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Vip morti nel 2019, dalla Toffa e Luke Perry,

Un modo, in fondo, per ricordarli ancora una volta.

i personaggi famosi che ci hanno lasciato

I decessi illustri di questo 2019, ecco i personaggi noti che ci hanno lasciato quest'anno.

Vip morti nel 2019
Sylvia Chase, giornalista

Teodosio Losito, sceneggiatore

William Morgan Sheppard, attore

Eric Haydock, musicista

Paola Nappi, giornalista

Paolo Paoloni, attore

Fabio Scaramucci, giornalista

Alessio Giovannini, giornalista

Kaye Ballard, attrice

Fatima Ali, cuoca in tv

Alessio Sanzogni, influencer

Dick Miller, attore

Lisa Seagram, attrice

Julie Adams, attrice

Giampiero Artegiani, produttore musicale

Rosamunde Pilcher, scrittrice

Albert Finney, attore

Maura Viceconte, ex atleta

Carmen Argenziano, attore

Bruno Ganz, attore

Karl Lagerfeld, stilista e fotografo

Giulio Brogi, attore

Gabriele La Porta, giornalista

Peter Tork, musicista

Stanley Donen, regista

Beverley Owen, attrice

Marella Agnelli, imprenditrice

Mark Hollis, musicista

Jeraldine Saunders, scrittrice

Andy Anderson, musicista

Lisa Sheridan, attrice

Keith Flint, musicista

Luke Perry, attore

Carolee Schneemann, artista

Pino Caruso, attore

Jed Allan, attore

Jan-Michael Vincent, attore

Hal Blaine, attore

Charlie Whiting, direttore sportivo

Richard Erdman, attore

Mario Marenco, autore televisivo

Luciano Zazzeri, cuoco

Scott Walke, musicista

Akeem Mickens, rapper

Bruno Oliviero, fotografo

Roger Charley, musicista

Agnès Varda, regista

Nipsey Hussle, rapper

Tania Mallet, modella e attrice

Giacomo, comico

Jean Louis David, imprenditore

Cesare Cadeo, conduttore

Nadja Regin, attrice

Monkey Punch, fumettista

Bradley Welsh, pugile

Mya-Lecia Naylor, attrice

Alessandra Panaro, attrice

Peter Mayhew, attore

Doris Day, attrice

Isaac Kappy, attore

Niki Lauda, ex pilota

Alberto Destrieri, cabarettista

Carmine Caridi, attore

Dr John, musicista

Enrico Nascimbeni, scrittore

Edith Gonzalez, attrice

Franco Zeffirelli, regista

Philippe Cerboneschi, musicista

Judith Krantz, scrittrice

Loredana Simioli, cabarettista

Billy Drago, attore

Mordillo, fumettista

Lisa Martinek, attrice

Mago Gabriel, personaggio televisivo

Eduardo Fajardo, attore

Ugo Gregoretti, regista e attore

Valentina Cortese, attrice

Denise Nickerson, attrice

Richard Carter, attore

Andrea Camilleri, scrittore

Luciano De Crescenzo, scrittore

Mattia Torre, regista

Rutger Hauer, attore

Ilaria Occhini,, attrice

George Hilton, attore

Raffaele Pisu, attore

Don Allan Pennebaker, documentarista

Alberto Sironi, regista

Dango Nguyen, attore

Nadia Toffa, conduttrice tv

Ida Colucci, giornalista

Cosimo Cinieri, attore

Massimo Mattioli, fumettista

Carlo Delle Piane, attore

Franco Columbu, culturista

Peter Lindbergh, fotografo

Kylie Rae Harris, musicista

Piero Scaramucci, giornalista

Brian Turk, attore

Barron Hilton, imprenditore

Manuel Frattini, ballerino

Carlo Croccolo, attore

Sam Bobrick, sceneggiatore

Patrick Day, pugile

Roberta Fiorentini, attrice

Robert Evans, produttore cinematografico

Fred Bongusto, musicista

Elda Lanza, giornalista

Branko Lustig, produttore cinematografico

Antonello Falqui, autore televisivo.

N.B.  secondo Me !  finchè ci si parla di una persona ..Non sarà Mai Morta del Tutto , ma vive nei nostri Ricordi per anni o per  secoli !

By Eureka ! 

Aggiornato al 13 Dicembre 2019

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Appuntamenti dicembre 2019

Per gli interessati il .....

