«
»

Top

Fibromialgia: Quali sono i 18 punti di pressione che aiutano a fare una diagnosi?

Pubblicata il 12 mag 2023 • Da Polina Kochetkova

La fibromialgia è una malattia cronica che colpisce più di 2 milioni di persone in Italia. In questo articolo parleremo della definizione, dei sintomi, dei punti dolenti e dei trattamenti della fibromialgia.

Pensate di avere la fibromialgia? Come identificare i sintomi della fibromialgia? E come individuare i punti dolenti legati alla patologia nel vostro corpo?

Continuate a leggere per scoprirlo!

Fibromialgia: Quali sono i 18 punti di pressione che aiutano a fare una diagnosi?

Che cos'è la fibromialgia?

La fibromialgia è una patologia cronica che colpisce più di 2 milioni di persone in Italia. Tuttavia, questa condizione non è ancora del tutto nota, poiché in passato i medici non erano sicuri che si trattasse di una vera e propria malattia. La fibromialgia, o sindrome fibromialgica (FMS), provoca dolori diffusi in tutto il corpo, con conseguente affaticamento, annebbiamento cerebrale - fibro fog, problemi di insonnia, depressione e altri sintomi. Spesso questa patologia viene diagnosticata in modo errato e scambiata per malattia di Lyme o depressione. La causa della fibromialgia è ancora ignota, tuttavia alcuni tra i possibili fattori scatenanti ci possono essere:

  • Un trauma fisico
  • Un trauma emotivo
  • Una risposta anomala al dolore

Il dolore della fibromialgia può essere molto acuto, soprattutto durante le riacutizzazioni.

Il dolore può peggiorare nelle in queste situazioni: sforzo fisico, freddo e stress. 

Come viene diagnosticata la fibromialgia?

Di solito, quando si prova dolore, è possibile identificare rapidamente la causa, che si tratti di uno stiramento muscolare provocato dall’attività in palestra o di un taglio fatto mentre si cucina, ma per le persone affette da fibromialgia il processo di identificazione della causa del dolore può essere molto più complicato. Quando si prova dolore ogni giorno senza conoscere il motivo, ci si può sentire molto frustrati. Uno dei motivi per cui ci vuole così tanto tempo per diagnosticare la fibromialgia è la scarsa conoscenza della patologia e il fatto che i suoi sintomi vengono spesso trascurati o ignorati. Molti pazienti affetti da fibromialgia descrivono un processo di diagnosi lungo, che può confondere anche i medici. Un altro motivo per cui la diagnosi può richiedere molto tempo è che non esiste un test specifico per diagnosticare la fibromialgia. Per fare una diagnosi, i medici di solito si basano sui sintomi riferiti dal paziente e su un esame fisico.

Gli esami diagnostici per la fibromialgia comprendono:

  • Riscontri fisici in un minimo di 11 su 18 punti di pressione
  • Indice di dolore diffuso (WPI)
  • Punteggio della scala di gravità dei sintomi (SS)

Altri sintomi della fibromialgia sono: mal di testa, depressione, ansia, sindrome dell'intestino irritabile e sindrome delle gambe senza riposo. Sebbene non esista una cura per la fibromialgia, con un trattamento e una gestione adeguati, i pazienti possono sperimentare una significativa riduzione dei sintomi e un miglioramento della qualità della vita. È importante che le persone affette da fibromialgia lavorino a stretto contatto con il proprio medico per sviluppare un piano di trattamento personalizzato che risponda ai loro bisogni specifici. La fibromialgia può essere diagnosticata se i sintomi sono presenti da almeno tre mesi e non vi sono altri disturbi come possibile causa.

Quali sono i 18 punti dolenti della fibromialgia?

Hugh Smythe e Harvey Moldofsky, due medici canadesi, hanno presentato per la prima volta i criteri per la diagnosi della fibromialgia basati sulla scoperta di questi punti dolenti nel 1977, anno in cui è apparsa per la prima volta l’espressione "tender point".

Sebbene la fibromialgia sia un disturbo noto per il fatto di provocare un dolore diffuso, spesso i medici notano nei pazienti fibromialgici alcune parti del corpo specifiche che risultano più sensibili al tatto rispetto a chi non soffre di questo disturbo. Queste aree sono chiamate tender point.

I punti dolenti rappresentano le sedi di dolore regionali che si trovano vicino alle articolazioni, ma non all’interno delle articolazioni stesse. Quando si preme su di essi, provocano dolore. Anche una leggera pressione delle dita, o una puntura, possono provocare un brivido o un sussulto. I medici utilizzano 18 punti particolari del corpo per diagnosticare la fibromialgia. I punti dolenti si trovano in zone come la nuca, il collo, le spalle, il petto, i fianchi, le ginocchia e i gomiti. Quando si esercita una pressione sui tender point, questi possono dare dolore e il paziente con deve avere dolore in almeno 11 di questi 18 punti affinché si confermi la diagnosi di fibromialgia.

 editor_meta_bo_img_51255bd0a9bfdd978f7c1b084d5e1950.png

(Immagine: Punti dolenti della fibromialgia)

I livelli di dolore possono variare da paziente a paziente. Tuttavia, con una leggera pressione è possibile identificare il fastidio nei tender point.

