Caldo afoso e sonno: qualche dritta per riuscire a dormire
Pubblicata il 11 lug 2016
L’estate è arrivata e con essa le prime ondate di vero caldo e, nelle città, afa. Spesso i problemi maggiori si hanno di notte, quando l’umidità è difficile da sopportare e il sonno viene meno.
Ma alcuni piccoli trucchi possono aiutare a limitare il disagio, come spiega Antonio Voza, responsabile del Pronto soccorso-Eas dell’Irccs Humanitas Research Hospital di Milano
1. Dormire in basso. Una possibile soluzione è il futon, il tipico letto giapponese. «Provare a dormire il più in basso possibile - spiega Antonio Voza, responsabile del Pronto soccorso-Eas dell’Irccs Humanitas Research Hospital di Milano - è una buona opzione. L’aria calda, infatti, tende a salire. E chi soffre per le gambe gonfie può metterle su un cuscino per favorire la circolazione». Nulla vieta anche il pavimento, se la schiena e le ossa lo “sopportano”.
2. I piedi freschi. Mani e piedi freschi: le estremità corporee aiutano a regolare la temperatura. Per “raffreddarsi” prima di dormire, quindi «un pediluvio può aiutare - raccomanda l’esperto - ma io dico sempre che è meglio una doccia tiepida: l’effetto rinfrescante sarà più duraturo».
3. I cibi piccanti? Meglio di no. C’è anche chi suggerisce di mangiare un po’ piccante per favorire la sudorazione, un antico rimedio di Paesi come il Messico. Ma non sempre si tratta di una buona idea: «E’ vero - precisa il medico - che il peperoncino stimola la vasodilatazione e aiuta a dissipare il calore, ma fa anche aumentare la temperatura corporea. La sudorazione è una reazione spontanea dell’organismo per la termoregolazione, non serve accelerare questo processo». Il consiglio anti-caldo, invece, è quello di mangiare leggero.
4. Un po’ di sale in più. Per evitare cali di pressione, per chi ne soffre, può essere il momento per aggiungere un po’ di sale alle pietanze. «Se non si stanno prendendo farmaci per l’ipotensione, un pizzico di sale in più può andar bene», dice lo specialista.
5. Gelato o anguria. Per quanto riguarda poi il refrigerio alimentare, meglio evitare «bevande troppo fredde - raccomanda Voza - . Il gelato va bene, ma se lo si mangia dopo aver giocato mezz’ora sotto il sole a picco in spiaggia ha un effetto ridotto, anzi c’è il rischio di andare incontro a una congestione». Meglio, in ogni caso, una fetta d’anguria rispetto a un cono gelato. Un frutto contiene «acqua, vitamine e sali minerali: rinfresca, idrata e reintegra».
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