15, 21 e 22 Dicembre 2019. #contuttoilcuore per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare

Il 15, 21 e 22 dicembre 2019, in più di 3.000 piazze in tutta Italia, saranno distribuiti i Cuori di cioccolato dai volontari di Fondazione Telethon e UILDM, e di Avis, Anffas, Azione Cattolica e UNPLI. I Cuori saranno distribuiti come ringraziamento per una donazione minima di 12 euro per sostenere una ricerca scientifica di eccellenza e trovare cure e terapie per chi ogni giorno vive con una malattia genetica rara. Gli hashtag della campagna saranno #presente, per far sentire la propria vicinanza anche sui social network ai pazienti e alle loro famiglie, e #contuttoilcuore, come le donazioni con cui gli italiani ogni anno dimostrano il loro grande impegno solidale.

Oltre ai Cuori di cioccolato nelle sue tre versioni al latte, fondente e in edizione speciale al latte con granella di biscotto, quest’anno sarà possibile richiedere anche la confezione regalo da nove cuoricini di cioccolato fondente, distribuita nelle piazze con una donazione di 5 euro.

Con la maratona di dicembre 2019, inizierà la grande festa per i 30 anni di Fondazione Telethon, che dal 1990 lavora per dare risposte ai pazienti e ai loro familiari. Grazie a chi ha donato la sua fiducia, sono stati raggiunti risultati straordinari che stanno migliorando la vita e curando bambini di tutto il mondo con la terapia genica. Ma ancora tanti altri risultati arriveranno se tutti i sostenitori di Fondazione Telethon continueranno a far sentire la loro presenza con donazioni e azioni concrete per aiutare i ricercatori a sviluppare nuove cure per un numero sempre più alto di malattie genetiche.

Ogni confezione è arricchita all’interno da una cartolina in cui si ringrazia con tutto il cuore e si fa riferimento ai 30 anni di attività di Fondazione Telethon. Inoltre, è presente un invito a compilare il form sul sito per ricevere in omaggio un planner esclusivo da personalizzare con i propri momenti importanti.

Per essere al fianco di Fondazione Telethon sarà dunque possibile andare in una delle circa 3.000 piazze in tutta Italia o richiedere i Cuori di cioccolato direttamente sul sito web nella sezione dello shop solidale.

Sul sito www.telethon.it  sarà inoltre presente l’elenco dei punti di raccolta sul territorio.

Per partecipare attivamente alla campagna e aiutare a distribuire i Cuori di cioccolato è possibile contattare il numero 06.44015758 oppure scrivere all’indirizzo volontari@telethon.it.

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23 Dicembre 2019, Pisa. Presentazione Associazione ‘Con Gabriele contro i Tumori Rari’


Verrà presentata a Pisa, il 23 dicembre alle ore 18.30, nella Sala Baleari di Palazzo Gambacorti la neonata associazione ‘Con Gabriele contro i Tumori rari’. Per l’occasione verrà ricordato Gabriele Bianchi, morto a 49 anni per un rabdiomiosarcoma ad un anno esatto dalla sua prematura scomparsa. La Onlus è stata pensata per ricordare Gabriele, amatissimo nella sua città e fra i suoi amici e nel suo nome veicolare fondi per la ricerca scientifica sui tumori rari.

L’Associazione destinerà la metà dei soldi raccolti allo studio sui tumori rari e l’altra metà a persone colpite dalla malattia che si trovino in situazione di difficoltà economica. Il Comitato scientifico sarà presieduto da Alessandra Gennari, professore Associato di Oncologia all’Università del Piemonte Orientale e Direttore SCDU Oncologia.

Il primo anno verrà assegnato un premio destinato alla migliore pubblicazione o presentazione internazionale sul tema delle neoplasie rare, possono partecipare i ricercatori al di sotto dei 40 anni.

Verranno illustrate anche altre attività come il Trofeo Challenge Vela Sci Memorial Gabriele Bianchi, organizzato dall’imprenditore Roberto Lacorte.
Interverrà per il Comune il Vicesindaco Raffaella Bonsangue. L’attore Paolo Conticini leggerà una poesia per Gabriele. Monsignor Biagini, Vicario del Vescovo, porterà la sua benedizione. Seguirà un cocktail di auguri.

Durante l’evento si potranno acquistare dei regali natalizi.