Sebbene gli specialisti non siano sicuri della causa precisa di queste sensibilità in particolari parti del corpo, John Dombrowski, MD, anestesista e responsabile della gestione del dolore presso il Washington Pain Centre di Washington, D.C., sostiene che siano associate a spasmi muscolari.

Secondo il dottor John Dombrowski: "Quando i muscoli hanno degli spasmi [contrazioni involontarie], tendono a sperimentare una mancanza di ossigeno e di sangue. La mancanza di ossigeno e l'accumulo di acido e anidride carbonica causano più dolore nei muscoli, e questo provoca maggiori spasmi, e si tratta di un circolo vizioso". Perché i muscoli hanno spasmi? "Non conosciamo ancora la ragione di questi spasmi e dell'aumento della sensibilità". "Ma la causa del dolore è un evento ciclico", afferma il dottor Dombrowski.

Tra i 18 punti dolenti della fibromialgia ci sono:

  • Collo inferiore frontale
  • Bordo superiore del seno
  • Area del gomito
  • Ginocchio
  • Osso dell'anca
  • Base del cranio vicino alla parte inferiore della testa
  • Parte superiore del gluteo
  • Dietro il collo
  • Retro delle spalle 


Cosa fare in caso di sospetto di fibromialgia?

È fondamentale rivolgersi subito a un medico se si pensa di avere la fibromialgia, per essere certi di ottenere al più presto una diagnosi corretta. Una visita dal proprio medico di base è il primo step per sapere se si è affetti o meno da fibromialgia. Il medico eseguirà un esame fisico approfondito e chiederà informazioni sui sintomi. Il medico può richiedere anche degli esami del sangue per escludere altre patologie come lupus o artrite reumatoide che possono presentare sintomi simili.

Se il vostro medico di base sospetta che abbiate la fibromialgia, può indirizzarvi a un reumatologo o a uno specialista della gestione del dolore per un'ulteriore valutazione. Questi specialisti sono preparati a diagnosticare e trattare la fibromialgia e altre patologie che creano dolore cronico. Potrebbero effettuare ulteriori test, come l'esame dei tender point, che consiste nel premere su punti specifici del corpo per vedere se sono indolori o dolorosi. 

Infine, è importante prendersi cura della propria salute generale dormendo abbastanza, seguendo una dieta sana e facendo sport regolarmente. L'esercizio fisico può essere particolarmente utile per le persone affette da fibromialgia, in quanto può contribuire a ridurre il dolore e la rigidità, a migliorare la qualità del sonno e migliorare l'umore e i livelli di energia. 

Quali sono le opzioni terapeutiche per la fibromialgia?

Anche se la fibromialgia non mette direttamente a rischio la vita del paziente, può comunque essere estremamente difficile da gestire e può essere altamente debilitante. Il trattamento della fibromialgia prevede in genere una combinazione di farmaci, esercizio fisico e cambiamenti nello stile di vita. Farmaci come Duloxetina, Milnacipran e Pregabalin possono essere efficaci nel ridurre il dolore e migliorare la qualità del sonno. Anche la fisioterapia e l'esercizio fisico possono contribuire a migliorare la forza muscolare, la flessibilità e a ridurre il dolore. I cambiamenti nello stile di vita, come una migliore gestione dello stress, un'alimentazione sana e un sonno abbastanza riposante, possono aiutare a gestire i sintomi della fibromialgia.

Alcuni dei possibili modi non medici per alleviare i sintomi della fibromialgia possono essere i seguenti:

  • Programma di esercizi studiato per i pazienti affetti da fibromialgia
  • Fisioterapia
  • Agopuntura
  • Tai Chi
  • Yoga

Nel frattempo, parlare con un terapeuta può aiutare a gestire meglio la malattia e ad affrontare i possibili sintomi depressivi causati dal dolore cronico. Aderire a un'associazione di pazienti affetti da fibromialgia può essere utile per sentirsi più supportati mentre si lotta contro questa patologia cronica. Tra le organizzazioni utili per i pazienti affetti da fibromialgia ci sono l'AISV e l'AFIODV.

Vi è piaciuto questo articolo?  

Cliccate su "mi piace" o condividete i vostri sentimenti e le vostre domande con la comunità nei commenti qui sotto! 

Forza a tutte e tutti!



1
avatar Polina Kochetkova

Autore: Polina Kochetkova, Redattrice salute

Polina è una content creator per Carenity, specializzata in testi sulla salute. Polina sta conseguendo una laurea in marketing della moda presso l'Università IFA di Parigi e nel tempo libero ama giocare a tennis e... >> Per saperne di più

Commenti

Ti piacerà anche

Lady Gaga: lo stupro, la battaglia contro la depressione e la fibromialgia

Fibromialgia

Lady Gaga: lo stupro, la battaglia contro la depressione e la fibromialgia

Leggi l’articolo
La diagnosi della fibromialgia raccontata dai membri Carenity

Fibromialgia

La diagnosi della fibromialgia raccontata dai membri Carenity

Leggi l’articolo

Discussioni più commentate