- Home page
- Interagisco
- Forum
- Foro generale
- Rassegna stampa
- L’Estonia crea una database DNA per 10% della sua popolazione
L’Estonia crea una database DNA per 10% della sua popolazione
- 10 visualizzazioni
- 0 sostegno
- 0 commento
Esprimi la Sua opinione
Indagine
Articoli da scoprire...
26/04/24 | Attualità
15/04/24 | Attualità
15/01/24 | Consigli
Eliminare il lattosio dalla dieta: chi ha bisogno di farlo e perché?
01/01/24 | Testimonianza
17/09/18 | Consigli
14/02/19 | Attualità
La vita sentimentale alla prova della malattia: come affrontarla?
15/04/19 | Consigli
21/06/19 | Consigli
Quali malattie e quali farmaci sono incompatibili con il paracetamolo?
Iscrizione
Vuoi ricevere notifiche quando ci sono nuovi commenti
La tua iscrizione è stata effettuata con successo
Baptiste
Buon consigliere
Tallinn, 21 maggio 2018 (AFP) – L’Estonia, piccolo paese baltico campione dell’innovazione tecnologica, sta creando una database in cui si trova le informazioni genetiche di più di 150 000 cittadini, quasi un’abitante su dieci, per migliorare la prevenzione delle malattie croniche. Gli scienziati del Centro Nazionale di genomica vogliono registrare i germi di qualche 11,7% degli 1,3 milioni di abitanti in Estonia.
Il progetto è stato lanciato quest’anno con una dotazione di cinque milioni di euro per segnare il centenario del paese. Deve anche permettere di istituire mappe genetiche con analisi personalizzate del genotipo per centomila volontari. «Maggiori dati genetici avremo, maggiore precisione avremo nella ricerca e prima potremo scoprire variazioni genetiche legate alle malattie», ha spiegato la portavoce del Centro di genomica, Annely Allik, in una email inviata lunedì all’AFP.
La database integrerà le informazioni genetiche di più di 52 000 Estoni, raccolte dall’apertura del centro nel 2001. I volontari possono presentare i loro campioni DNA negli ospedali o laboratori privati di Synlab, partner del progetto. Quest’ultimo installa anche delle tende sui luoghi di eventi sportivi per accogliere i donatori di DNA. I volontari sono informati di non avere la possibilità di utilizzare le loro informazioni genetiche per verificare i rapporti familiari, perché questo interferirebbe sulla vita privata di altre persone.