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Diagnosi, sintomi... Andare avanti nonostante la malattia di Parkinson

Pubblicata il 13 mar 2020

Begoña, membro di Carenity Spagna, condivide con noi in questa intervista il suo instancabile desiderio di vivere la propria vita senza tener conto del morbo di Parkinson. È un vero esempio da seguire :)

Diagnosi, sintomi... Andare avanti nonostante la malattia di Parkinson

Ciao Bego, puoi presentarti in qualche parola? 

Salve, sono Begoña, mi è stato diagnosticato cinque anni fa il morbo di Parkinson e sono in una fase iniziale.

Ho 65 anni e sono in pensione. Sono sposata e ho due figlie e due nipoti.

Come hai scoperto Carenity e cosa ti ha incoraggiata a registrarti?

Ho scoperto Carenity su Facebook e ha attirato subito la mia attenzione, così ho deciso di iscrivermi subito, con l'intenzione di condividere le esperienze e imparare di più su questa malattia.

Quali sono stati i sintomi o le situazioni che ti hanno portata a chiedere un parere medico?

Vivere con un paziente affetto da Parkinson, mio padre, mi ha fatto davvero riflettere sul fatto che la malattia sia ereditaria.

Ho deciso di fare degli esami e il neurologo ha iniziato con uno screening, che è risultato negativo. Ma su mia insistenza, hanno fatto altri esami e i risultati sono arrivati: Avevo il morbo di Parkinson.

Qual è stata la tua reazione di fronte all'annuncio della diagnosi?

La mia reazione è stata normale, quello che sospettavo è stato finalmente confermato.

Oggi, dopo cinque anni, sono ancora calma come sempre. Il futuro è il futuro, e ora vivo nel presente e non permetterò al signor Parkinson, che molti di noi già conoscono, di offuscarmi.

Quali sono stati i maggiori effetti del morbo di Parkinson sulla tua vita quotidiana?

Certamente ci sono dei cambiamenti - il tremore, le mie articolazioni cominciano a farmi male e diventano rigide, soffro di insonnia, non cammino così veloce - ma tutto questo oggi non mi ha colpito molto. Mi sento sempre positiva: se non posso fare questo, faccio quello.

Come gestisci la tua vita con il Parkinson in questi giorni e quali consigli utili potresti dare agli altri pazienti su come affrontare la vita quotidiana?

La cosa più importante è di riconoscere ciò che hanno e che lo condividano con i loro cari - questo li aiuterà a sentirsi più rilassati.

Quali sono le cose che ti hanno aiutata ad andare avanti?

La cosa principale: la mia vita non può fermarsi, devo continuare con speranza e pensieri positivi. Se riuscirò a farlo, la mia famiglia, gli amici e io staremo molto meglio.

La mia vita è intensa in questo momento, mi prendo cura della casa con mio marito e anche della nostra nipotina di 11 mesi. Ho anche trovato un hobby e oggi i miei momenti migliori sono quelli in cui mi trovo nella mia bottega dove faccio ogni tipo di artigianato. Ogni giorno faccio ricerche e prove e questo mi rilassa.

Quali messaggi positivi vuoi condividere con i nostri lettori? 

Il mio messaggio sarebbe:

Vivi nel presente, qualunque sia il futuro, dobbiamo affrontarlo e adattarci per renderlo migliore.

Ci sono due cose che non dobbiamo perdere: la pazienza e la speranza.

Che possiamo andare avanti con gioia e ottimismo nonostante le nostre paure.

Non voglio fare una tragedia di tutto questo.

Qualcuno me l'ha scritto un giorno e mi ha toccato profondamente:

"Ora principessa, è venuto il momento di toglierti la corona e di metterti l'armatura, la vita ti sta mettendo alla prova... facci vedere di che pasta sei fatta".

Qualcun altro m'ha detto:

"Bego, un giorno mia madre mi disse che solo i forti sono messi alla prova da Dio e tu sei su quella lista, quindi non deludermi. Ti voglio molto bene".

E questo:

Se un giorno cadi, non preoccuparti! Devi fare come il sole, che cade ogni sera ma che sorge ogni mattina con più splendore!

Non credi che, solo per questo, vale la pena di continuare con un sorriso?

"Bego, one day my mother told me that only the strong are tested by God and you're on that list, so don't let me down. I love you very much."

  

1 commento


Viviana17
il 05/11/25

BUONGIORNO IO NON LA PENSO COSI ORMAI SONO 15 ANNI, E LA MIA VITA E CAMBIATA TOTALMENTE.

RISPONDENDO ALLA INTERVISTA DICO CHE IO NON LO PRESO COME IL SOLE, ANZI SAPEVO A COSA ANDAVO INCONTRO.

PERCHE C ERA IL PRESIDENE DEL ASSOCIAZIONE PARKINSON ITALIA, CHE VENIVA A FARE RIUNIONI AL CENTERO DIURNO, DOVE ERA MIA MADRE IL DOTTOR PEZZOLI.

CON CIO, E STATO UN COLPO,PER ME CHE GIA SAPEVO A COSA ANDAVO INCONTRO.

TANTE COSE SONO CAMBIATE, DAL 2010 AD ORA.

NON SONO PIU INDIPENDENTE, NON POSSO PIU GUIDARE VNON POSSO PIU CURARE I MIEI NIPOTINI.

E IN QUESTI ANNI LA SOLITUDINE MI HA FATTO COMPAGNIA.

CERTO SONO RITRNATA A FARE CERTI LAVORETTI CHE FACEVO DA RAGAZZINA. COME LAVORARE A UNCNETTO. DHO FATTO 30 VESTITINI ALLE BARBIED PER MIA NIPOTD. CHE NON AVEVO MAI FATTO.

MA IN CASA VIVENDO SOLO CN MIO MARITO IL QUALE NON APREZZA LA MIA MALATTIA. E UN DISASTRO. ORA PIU CHE MAI, PERCHE HOI BLOCCHI E RISCHIO DI CADUTE.

LE

AMICHE LE SENTO SOLO AL TEL.

QUANDO ARRIVA IL BUIO HO L ANSIA, NON ANDREI MAI A DORMIRE, PER PAURA DI NON SVEGLIARMI AL MATTINO.

BEATA LA SIGNORA CHE E OTTIMISA. IO ORAMAI FACCIO QUELLO CHE MI SENTO. NON H VOGLIA DI ANDARE IN GIRO E MOLTA NOIA. LA PRENDO C0ME VIENE.

VIVIANA

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