L’ Associazione ha come presidente Maria Cristina Bigongiali e ha sede a Cascina (Pisa) in Via Tosco Romagnola Est 145.

Per informazioni: cristinabigon@yahoo.com

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          13 Febbraio 2020, Milano.

Sperimentazione Clinica. Quali novità (scientifiche e normative) nella Ricerca Clinica?

Si terrà il 13 febbraio 2020, presso l’Università degli Studi di Milano - Aula G11 (Via Golgi, 19) la giornata di studio dal titolo “Sperimentazione Clinica. Quali novità (scientifiche e normative) nella Ricerca Clinica?”.

La ricerca clinica è fondamentale perché permette ai pazienti di ricevere cure innovative che, in molti casi come nelle malattie rare, sono l’unica speranza di cura, eleva il livello scientifico e il prestigio di ricercatori e ospedali ed è fonte di ingenti risparmi per SSN. Il modello di sviluppo dei farmaci è cambiato: le start-up (anche spinoff universitari) scoprono o sviluppano nelle primissime fasi nuove molecole e successivamente possono intraprendere delle partnership con le aziende farmaceutiche per ulteriore sviluppo del farmaco. La giornata AFI sulla sperimentazione clinica parlerà di questo nuovo contesto, delle novità a livello scientifico: test genetici per la medicina personalizzata, telemedicina nei trial clinici, PROMs- patient-reported outcome measures per ospedali e aziende e regolatorio. Le norme devono essere adattate, aggiornate al fine di supportare i nuovi modelli di sviluppo del farmaco, a beneficio di pazienti, ricercatori e aziende.

Parteciperà Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttore di Osservatorio Malattie Rare.

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Biovitae: il LED sostenibile che ammazza i Batteri

Biovitae: il LED italiano che illumina le nostre case e ci tiene in guardia dalle malattie. 

È una lampadina a basso impatto ambientale, ed è una lampadina che che tutela la salute delle persone. Parliamo di Biovitae, tipologia di LED inventata da un team tutto italiano che pone “sotto una luce diversa” le nostre case.

La tecnologia del dispositivo si basa su diverse “Frequenze luminose dello spettro visibile” in modo da ridurre la proliferazione batterica sanificando gli ambienti e proteggendo le persone e gli animali dal rischio di infezioni”, si legge dal sito di riferimento.

Può essere utilizzata in tutti gli ambienti che toccano da vicino la vita quotidiana (casa, ufficio, palestra, e così via…) ed è in grado di eliminare i microbatteri (come spore, muffe e funghi) responsabili di svariate malattie.

La funzione antibatterica risiede nella frequenza in cui la luce della lampadina viene emessa. Grazie a una determinata lunghezza d’onda (400 nanometri) vengono generate onde elettromagnetiche capaci di bloccare la funzione metabolica dei batteri, spingendoli così alla morte.

Inoltre, Biovitae si avvale delle migliori prestazioni energetiche: è una lampadina classe A+, offre una durata pari a circa 30 mila ore, ed emette 33 kg di CO2 all’anno. In confronto alle lampadine di vecchia generazione (le CFL) è in grado di ridurre la CO2 emessa in atmosfera di 62 kg/anno, di 41 kg/anno invece è il risparmio rispetto ad un normale LED.

                            luce-led.jpg

GreenStyle Energia

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   Pasta e Spaghetti ed i  loro Segreti

Uno studio statunitense ha tracciato caratteristiche e comportamento degli spaghetti durante la cottura, ecco i risultati dell'insolita ricerca.

Segreti e pregi degli spaghetti in uno studio condotto dai ricercatori della University of California di Berkeley, negli USA. N. Goldberg e Oliver M. O’Reilly hanno analizzato gli effetti della cottura in acqua bollente sullo specifico taglio di pasta,    identificando tre “stadi” attraversati dallo stesso durante l’immersione: incurvato, depositato e infine arrotolato. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Physical Review E, periodico dell’American Physical Society.

Dall’esame di tali caratteristiche/stadi i ricercatori hanno ricostruito un modello, testando poi i risultati immergendo uno spaghetto per due ore in acqua a temperatura ambiente.    Secondo quanto affermato dagli studiosi il modello si sarebbe rivelato efficace nel prevedere il comportamento della pasta, ottenendo ulteriori dati utili per quanto riguarda la produzione alimentare e la nutrizione.

