della circolazione sanguigna all'interno del cervello. Questa interruzione della circolazione sanguigna può avere 2 origini possibili:

  • - Nel 80% dei casi, questa è dovuta ad un coagulo che sta ostruendo un'arteria cerebrale; si parla allora di ictus ischemico.
  • - Nel 20% dei casi, l'ictus è dovuto alla lacerazione di un'arteria cerebrale, provocando un'emorragia importante a livello del cervello; si parla di ictus emorragico.

L'interruzione della circolazione sanguigna provoca uno scarso apporto di ossigeno e sostanze nutritive, e quindi la morte delle cellule cerebrali a livello della zona colpita. La gravità dell'ictus dipende dalla sua localizzazione, dalla dimensione delle zone cerebrali colpite e quindi del periodo di assistenza del team medico.

Perché si deve reagire il più presto possibile?

Gli infarti cerebrali provocano purtroppo danni cerebrali irreversibili se non sono trattati in tempo. Si stima che una persona vittima di ictus deve essere trattata presso un'unità neurovascolare, nelle ore che seguono l'inizio dei sintomi, per limitare le sequele possibili. Più un ictus viene trattato rapidamente, più efficace sarà il trattamento e meno importanti saranno le sequele. Ecco perché è molto importante per l'intera popolazione di essere informata dei sintomi dell'ictus per dare l'allarme il più presto possibile. 

Oggi, in alcune regioni particolarmente ricche in risorse mediche come l'Ile-de-France, gli ictus sono ben trattati, in meno di un'ora in media, se l'allarme viene date sin dall'inizio dei sintomi. Purtroppo, non è la stessa cosa in tutte le regioni di Francia.

Riconoscere i sintomi di un ictus

Tenuto conto dell'emergenza medica che rappresenta un ictus, è estremamente importante di sapere riconoscere i suoi sintomi. Benché essi siano molto diversi (dipendono dalla localizzazione esatta della lesione), alcuni segni molto frequenti devono dare l’allarme: 

  • - Debolezza muscolare o paralisi di uno o diversi membri o del viso, il più spesso di un solo lato del corpo (emiplegia)
  • - Perdita di sensibilità o torpore di uno o diversi membri o del viso
  • - Perdita della visione da un occhio o della metà del campo visivo degli occhi
  • - Difficoltà a parlare: ad articolare e/o trovare le parole giuste e/o a capire quello che si sente
  • - Disturbi dell’equilibrio o della coordinazione dei membri
  • - Disturbi delle capacità di vigilanza che possono portare fino al coma
  • - Mal di testa brutale, intenso e insolito

La comparsa improvvisa dei sintomi sopra citati, anche se regrediscono dopo qualche minuto, deve allarmarvi!

Fare le domande giuste ad una persona vittima di un ictus

Se vi trovate di fronte ad una persona che sembra disorientata, confusa, o che presenta una paralisi della metà del corpo visibile,ci sono 3 domande da farla:

  • - "Puoi alzare le braccia allo stesso livello?” mimando il gesto alla persona >> se uno delle braccia non si alza, si tratta di un segno evocatore di ictus.
  • - "Puoi ripetere dopo di me: il tempo è bello oggi” >> se le parole della persona sono incomprensibili, si tratta di un segno evocatore di ictus.
  • - "Puoi darmi la data del giorno? Il mese? L’anno?” >> se la persona sembra fortemente disorientata, può essere un segno evocatore di ictus.

Cosa fare di fronte a questi sintomi?

Se osservate almeno uno di questi segni in una persona, chiamate subito l’ambulanza precisando l’interrogatorio che avete fatto al paziente e cosa avete osservato. Se sentite tali sintomi, chiamate subito il 911 (ambulanza)! Meglio chiamare a torto che troppo tardi.

L’accidente ischemico transitorio: un segnale d’allarme da non sottovalutare

A volte, è possibile che l’ostruzione dell’arteria cerebrale si risolve da sola, si parla di accidente ischemico transitorio (AIT). In questo caso, i sintomi sono gli stessi dell’ictus ma durano soltanto qualche minuto. L’AIT può quindi passare inosservato o essere confuso con un semplice malessere. Però, il rischio di ictus è particolarmente elevato nelle ore e giorni che seguono un AIT (il 5% nelle 48 ore e il 10% il mese seguente). Un AIT deve assolutamente condurre ad una consultazione d’emergenza.

I fattori di rischio di ictus sui quali potete agire

Ovviamente, identificando e riducendo i fattori di rischi maggiormente responsabili di ictus, riducete la probabilità di avere un ictus. Tra questi fattori di rischio troviamo:

  • - Il diabete
  • - L’ipertensione arteriosa
  • - Il tabagismo
  • - L’obesità e il sovrappeso
  • - La sedentarietà e la mancanza di attività fisica
  • - Il consumo di alcol

Effettuate regolarmente controlli, soprattutto della vostra glicemia e della tensione arteriosa, riducete il vostro consumo di tabacco e di alcol e fate un’attività fisica regolare in aggiunta di una dieta equilibrata.

Attenzione, questo articolo è generale e non sostituisce in nessun caso una prescrizione medica. Non fa riferimento ad eventuali casi particolari che possono esistere. Ogni paziente è diverso, comunque parlatene con il vostro medico!

 

Articolo redatto da Camille Dauvergne, studentessa di quarto anno in farmacia, e riletto da Louise Bollecker, caporedattrice della Rivista Salute di Carenity.

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Autore: Camille Dauvergne, Junior Community Manager Francia

Camille Dauvergne è attualmente Community Manager Junior in Carenity. Assiste il Community Manager Francia nell'animazione della piattaforma, facilitando la navigazione dei membri e promuovendo le loro... >> Per saperne di più

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