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Eutanasia, sospensione dei trattamenti, diritto al suicidio assistito...
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tania15
Membro AmbasciatoreBuon consigliere
è un discorso e argomento molto delicato e pernicioso, soggetto a speculazioni e sperequazioni. Nella vita privata non dovrebbe intromettersi il governo di uno Stato, sulle questioni legate a particolari condizioni di malattia/vita i diretti interessati sono coloro che meritano rispetto e voce in capitolo. Dietro la bandiera dell'eutanasia ho visto commettere crimini così come dove una determinata patologia non è di interesse speculativo per medicina-farmaceutica-ricerca allora i pazienti vengono abbandonati o portati a peggiorare le loro condizioni fino a morte prematura. Si noti che al 1931 erano state trovare soluzioni per affrontare diversi tipi di cancro di cui la gente colpita non moriva, ma dagli anni 90 si muore di quelle patologie che erano divenute curabili. È un blando esempio per ricordare come sia sottile il limite tra scelta e crimine, a seconda di coloro cui si affida la responsabilità di decidere e a seconda della volontà di una persona malata di essere responsabile per avere cura della propria salute, perché i primi medici siamo proprio noi stessi e non si affida se stessi conto terzi. Cosa farebbe madre natura, ovvero cosa accadrebbe in natura se non ci fossero presidi che prolungano artificialmente lo stato vitale in determinate condizioni? Il senso della vita è in qualche modo l'orientamento per autovalutarci. Tuttavia si dice che la speranza sia l'ultima a morire...
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tany
giocaridi
l'Italia è il paese dove se vuoi curarti hai delle lunghissime liste di attesa, se vuoi morire ti curano forzosamente
carezac85
Buon consigliere
Buon giorno
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Cesare
carezac85
Buon consigliere
Buon giorno
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Cesare
Mike72
Ognuno può fare ciò che vuole della sua vita..(purché non arrechi danni ad altre persone)
Credo non serva aggiungere altro!!!
pasrig
Sono decisioni molto importanti nella vita di una persona e per questo ritengo che nessuno, ne medici ne giudici o familiari che siano, possa arrogarsi il diritto di decidere il destino di un essere umano. Se la sofferenza diventa disperazione, se si arriva a dipendere da una macchina, la vita smette di essere tale e diventa altro. E ognuno deve poter decidere liberamente di mettere fine a questa non vita. Io se dovessi arrivare in quelle condizioni non vorrei alcun accanimento terapeutico o altro ma solo la libertà di andarmene serenamente.
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Pasquale Riga
Tiprido
Avendo vissuto un episodio di difficoltà nel respiro, di problemi di movimento, di stanchezza muscolare, tutti assieme e per un lungo periodo, sono sempre più convinta che il singolo individuo abbia il diritto di decidere se la sua vita valga la pena di essere vissuta in condizione di continua sofferenza. Ognuno ha il diritto di decidere, se ci sono le condizioni, della propria vita. Ho perciò sottoscritto il mio testamento biologico con le mie volontà.
Tiprido
silviaincerpi
Penso che aiutare una persona nel fine vita sua una cosa umana. So che gia' medici di cure palliative aiutano i pazienti ad andarsene, quando sono alla fine e non c"e' piu' niente da fare.
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SILVIA INCERPI
nannarella
Sono pienamente d'accordo con l'eutanasia. La vita è mia e ne voglio disporre nel modo che ritengo giusto per me e per i miei cari se sottoposti a incredibili ed inutili sofferenze.
MA
La legge non passerà mai: in casa abbiamo il Vaticano
Stefaniamare
D’accordo,il perché lo vorrei io
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Stefania mare
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Baptiste
Buon consigliere
Buongiorno a tutti,
Molte persone hanno reagito al caso del francese Vincent Lambert, così come altri casi di eutanasia o di fine vita per i pazienti.
Questo argomento pone questioni etiche e interroga il diritto dei pazienti a decidere del fine vita. Stiamo per lanciare fra poco un'indagine a riguardo, per avere le vostre opinioni su questo tema. I risultati saranno condivisi in un articolo pubblicato nella Rivista Salute.
In attesa di questa indagine, potete ora esprimere la vostra opinione su questo tema. Cosa pensate della legge italiana sull'eutanasia? Attualmente in Italia è possibile solo l’eutanasia passiva: il paziente ha facoltà di rifiutare le cure mediche e l’alimentazione artificiale. La sospensione delle cure - intesa come eutanasia passiva- costituisce un diritto inviolabile in base all'articolo 32 della Costituzione, in base al quale: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
In Francia la legge Leonetti vieta "l'ostinazione irragionevole" dei medici e "il prolungamento artificiale della vita". La decisione può essere fatta soltanto dopo la consultazione del paziente, della "persona di fiducia", della famigla, o di un parente, seguendo le "disposizione anticipate" del paziente. La volontà del paziente di limitare o sospendere un trattamento deve essere rispettata. Ci avete già pensato per voi o un parente? Cosa pensate di quello che fanno in altri paesi?
Raggiungete questa discussione per discuterne insieme!
Buona giornata.