Come ha spiegato la biologa nutrizionista Deborah Tognozzi, contattata da Adnkronos Salute, la pasta dovrebbe sempre essere consumata al dente, meglio ancora se poi raffreddata in frigorifero e poi riscaldata in padella:

Consumare pasta cotta al dente, raffreddata in frigorifero e riscaldata poi in padella rende l’amido più resistente: si abbassa l’indice glicemico dell’alimento e si riducono le calorie assorbite. Più la pasta è al dente più l’indice glicemico è basso.

Inoltre lo spaghetto ha meno zuccheri rispetto alla pasta corta, per via di un processo di gelatinizzazione dell’amido.   Quindi gli spaghetti sono una scelta migliore per le persone a dieta, che possono condirli con gamberetti e zucchine, o comunque proteine e verdure, per favorire il senso di sazietà ed evitare il picco glicemico.

Fonte : Web

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              Lassativi

perché non vanno usati per dimagrire

Facciamo una panoramica sulla composizione e l'utilizzo dei lassativi per capire quali sono le ragioni per cui tutti noi non dovremmo sceglierli per dimagrire.

Dimagrimento facile, dieta veloce, perdere peso senza pensieri: questi fra i desideri più grandi di tutti che poi inesorabilmente cadono di fronte alla cruda realtà. Ridurre il peso vuol dire fatica e sacrifici ma soprattutto attenzione. Fra i metodi più ricercati c’è quello di utilizzare i lassativi, abitudine, questa, profondamente dannosa per il nostro organismo. L’abuso di lassativi diventa pertanto una condotta particolarmente frequente, purtroppo poco salutare e spesso associata a disturbi più gravi della condotta alimentare, può generare dipendenza.

I lassativi vengono impiegati solitamente in ambito clinico per ripristinare la normale regolarità dell’alvo, eventualmente compromessa da eventi patologici, inadeguato stile di vita e cattiva alimentazione.   Possono essere anche impiegati nella fase di preparazione di esami endoscopici come la colonscopia ed ecco perché è sbagliato usarli a fini dimagranti.

Prima di tutto è fatto noto che essi hanno diversi effetti collaterali  del Tipo  >>> 

Diarrea, Nausea, Gonfiore addominale, Dolori crampiformi, Feci mucolente, Feci sanguinolente, Disidratazione. Più rare le reazioni avverse extra-intestinali, comunque da non sottovalutare, soprattutto di natura allergologica e dermatologica.    L’uso continuativo inoltre a lungo andare può portare un profondo senso di stitichezza.

Numerosi studi hanno dimostrato che i lassativi non hanno alcun effetto sul grasso; essi incentivano solo la perdita di liquidi. tanto vale  assumere qualche pastiglia di Laxis per perdere Peso-Liquidi in giro di 4 Ore .

Quindi questo è un modo pericoloso e inappropriato per perdere peso con i Lassativi.    L’uso di lassativi a fini dimagranti equivale essenzialmente all’uso della sauna è vero che sudare fa perdere peso perché ci si libera dei liquidi ma essi verranno naturalmente reintegrati perché necessari per il nostro organismo. Per dimagrire bisogna eliminare il grasso, non l’acqua, quindi dobbiamo lavorare solo sul ...Grasso e anche sulla Tiroide.

Se il chiodo fisso è quello di perdere peso esistono numerose erbe dimagranti che sono composti esclusivamente da ingredienti naturali come piante, alghe, frutta, ecc.    Si può dimagrire senza effetti collaterali.    Potrebbero portare anche diversi vantaggi: abbassando il colesterolo, per esempio, e aumentando l’energia. Il consiglio, comunque, è sempre quello di rivolgersi verso Madre Natura con cibi sani e Naturali e non a un medico per farsi prescrivere l'ultima terapia o una  dieta migliore per il nostro organismo,

importante è ....  considerate abitudini ed allergie ma sopratutto una vera e propria Pulizia del Colon, Fegato, Pancreas e in primis ...L'intestino , flora batterica intestinale,  aggiungendo delle lunghe camminate a passo deciso,  solo cosi facendo perderemo peso e non lo riprenderemo. 

