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Dolcificanti e sostituti dello zucchero per il diabete: è consigliabile mangiarli?

Pubblicata il 6 apr 2024 • Da Laury Sellem

La diagnosi di diabete è spesso accompagnata da una serie di consigli a livello dietetico, in particolare per quanto riguarda il controllo dell'assunzione di zuccheri, che per promuovere la perdita di peso, o per mantenere stabili i livelli di glicemia, o per raggiungere entrambi questi obiettivi. Mantenere queste nuove abitudini alimentari può risultare difficile e i pazienti potrebbero voler sapere se le alternative allo zucchero possono essere di aiuto quando hanno voglia di dolce. 

Mangiare dolcificanti è sicuro? Possono aiutare a gestire il diabete? Con così tante opzioni sugli scaffali dei supermercati, come si fa a scegliere cosa comprare? 

Continuate a leggere per scoprirlo!

Dolcificanti e sostituti dello zucchero per il diabete: è consigliabile mangiarli?

Diabete e sostituti dello zucchero (dolcificanti)

Il diabete di tipo 2 è una malattia metabolica cronica che colpisce più di 400 milioni di persone nel mondo. È caratterizzato da elevati livelli di glicemi a digiuno, che possono essere dovuti a un'insufficiente produzione di insulina o a una resistenza all'insulina prodotta dal pancreas. A lungo andare, il diabete può danneggiare i vasi sanguigni, la vista e il cuore. La terapia per il diabete prevede in genere una combinazione di attività fisica, prescrizioni dietetiche e, se necessario, farmaci. 

Essendo direttamente collegati ai livelli glicemia, i carboidrati sono stati spesso presi di mira negli interventi dietetici per trattare il diabete. Gli zuccheri sono carboidrati naturali presenti nei succhi o nelle puree di frutta, nello zucchero di canna, nel miele, negli sciroppi, nella melassa, ecc. Questi zuccheri liberi possono anche essere aggiunti ad alimenti e bevande, come biscotti, dolci, piatti pronti e bevande gassate. Si raccomanda alla maggior parte degli adulti di limitare l'assunzione di zuccheri liberi a 30 g al giorno (che corrispondono a circa 7 zollette di zucchero) per mantenere un peso sano e prevenire, tra l’altro, le malattie cardiometaboliche. Questa raccomandazione è particolarmente importante per i pazienti con diabete di tipo 2, che spesso devono perdere peso nel lungo termine per tenere sotto controllo la loro malattia e che devono monitorare quotidianamente i livelli di glicemia.

Cosa sono i dolcificanti e i sostituti dello zucchero?

I sostituti dello zucchero possono essere utili, in quanto possono riprodurre il sapore dolce dello zucchero con un impatto minimo o nullo sull'apporto calorico o sui livelli di glicemia. Esistono molti tipi di dolcificanti tra cui scegliere:

  • Polioli, che sono alcoli dello zucchero contenenti carboidrati. Forniscono meno calorie e hanno un effetto minore sui livelli di zucchero nel sangue rispetto agli zuccheri comuni. Si riconoscono sulle etichette degli alimenti per la loro desinenza "-olo": eritritolo, maltitolo, mannitolo, sorbitolo, xilitolo, ecc. 
  • Dolcificanti artificiali, che non contengono calorie e non hanno alcun effetto sui livelli di zucchero nel sangue. Tra questi possiamo citare aspartame, saccarina, sucralosio, acesulfame-K, ciclamato, ecc. 
  • Dolcificanti derivati dalla pianta della stevia, anch'essi privi di calorie e con un elevato potere dolcificante (circa 200-300 volte più dolci dello zucchero comune). 

La maggior parte di questi prodotti è più dolce dello zucchero comune ed è sufficiente utilizzarli in piccole quantità per ottenere l'effetto desiderato. Tuttavia, solo alcuni resistono bene al calore e possono quindi essere utilizzati in cucina e per preparare prodotti da forno: si tratta di sucralosio, acesulfame-K e dolcificanti derivati dalla pianta della stevia. L'aspartame può essere utilizzato nelle bevande calde, ma rischia di perdere molto del suo effetto dolcificante se viene riscaldato ad alte temperature. 

I dolcificanti nella gestione del diabete

Il vantaggio principale dei dolcificanti è anche il più ovvio: poter gustare cibi e bevande dolci senza preoccuparsi dei livelli di zucchero nel sangue o dell'aumento di peso. Per i pazienti diabetici, il sostituto dello zucchero può quindi diventare un vero e proprio toccasana per l'umore, aiutandoli a mantenere nel lungo periodo le abitudini alimentari prescritte dal medico

Per questo motivo la maggior parte dei dietologi concorda sul fatto che un consumo moderato di sostituti dello zucchero possa essere utile per i pazienti diabetici. Tuttavia, questi prodotti non dovrebbero mai sostituire tutti gli zuccheri della dieta: mantenere una dieta completamente priva di zuccheri è quasi impossibile a lungo termine, anche per i pazienti diabetici! Gli zuccheri naturali, come quelli presenti nella frutta e nella verdura, possono essere facilmente inclusi in una dieta appropriata per diabete, fornendo al tempo stesso i nutrienti essenziali per il mantenimento di un corpo e di una mente sani: fibre, vitamine, minerali, ecc. È fondamentale rivolgersi a un professionista della nutrizione per creare una dieta personalizzata ed equilibrata, con o senza l'aiuto di sostituti dello zucchero.

Potenziali effetti collaterali dei sostituti dello zucchero 

La maggior parte delle persone può consumare i dolcificanti senza alcun problema. 

