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Convivere con la depressione

Depressione che divora l'anima

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Modificato il 01/05/16 alle 15:01

Io sto impazzendo con questa malattia questo mostro mi sta divorando l'anima e mi sento sola, mi prendono degli attacchi che mi fanno sentire male e non so gestirli, non riesco ha farmi curare non riesco ha prendere l'aiuto neanche dalla dottoressa dove vado, anzi la vedo come un nemico per me, perché mi accade questo? Me lo sapete dire? Perché non riesco ha fidarmi? Aiutami io sto impazzendo sto male ma credo che nessuno mi creda neanche la dottoressa che mi cura,perché?  È vero o solo un frutto della mia mente malata?

Monica

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24/03/16 alle 18:34

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Depressione che divora l'anima https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/convivere-con-la-depressione/depressione-che-divora-lanima-447 2016-03-24 18:34:46
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Modificato il 01/05/16 alle 15:02

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Depressione che divora l'anima https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/convivere-con-la-depressione/depressione-che-divora-lanima-447 2016-04-26 11:41:30

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SOS DEPRESSIONE

PREVENZIONE E INTERVENTO

 

 

PREMESSA.

 

Il progetto nasce con l’obiettivo di far conoscere la depressione “essendo la conoscenza una forma di prevenzione primaria”  e  offrire un servizio di counseling psicologico, valutazione diagnostica e  riabilitazione psico-educativa  che sia di supporto  a  tutte quelle persone  che  ogni giorno lottano  contro la depressione.

La depressione è una malattia che colpisce indifferentemente dallo status sociale e dall’età, anche se la fascia di età più colpita va dai 25 ai 44 anni, spesso nei casi più gravi spinge al suicidio, e chi soffre di depressione maggiore  generalmente presenta 5 dei seguenti sintomi, che devono essere continuativi per almeno un periodo di due settimane e includere umore depresso e anedonia.

Il disturbo  si caratterizza per i seguenti sintomi:

 

             I.      Umore depresso  caratterizzato da senso di abbattimento, tristezza, sfiducia, pessimismo, svuotamento interiore, angoscia, senso di disperazione a cui spesso si associano  malesseri fisici come una sensazione di oppressione e  peso allo stomaco.

          II.      Anedonia o meglio una  marcata diminuzione di interesse e di piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno. Il soggetto si sente annoiato, indifferente,arido, ogni cosa è vuota, inutile, distante. Si arriva ad un punto che anche i bisogni fisici non vengono più percepiti: il malato non dorme, non mangia, non si cura più neanche di ciò che possa accadere ai suoi familiari e non prova più affetto.

       III.      Ingiustificato aumento di peso o  perdita di peso non dovuta a diete oppure diminuzione o aumento dell'appetito quasi ogni giorno.

       IV.      Insonnia o Ipersonnia quasi ogni giorno.

          V.      Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno. Il rallentamento psicomotorio si manifesta a livello fisico e mentale. A livello fisico si riscontra  mimica  ridotta, gestualità ridotta, volto sofferente con angoli della bocca abbassati e  sguardo spento, eloquio monotono rallentato e privo di intonazioni, linguaggio  povero e  poco fluido. A livello mentale si riscontra un  rallentamento delle diverse attività di pensiero a cui segue ovviamente confusione, ottundimento, mancanza di chiarezza, difficoltà a ricordare.           

       VI.      Affaticabilità o mancanza di energia quasi ogni giorno, il soggetto  riferisce spesso di essere stanco (astenia) i movimenti divengono difficili, ed eseguiti  con grande sforzo

    VII.      Sentimenti si svalutazione o di colpa eccessivi o immotivati quasi ogni giorno,  che si manifestano con pensieri negativi costanti, idee prevalenti che angosciano il paziente depresso,  una visione negativa di se, del mondo e del futuro. Il discorso si incentra su tematiche negative che si configurano come idee prevalenti nella mente del soggetto i contenuti mentali sono come cristallizzati su pochi argomenti a contenuto melanconico, su cui il paziente torna in continuazione.

 VIII.      Diminuita capacità di pensare o di concentrarsi o indecisione giornaliera. Il paziente ha difficoltà a fare programmi e proiettarsi nel futuro,  è indeciso su ogni cosa e non riesce a prendere iniziative, si può giungere a un vero e proprio blocco, in cui il paziente resta per ore a esitate , incapace di compiere anche scelte banali.

       IX.      Pensieri ricorrenti di morte, ricorrenti propositi suicidari senza un piano specifico o tentativo di suicidio o ideazione di un piano specifico al fine di commettere il suicidio. L'ideazione suicidaria e i propositi sono presenti in circa il 60% dei casi.

 

 

La prevenzione è fondamentale per individuare il disturbo in tempo e  intervenire precocemente, infatti un intervento precoce prima che il disturbo si cronicizzi  può evitare  l’insorgere di altri disturbi psicologici come la schizofrenia, le  dipendenze, i disturbi d'ansia e i disturbi di personalità che spesso appaiono in coomorbidità con la depressione.

Spesso il paziente depresso, viene curato esclusivamente con psicofarmaci senza tenere in considerazione la possibilità di un intervento multimodale che tenga in considerazione l’individuo all’interno del suo ambiente di vita e le dinamiche familiari  sociali e relazionali  che nel DSM IV sono uno dei fattori principali che causano il disturbo; questo accade perché  spesso mancano le risorse economiche da parte dei sevizio sanitario  o semplicemente perché molta  gente non ha le risorse economiche per rivolgersi a uno psicologo.