Bisogna specificare, inoltre, che un prodotto per agire sulla perdita di peso, deve essere preso per un periodo di  Medio-lungo-Termine.    Tuttavia, i lassativi non possono essere presi continuativamente (se non supervisionati), in quanto vi è un rischio di esporsi  a complicanze per la salute,  soprattutto in termini di idratazione e perdita di minerali. Essi rimuovono l’acqua e disidratano il corpo durante la rimozione delle feci eliminando anche sali minerali e soprattutto potassio. Perdere peso può essere giusto per il nostro organismo ma è importante farlo monitorando l’intero processo.

A tal Proposito  della Flora batterica intestinale, vediamo come prendersene cura.
Il nostro apparato gastrointestinale ospita un importante ecosistema fatto di batteri buoni, ma anche di patogeni. È importante preservarne la corretta carica benefica per il nostro benessere. Scopriamo come.

La flora batterica intestinale è formata da miliardi di microorganismi (batteri, miceti e virus) che coopoerano tra loro. Affinchè il nostro organismo tragga vantaggio dal microbiota umano (l'insieme di questi microorganismi presenti nell'intestino) è bene prendersene cura. Vediamo in che modo. 

La Flora Batterica, di cosa si tratta?
La flora batterica gastro-intestinale a dire il vero è una vera e propria fauna. Si tratta, infatti, di un microcosmo popolato da tantissime specie batteriche, circa 400 tra presenze aerobiche, anaerobiche, virus, clostridi, miceti.

La carica batterica aumenta progressivamente man mano che scendiamo dallo stomaco all’intestino e rappresenta un’indispensabile barriera protettiva del nostro organismo.

È importante prendersene cura e preservarla da alterazioni, disbiosi, che potrebbero indebolire le nostre difese di fronte ad attacchi patogeni, renderci stanchi, spossati e vulnerabili. Come possiamo quindi intervenire preventivamente per evitare che questo accada?

Semplicemente introducendo nella nostra alimentazione prebiotici e integratori di probiotici in grado di preservare la flora batterica, evitare spiacevoli migrazioni di batteri infettivi verso altri distretti come le vie urinarie o lo stomaco, e di proteggere il nostro organismo quando siamo sottoposti a cure farmacologiche con antibiotici.    

I Prebiotici
I prebiotici sono sostanze presenti nel cibo che non vengono assorbite ma vengono utilizzate dalla flora intestinale per favorire la crescita di batteri “buoni” come i bifido batteri e i lattobacilli.  I prebiotici sono oligosaccaridi, in particolar modo i frutto-oligosaccaridi (FOS), l’inulina, e i galatto-oligosaccaridi (GOS), che troviamo in frutta e verdura.  Nutrienti ricchi di prebiotici da introdurre nell’alimentazione sono le cipolle, l’aglio, gli asparagi, i carciofi, il frumento, la soia, le banane, la cicoria, l’indivia.   L’inulina poi subisce un ciclo di fermentazione che porta alla crescita di batteri buoni da un lato e dall’altro il prodotto di scarto del fermentato è elemento energetico per le cellule. Possiamo trovare prebiotici anche in farmacia o erboristeria per aiutare il giusto apporto alla flora intestinale.

 

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        Tumori:

il 35% dei casi è legato alla cattiva alimentazione.

Secondo il presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori circa il 35% di questi potrebbe essere evitato seguendo un'alimentazione sana.

Circa il 35% dei tumori sono legati a una cattiva alimentazione. Questo è quanto dichiarato dall’oncologo Francesco Schittulli, presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, intervenuto durante il forum Politica Presse. Secondo l’esperto il legame tra cibo e formazioni tumorali andrebbe oltre le patologie strettamente connesse all’apparato digerente.

Oltre tre tumori su dieci potrebbero quindi essere evitati seguendo un’alimentazione sana, ha spiegato Schittulli. Tutti i tipi di cancro sono in qualche modo influenzati da una cattiva dieta, che dovrebbe essere corretta quanto prima. Questa la chiave per migliorare il proprio stile di vita a tavola, ha dichiarato l’esperto:

 Bisogna adeguarsi a una alimentazione ricca di frutta, di verdura, quindi di fibre, di legumi. Cercare di evitare i grassi. Molta attività fisica: ginnastica, palestra, scuole di ballo, nuoto, bicicletta… e poi di alzarsi da tavola sempre con un po’ di appetito.
Tumori alla vescica: UE, 1 caso su 20 colpa dell'acqua di rubinetto
Secondo un recente rapporto presentato dal Barcelona Institute for Global Health un caso su venti di tumore alla vescica avrebbe come fattore scatenante dei contaminanti presenti nell’acqua di rubinetto, solitamente utilizzati per la disinfezione delle risorse idriche.