Tuttavia, in alcune circostanze può essere preferibile evitare o limitare i sostituti dello zucchero:

  • Alcuni pazienti diabetici possono soffrire di ipoglicemia, che si verifica quando i livelli di zucchero nel sangue scendono troppo. In questo caso, è importante consumare zucchero vero, con un cibo a rapido assorbimento come ad esempio una bevanda zuccherata, poiché la maggior parte dei sostituti dello zucchero non ha alcun effetto sui livelli di zucchero nel sangue. 
  • Alcuni dolcificanti possono avere un effetto lassativo se consumati in grandi quantità. Tra questi vi sono i polioli, spesso presenti nelle gomme da masticare senza zucchero, nelle caramelle e negli sciroppi. Le persone con disturbi gastrointestinali preesistenti, come la sindrome dell'intestino irritabile, sono particolarmente inclini a soffrire di gonfiore e diarrea a causa del consumo di polioli, ma anche le persone con un intestino sano possono soffrire di questi spiacevoli sintomi.
  • I polioli hanno anche un leggero effetto sui livelli di zucchero nel sangue, anche se è difficile quantificare e prevedere l'entità di questo effetto, poiché non tutte le molecole del dolcificante vengono assorbite dall'organismo durante il processo di digestione. I pazienti diabetici dovrebbero quindi consultare il proprio medico o un dietologo per assicurarsi che questi dolcificanti possano essere incorporati nella loro dieta.
  • Le persone affette da fenilchetonuria, una rara malattia metabolica ereditaria, dovrebbero evitare di consumare aspartame. Dopo essere stato assorbito dall'organismo, l'aspartame viene convertito in un aminoacido, la fenilalanina, che i pazienti affetti da PKU non sono in grado di metabolizzare e che può provocare danni cerebrali se l'aspartame viene assorbito dall'organismo.


Mangiare dolcificanti non comporta pericoli?

Prima di arrivare sugli scaffali dei supermercati, i dolcificanti devono essere valutati e approvati dalla Commissione Europea. Nell'ambito di questo processo, la Commissione definisce una dose giornaliera accettabile, ossia la quantità di dolcificante che una persona può consumare ogni giorno (per kg di peso corporeo) per tutta la vita, senza rischi. La sicurezza degli edulcoranti viene inoltre monitorata nel tempo, con rivalutazioni periodiche per garantire che si tenga conto di tutte le più recenti evidenze scientifiche. 

Ciononostante, la sicurezza dei dolcificanti è regolarmente discussa dai media tradizionali. In effetti, recenti ricerche osservazionali hanno suggerito potenziali legami tra un elevato consumo di dolcificanti e il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, cancro e persino diabete di tipo 2 in un ampio campione di adulti francesi. Inoltre, alcune ricerche precliniche hanno suggerito che i dolcificanti artificiali potrebbero essere collegati a disturbi del microbiota intestinale, sebbene questi risultati non siano coerenti da uno studio all'altro. 

Nel 2019 l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha avviato un processo di rivalutazione dei dolcificanti artificiali per valutare i rischi e i benefici a lungo termine del loro consumo alla luce delle più recenti prove scientifiche. Le conclusioni non sono ancora state pubblicate.

Conclusioni

  • I dolcificanti possono aiutare i pazienti con diabete, e non solo, a raggiungere e mantenere la perdita di peso e tenere sotto controllo la glicemia quotidianamente. 
  • Sebbene tutti i dolcificanti presenti sul mercato siano stati sottoposti a un rigoroso processo di valutazione, le nuove ricerche scientifiche devono ancora essere prese in considerazione nella rivalutazione della loro sicurezza e dei loro benefici a lungo termine. 
  • Parlare con un dietologo o con il proprio medico curante e leggere attentamente le etichette degli alimenti è il modo migliore per i pazienti diabetici di scegliere con cognizione di causa se utilizzare o meno i dolcificanti nella gestione della loro malattia.


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Fonti:
Diabetes UK. Sugar, Sweeteners and Diabetes
British Dietetic Association (BDA). Policy statement on the use of artificial sweeteners
Lenhart A, Chey WD. A Systematic Review of the Effects of Polyols on Gastrointestinal Health and Irritable Bowel Syndrome
National Health Service (NHS) UK. Phenylketonuria.
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Debras C, Chazelas E, Srour B, Druesne-Pecollo N, Esseddik Y, Szabo de Edelenyi F, Agaësse C, De Sa A, Lutchia R, Gigandet S, Huybrechts I, Julia C, Kesse-Guyot E, Allès B, Andreeva VA, Galan P, Hercberg S, Deschasaux-Tanguy M, Touvier M. Artificial sweeteners and cancer risk: Results from the NutriNet-Santé population-based cohort study. PLoS Med.
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Debras C, Chazelas E, Sellem L, Porcher R, Druesne-Pecollo N, Esseddik Y, de Edelenyi FS, Agaësse C, De Sa A, Lutchia R, Fezeu LK, Julia C, Kesse-Guyot E, Allès B, Galan P, Hercberg S, Deschasaux-Tanguy M, Huybrechts I, Srour B, Touvier M. Artificial sweeteners and risk of cardiovascular diseases: results from the prospective NutriNet-Santé cohort. BMJ.
Conz A, Salmona M, Diomede L. Effect of Non-Nutritive Sweeteners on the Gut Microbiota. Nutrients.
European Food Safety Authority (EFSA). Sweeteners.
US Food and Drug Administration (FDA). Aspartame and Other Sweeteners in Food.

avatar Laury Sellem

Autore: Laury Sellem, Dottoressa in Nutrizione

Laury ha ottenuto un dottorato in Scienze nutrizionali (Università di Reading, Regno Unito) e un master in Nutrizione e salute umana (AgroParisTech, Francia). Per 5 anni ha condotto progetti di ricerca clinica ed... >> Per saperne di più

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