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Come seguire l’evoluzione della sua poliartrite reumatoide?

Pubblicata il 19 giu 2019 • Aggiornato il 25 giu 2019 • Da Louise Bollecker

La poliartrite reumatoide è una malattia che evolve con accessi in modo imprevedibile. Progressivamente, se la malattia non è trattata, può colpire altre articolazioni. Ecco perché è essenziale di controllare l’evoluzione della malattia, per limitare le complicazioni. Seguite la nostra guida spiegativa.  

Come seguire l’evoluzione della sua poliartrite reumatoide?

Il primo anno dopo la diagnosi della malattia, una valutazione mensile (ad ogni visita) si fa. Quando la malattia è controllata (remissione o attività bassa) la valutazione si fa ogni 3 mesi.  

Valutare la progressione della malattia: il punteggio DAS

Il DAS, la misura dell’attività della malattia

L’attività della malattia è valutata secondo alcuni parametri clinici e biologici. Questi parametri permettono il calcolo del punteggio DAS 28, DAS vuole dire Disease Activity Score (punteggio dell’attività della malattia).

Si tratta di un indice di attività della poliartrite reumatoide che combina diversi aspetti della malattia, in un dato unico, espresso sotto forma di un numero. Si parla di DAS28 perché questo punteggio è calcolato su 28 siti articolari.

poliartrit

Quattro valori per calcolare il DAS

1 & 2. Le articolazioni

Il numero di articolazioni gonfie (NAG) e il numero di articolazioni dolorose (NAD) sono due primi criteri da considerare.

3. La valutazione dal paziente

Il paziente è anche invitato a valutare l’attività della sua poliartrite reumatoide in modo globale. Si misura grazie ad una scala visuale analogica graduata da 0 à 10. Il principio è lo stesso della valutazione del dolore. 0 = nessuna manifestazione della malattia; 10 = gravità massima che il paziente può immaginare.

4. Misurare l’infiammazione: il valore di CRP e il valore di VS

Quando l’organismo individua delle sostanze che gli sembrano straniere, crea una strategia di difesa per riconoscerle, distruggerle ed eliminarle: è la reazione infiammatoria. Le cause dell’infiammazione sono multiple: possono essere di origine esterna (batterio, virus, lesione cutanea, colpo…) o interna (malattie autoimmuni come la poliartrite reumatoide, cancri…).

- La Proteina C-Reattiva (CRP) è una proteina infiammatoria, sintetizzata dal fegato, che vede la sua concentrazione sanguigna aumentare in poche ore nel caso di infiammazione. La CRP ha un ruolo importante perché permette di mobilitare ed attivare le difese immunitarie (globuli bianchi) e stimolare il processo di distruzione delle cellule considerate straniere (fagocitosi). Più il valore della CRP è alto, più la reazione infiammatoria è importante.

- Per determinare la velocità di sedimentazione (VS), un tecnico mette i globuli rossi in una provetta e determina la distanza fino alla quale cadono in un periodo di tempo determinato (un’ora in generale). In caso di reazione infiammatoria, la concentrazione nel sangue delle proteine dell’infiammazione (tra cui il fibrinogeno) aumenta e porta alla formazione di un cumulo di globuli rossi. Più il valore della VS è elevato, più gli aggregati sono pesanti e cadono sul fondo della provetta velocemente. L’infiammazione è quindi più importante.

Controllare le reazioni al trattamento

Gli esami di controllo misurano anche la risposta al trattamento, vale a dire la sua efficienza, ma anche il controllo della tolleranza del  trattamento prescritto, in linea con i riassunti delle caratteristiche del prodotto e del contesto clinico del paziente (che comporta le altre patologie del paziente).

Prevenire delle complicazioni eventuali

Il controllo della poliartrite reumatoide si fa anche con la ricerca di sintomi extra-articolari della malattia. Questi sintomi possono essere causati dall’evoluzione della malattia. Possiamo citare tra questi sintomi le tenosinoviti, i noduli reumatoidi, la vascolarizzazione, la sindrome secca, o ancora la sindrome di Raynaud.

La progressione radiologica della malattia

Il bilancio imaging permetterà di cercare segni di erosione o di restringimento articolare che sono segni caratteristici della poliartrite reumatoide. Saranno effettuate delle radiografie di ogni articolazione sintomatica. All’inizio della malattia, le radiografie saranno normali.

In seguito, quando i segni compaiono, questi esami radiologici avranno un duplice interesse: permetteranno di confermare la diagnosi e serviranno come elemento di confronto con gli esami radiologici ulteriori (l’evoluzione della malattia sarà quindi controllata meglio). Nell’ambito di un bilancio imaging, possiamo anche utilizzare l’ecografia o MRI.

Nell’ambito del controllo dell’evoluzione della vostra poliartrite reumatoide, il bilancio imaging è fatto ogni 6 mesi il primo anno poi al minimo ogni anno durante i 3 a 5 primi anni e nel caso del cambio della strategia terapeutica. Gli esami radiologici sono poi più distanti nel tempo, una volta la malattia stabilizzata meglio.

Avete delle domande sul controllo della poliartrite reumatoide? Come il medico vi ha spiegato questi esami? Come la malattia evolve?

 

 

avatar Louise Bollecker

Autore: Louise Bollecker, Community Manager France

Community manager di Carenity in Francia, Louise è anche Content Manager per proporre ai membri degli articoli, video e testimonianze. Il suo obiettivo è di portare la voce dei pazienti per far capire meglio la loro... >> Per saperne di più

2 commenti


Baptiste
il 11/07/19

Cari nuovi membri @Stefykiki‍ @barabba‍ @Katia75‍ @Anna1978‍ @grazyna‍ @maria.riboni‍ @ValeGae‍ @Lucia63‍ @Micutignusu‍, avete visto questa discussione? Qui potete condividere la vostra esperienza sull'evoluzione della vostra malattia. Grazie mille in anticipo 


anastasialeeb
il 18/07/19

Ciao @Baptiste‍ e ciao a tutti. Soffro di artrite reumatoide dal 2006, dopo un lungo calvario fatto di medicinali senza alcun effetto (Cortisone, Clorochina, Arava, Methotrexate.. ) e forti dolori, dal 2008 finalmente ho iniziato, con immediati risvolti positivi, la terapia biologica: Enbrel 

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