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Fonte: La Presse 24 Gennaio 2020

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Molecola anti-tumori in una pianta, la scoperta negli USA

Da una pianta originaria dell'area tra Messico e USA una molecola anti-tumori per combattere diverse tipologie di malattie tumorali al collo e al cervello. 

Da una pianta una molecola anti-tumori che uccide le cellule nocive. La scoperta arriva dagli Stati Uniti, più precisamente dai ricercatori dello University of Colorado Cancer Center. Si tratta della Bouvardia ternifolia, pianta nativa dell’area tra il Messico e la parte Sud-Ovest degli USA, molto amata dai colibrì e nel prossimo futuro possibile rivoluzione nel campo dei trattamenti oncologici.

La molecola in questione è la SVC112, sintetizzata dalla startup SuviCa. Secondo quanto affermato dei ricercatori tale sostanza permetterebbe di contrastare nello specifico i tumori al cervello e quelli localizzati nell’area del collo e del volto come quelli che aggrediscono laringe, bocca, gola, naso, ghiandole salivari e seni nasali.

Stando a quanto affermato dagli studiosi la molecola SVC112 risulterebbe meno tossica, per le cellule sane, degli attuali composti utilizzati in chemioterapia. La particolarità di questo studio risiederebbe inoltre nell’aver potuto studiare il composto sintetizzato su cellule normali e cellule malate dello stesso paziente. Su entrambe è stato applicato il trattamento, con il risultato che i tumori verrebbero aggrediti, mentre le altre aree risulterebbero perlopiù integre. Ha sottolineato il prof. Tin Tin Su, a capo della ricerca:

Disporre di cellule cancerose insieme a cellule non tumorali provenienti dallo stesso paziente è piuttosto unico. Quando abbiamo testato come queste reagissero alla SVC112 e all’HHT abbiamo visto che il farmaco già in uso [HHT, n.d.r.] ha ucciso sia cellule sane che malate, mentre la molecola SVC112 possiede selettività – ha influenzato le cellule tumorali, ma non quelle sane – così teoricamente l’effetto sui tessuti normali dovrebbe risultare minore.

                   bouvardia-ternifolia.jpg

Fonte: Science Daily - 10 Gennaio 2020

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                  Tumori alla vescica: UE, 1 caso su 20 colpa dell’acqua di rubinetto.

Alcune sostanze contaminanti presenti nell'acqua di rubinetto possono incrementare il rischio di tumori alla vescica secondo uno studio catalano.

Un caso di tumore alla vescica su venti sarebbe da ricondurre a sostanze presenti nell’acqua di rubinetto. A sostenerlo uno studio condotto dal Barcelona Institute for Global Health, secondo il quale le occorrenze in 26 Paesi europei ammonterebbero a 6.561 (il 5% del totale). Tra gli Stati UE colpiti anche l’Italia. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Environmental Health Perspectives.

Stando ai dati presentati dagli studiosi nell’acqua di rubinetto di 9 Paesi europei (Italia inclusa) si troverebbero in diversi casi le concentrazioni massima delle sostanze presenti nelle riserve idriche domestiche supererebbero il limite di 100 microgrammi. Gli stessi contaminanti che precedenti studi hanno collegato ai tumori alla vescica, appartenenti al gruppo dei trialometani (THM): tra questi figura anche il cloroformio.

La formazione di queste sostanze sarebbe il risultato indesiderato dell’operazione di disinfezione dell’acqua all’interno degli impianti. Le analisi da parte del Barcelona Institute for Global Health sono state condotte, negli Stati UE, tra il 2005 e il 2018. Il metodo utilizzato è stato la somministrazione di un questionario specifico, inviato nazione per nazione agli organismi che si occupano della sicurezza delle riserve idriche nazionali.

Uno studio datato 2016 ha escluso invece la possibile responsabilità del caffè in relazione all’insorgenza di tumori alla vescica. A stabilirlo una ricerca condotta dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro.

Notizia Da Sfatare .....  Caffè, OMS: non è cancerogeno, nessun legame con tumore alla vescica.

Fonte :   Science Daily  22 Gennaio 2020

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