Non esiste la pillola della felicità, uno psicofarmaco può per un breve periodo di tempo alleviare i sintomi della depressione, ma non può risolvere i problemi che portano un individuo a cadere in depressione e che lo spingono giorno dopo giorno verso l’autodistruzione del se.

Infatti il modello eziologico della depressione più evoluto,  sottolinea come la depressione sia un disturbo multi fattoriale  causato da fattori genetici, biologici, ambientali,  sociali  e psicologici in concomitanza tra loro, i quali si innestano spesso su un substrato genetico-biologico che predispone la persona alla malattia, fungendo da fattori scatenanti nel tempo e da  feedback amplificatori.

Tra i fattori psicosociali hanno trovato un elevata correlazione statistica  l’abuso e l’abbandono in età infantile, la povertà, la perdita del lavoro, l’utilizzo di droghe, i problemi familiari, e molti alti fattori che portano con se un elevato potenziale traumatico, specialmente se  sono continuativi nel tempo.

Il trattamento della depressione deve quindi  passare attraverso un intervento multimodale di rete, che  integri alla cura farmacologica “laddove è necessaria” un intervento psico-educativo sull’individuo, sulla famiglia e sull’ambiente di vita dello stesso, per  individuare e modificare quegli schemi mentali disfunzionali e quelle dinamiche traumatiche portatrici di angosce e disperazione che giorno dopo giorno nutrono il disturbo.

Il progetto SOS DEPRESSIONE, attraverso un approccio multimodale integrato all’disturbo, prevede un intervento  socio psico educativo di equipe e  in rete  sulla depressione  con  attività di pet therapy di supporto, nei casi in cui questa può essere positiva al raggiungimento degli obiettivi.

 

 

 

MODELLO  TEORICO DI RIFERIMENTO E METODOLOGIA DI INTERVENTO 

 

Il progetto adotta la prospettiva sistemica propria della psicologia della salute, in un’ottica di prevenzione e promozione della salute. Tale disciplina, ispirandosi al paradigma della complessità, aspira a guardare la persona nel suo insieme, in quanto erede genetico (bio), soggetto di riflessione e decisione (psico), nonché soggetto storico-culturale e familiare (sociale). I confini dell’individuo non coincidono affatto con l’epidermide, ma con l’insieme delle relazioni significative della persona. 

L’essere umano è un sistema aperto e complesso che interagisce con l’esterno in un processo di continuo adattamento e scambio di informazioni.

Tale concezione motiva l’importanza di agire non solo sul singolo ma anche su tutte le altre componenti del sistema.

In conseguenza del modello teorico di riferimento si utilizzerà una strategia di ricerca-intervento, riconducibile alla ricerca-azione di K. Lewin. Essa è un momento di conoscenza scientifica della realtà ed insieme, un contributo al cambiamento della stessa attraverso il coinvolgimento diretto dei destinatari dell’intervento nei diversi momenti di definizione e verifica degli obiettivi. Tale strategia favorisce lo sviluppo di una comunità competente, ossia in grado di individuare risorse al suo interno utili per la realizzazione dei cambiamenti auspicati.

Il metodo psico educativo trova fondamento nelle teorie sistemiche e  sortisce effetti di gran lunga più efficaci di interventi parziali, poiché è in grado di produrre un cambiamento nell’intero ambiente osservato (sistema).

L’intervento si incentra sulla consulenza psicologica, la valutazione psicodiagnostica  e la realizzazione di progetti psico-educativi  incentrati sull’individuo,  finalizzati a modificare gli schemi mentali disfunzionali tipici della depressione e a riportare  il paziente alla vita,  attraverso laboratori e attività ludico ricreative come pittura, recitazione, sport,  gioco,  cineforum, progettati da psicologi e pedagogisti esperti , il cui obiettivo è quello di lavorare in sinergia per  creare uno spazio relazionale e di vita, in cui il paziente depresso possa tornare ad apprezzare la vita e rivivere quelle emozioni da tempo cristallizzate.

Inoltre l’intervento  mira a coinvolgere la famiglia del paziente depresso, la dove è possibile,  attraverso una valutazione del nucleo familiare, per individuare eventuali dinamiche disfunzionali su cui intervenire a livello psicologico ed educativo,  tramite interventi mirati di counseling e  parenting training.

 

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Dott.Alessandro Agati Psicologo


Depressione che divora l'anima https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/convivere-con-la-depressione/depressione-che-divora-lanima-447 2016-04-30 14:40:59
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Modificato il 20/05/16 alle 23:51

llllp


Depressione che divora l'anima https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/convivere-con-la-depressione/depressione-che-divora-lanima-447 2016-05-01 15:01:10

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e brutta non riesco a fare niente oggi stavo per fare una minchiata ed e' la 3 volta in vita mia , pochi giorni prima stavo bene, non so che cappero mi succede? mi sento sbranato da questa bestia

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stefano


Depressione che divora l'anima https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/convivere-con-la-depressione/depressione-che-divora-lanima-447 2023-11-09 21:13:19

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ragazzi al minimo segnale correte dal medico

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stefano


Depressione che divora l'anima https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/convivere-con-la-depressione/depressione-che-divora-lanima-447 2023-11-09 21:19:19

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