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Malattie intestinali e coronavirus

Pubblicata il 5 mag 2020 • Da Camille Dauvergne

Più di 250.000 pazienti soffrono di Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) in Italia. E questo numero è in costante aumento! Queste malattie includono il morbo di Crohn e la colite ulcerosa (UC). La maggior parte dei pazienti viene diagnosticata tra i 20 e i 30 anni. Anche se al momento non esiste un trattamento curativo, sono disponibili diversi trattamenti sintomatici efficaci. Tuttavia, alcuni di essi causano immunosoppressione, che preoccupa i pazienti in questo periodo di epidemia di coronavirus!

Qual è il rischio di gravi complicazioni? I trattamenti immunosoppressivi devono essere temporaneamente interrotti? Quali precauzioni devono essere prese? Rispondiamo alle vostre domande!

Malattie intestinali e coronavirus

La mia malattia intestinale mi mette a maggior rischio di complicazioni da Covid-19?

Secondo il Dr. William Berrebi, gastroenterologo, il rischio di complicazioni con Covid-19 non è indotto dalla malattia in sé, sia che si tratta di Crohn o di RCU, ma piuttosto dalle cure adottate per mitigare la malattia.

Se state assumendo mesalazina (Fivasa, Pentasa) e la vostra malattia è stabile e controllata, non c'è un rischio particolare di complicazioni.

Se seguite una terapia con corticosteroidi con un dosaggio superiore a 20 mg (Cortancyl, Solupred), immunosoppressore (Imurel, Metoject) o bioterapia (Remicade, Humira) allora c'è un rischio significativo di complicazioni in caso di infezione da Covid-19, poiché questi trattamenti indeboliscono il sistema immunitario. Si è quindi più fragili di fronte a un'infezione. È quindi estremamente importante rispettare rigorosamente i gesti barriera e il confinamento in caso di assunzione di trattamenti immunosoppressivi.

Devo interrompere la terapia immunosoppressiva per evitare una forma grave di Covid-19?

In nessun caso il trattamento cronico, sia immunosoppressivo o no, deve essere interrotto o modificato senza il parere del medico curante. Ciò comporterebbe un rischio di scompenso della vostra malattia intestinale cronica e l'insorgenza di complicazioni specifiche della malattia. E non vi proteggerà dal coronavirus.

In alcuni pazienti che risultano positivi al Covid-19 è possibile interrompere temporaneamente la corticosteroida/immunosoppressiva/bioterapia per ridurre il rischio di gravi complicazioni, ma solo su consiglio del medico. Le decisioni devono essere prese caso per caso con il medico.

Senza sintomi di Covid-19, continuate il vostro trattamento cronico come al solito e il follow-up medico (appuntamenti medici e test biologici) per mantenere stabile la vostra malattia cronica.

In caso di sintomi suggestivi di Covid-19 (tosse, febbre, fiato corto, dolori...) contattate il vostro medico di base e/o specialista che vi dirà come procedere. In caso di urgenza medica, come ad esempio una grave emergenza respiratoria, chiamate direttamente il 112/118.

Sto prendendo un trattamento preventivo con supposte di mesalazina, è rischioso nel contesto attuale?

Il trattamento preventivo o anche curativo con mesalazina non presenta particolari rischi rispetto al Covid-19. Continuate a seguire il trattamento come al solito.

Ho avuto una stomia permanente, sono più a rischio di complicazioni?

La stomia in sé non è un fattore di rischio di complicazioni al Covid-19, soprattutto se è stata fatta da un po' di tempo e che state bene. Ma ancora una volta, i corticosteroidi, gli immunosoppressori o le bioterapie possono aumentare questo rischio.

Se avete domande sul vostro trattamento, non esitate a contattare il vostro medico per telefono o per teleconsulto.

Come posso distinguere i segni digestivi di Covid-19 da una riattivazione della mia malattia intestinale?

Il SARS-coV-2 può causare problemi digestivi come diarrea, vomito e dolori addominali, che possono essere scambiati per sintomi della malattia di Crohn o RCU. Se questi sintomi digestivi sono isolati, non significa che non sia il coronavirus. Il Dr. Berrebi sottolinea che un paziente su sei con il coronavirus ricoverato in ospedale ha presentato i sintomi digestivi diversi giorni prima dell'insorgenza di altri sintomi come febbre e difficoltà respiratorie.

In caso di sintomi digestivi isolati, non esitate a prendere regolarmente la temperatura e contattate il vostro medico che esaminerà le vostre condizioni generali.

Cosa spiega i sintomi digestivi del Covid-19?

I sintomi digestivi osservati nel Covid-19 possono essere spiegati da diversi meccanismi:

  • una tossicità diretta del SARS-coV-2 (coronavirus) nel tratto gastrointestinale, poiché gli stessi recettori sono presenti nel tratto gastrointestinale come nei polmoni.
  • una reazione autoimmune con rilascio di citochine (molecole pro-infiammatorie) nel tratto gastrointestinale a causa di infezione
  • uno squilibrio del microbiota intestinale indotto anche dall'infezione

Come possiamo prevedere la ripresa del lavoro durante il deconfinamento?

È meglio chiedere il parere del proprio medico per tornare al lavoro, soprattutto se siete sottoposti a un trattamento immunosoppressivo o a una bioterapia. Se il rischio è troppo elevato, il medico può iniziare o prolungare il congedo per malattia.

Se avete intenzione di tornare al lavoro, è assolutamente necessario rispettare il distanziamento sociale (minimo 1 metro di distanza dagli altri), indossare una maschera FFP2, e lavarsi le mani molto regolarmente con gel idroalcolico.

Mi sento molto stressato/a, questo può peggiorare il morbo di Crohn / RCU?

Lo stress può avere un ruolo nella progressione della malattia di Crohn o RCU.

È importante rilassarsi facendo una o più attività che vi piacciono ogni giorno. Continuare anche un'attività fisica quotidiana moderata può aiutare a ridurre lo stress. Potete anche provare tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga che possono aiutarvi a regolare la respirazione e a migliorare la vostra resistenza allo stress.

Come posso trovare sostegno su Carenity?

Oggi Carenity ha migliaia di pazienti e parenti di pazienti affetti da malattie intestinali. Sulla piattaforma è possibile trovare il supporto di altri membri della comunità. È importante aiutarsi a vicenda soprattutto in questo difficile contesto della pandemia di Covid-19. Unitevi ora alle discussioni del momento!

Questo articolo vi è stato utile? Avete altri suggerimenti da condividere con la comunità? 

Forza a tutte e tutti!

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