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BPCO – Affrontare l’isolamento e la depressione

Pubblicata il 15 nov 2017 • Da Léa Blaszczynski

BPCO – Affrontare l’isolamento e la depressione

Per la Giornata mondiale della broncopneumopatia cronica ostruttiva, abbiamo raccolto il parere dei nostri membri affetti da BPCO. Zoom su questa patologia invisibile che uccide ogni anno più di 3 milioni di persone nel mondo.

Journée mondiale BPCO

È una malattia poco concosciuta. Inoltre, il 73% dei nostri membri Carenity ignorava tutto dalla BPCO prima della diagnosi. È una malattia che si ritiene legata al tabagismo, e se il 73% dei membri interrogati fumava, effettivamente, nel passato, gli altri non hanno mai toccato una sigaretta. È una malattia invisibile che tendiamo a confondere con l’asma o lo stress mentre colpisce 210 milioni di persone nel mondo e più di 6 milioni in Italia.

 « È una malattia da non augurare a nessuno »

 È soprattutto una malattia grave e invalidante. Una malattia che isola. « Sono sempre nervoso verso tutti », scrive un membro. « Non posso stare nei luoghi affollati » scrive un’altro. Alcuni hanno lasciato completamente le attività fisiche (40%).

 « Sono in ossigenoterapia, ho dovuto lasciare il lavoro, non ho forza per fare ciò che vorrei »

L’ossigenoterapia è pesante ma rende più piacevole la vita del paziente. Permette di vivere più a lungo. Ma secondo la necessità di ossigeno, il livello di complicazione può aumentare. Quindi è difficile di organizzare una vita pratica. « la BPCO contribuisce a rendere più difficile una vita abbastanza normale ». E quando tutto sembra a posto, si deve ancora affrontare l’incomprensione della gente. « Nel momento in cui ho le crisi di fame d'aria chi mi sta vicino va sempre in apprensione nonostante lo rassicuro che tutto è sotto controllo,  è sinceramente mi complica un po il modo di stare in mezzo alla gente che non mi conosce ».

Con la mancanza di mobilità appare la paura dello sforzo. « difficolta' sempre piu' accentuata a camminare e a fare anche il minimo sforzo, con limitazioni alla vita sociale », « Non mi permette di avere una vita attiva e soddisfacente ». Tutti i membri temono della stessa cosa: le crisi di insufficienza respiratoria. Il 47% dei membri interrogati pensa che i trattamenti esistenti « non permettono di guarire » e « la ricerca procede troppo lentamente »(33%).

Altri membri parlano delle conseguenze negative della BPCO sul « riposo e la funzione cardiaca a causa della tosse », « Ho pure le apnee notturne e da 12 anni utilizzo un ventilatore con aggiunta di ossigeno durante la notte ».

Una malattia sotto-diagnosticata

Le donne sono sempre più colpite dalla BPCO, la quale era considerata, in passato, come una malattia destinata agli uomini e ex fumatori. In effetti, le donne sono biologicamente più sensibili agli effetti tossici del tabacco. « Il numero delle donne affette da BPCO aumenta costantemente: 1,7% ogni anno dalla fine degli anni 1970 » ci spiega la Professoressa Raherison, presidente dell’associazione Donne e polmone della Società di pneumologia Francese.

Però, le donne sono ancora sotto-diagnosticate. « Per le donne, il medico pensa più spontaneamente all’asma », deplora Emilie Zard, coordinatore degli specializzandi al Centro ospedaliero di Creteil. « È una malattia che ha ricevuto poca attenzione , al contrario delle malattie principali come le malattie cardiovascolari, il cancro o il diabete » osserva il Professore Theo Vos che sta conducendo uno studio sulla valutazione dell’asma et della BPCO presso l’università di Washington.

In effetti, il 100% dei membri pensa che non ci sia abbastanza prevenzione sulla BPCO.

(*) Sondaggio Giornata mondiale della BPCO per Carenity, novembre 2017.

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Tecniche di tosse

Tra i mezzi di alleviare i sintomi della BPCO, il 60% dei nostri membri ha seguito un programma di riabilitazione respiratoria e il 27% pratica delle tecniche di tosse come la tosse controllata:

1.     Siediti comodamente

2.     Inclina leggermente la testa in avanti

3.     Metti la pianta dei piedi fermamente a terra

4.     Inspira profondamente dal naso

5.     Tossisci due volte, con la bocca  leggermente socchiusa. La prima volta per staccare le secrezioni e la seconda per far salire le secrezioni nella tua gola.

6.     Sputa le secrezioni in un fazzoletto

7.     Prendi una pausa e ricomincia a tossire una o due volte se il processo non ha funzionato.

 

Carenity

avatar Léa Blaszczynski

Autore: Léa Blaszczynski, Redattrice di Salute, esperta in comunicazione

Presso Carenity dal 2013, scrivere articoli sulla salute non ha più segreti per Léa. Ha un interesse particolare nei campi della psicologia, della nutrizione e dell'attività fisica.

Léa ha un master in... >> Per saperne di più

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