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Gli italiani over 65 respirano male: individuati 1848 casi di BPCO

Pubblicata il 24 lug 2018

Gli italiani over 65 respirano male: individuati 1848 casi di BPCO

Come respirano gli italiani over 65? Non benissimo. Ce lo dice lo studio “real life” condotto da Ethesia in collaborazione Senior Italia Federanziani per valutare come respirano gli italiani con più di 65 anni. Ben 1.848 i casi individuati di BPCO lieve o moderata su 9.429 persone. Nel 2018 sono state effettuate oltre 9.000 spirometrie in 50 centri e l’obiettivo è di arrivare a 15.000 entro l’anno.

La BPCO

La BPCO (Bronco pneumopatia cronica ostruttiva) è una delle malattie respiratorie più diffuse, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel 2020 diventerà la terza causa di morte e quinta causa di invalidità su scala mondiale. In Italia, le malattie respiratorie, dopo quelle cardiovascolari e oncologiche, rappresentano la terza causa di morte e la previsione, anche per l’invecchiamento della popolazione, è destinata ad aumentare. Per informare le persone sulle patologie respiratorie, su come riconoscere e non sottovalutare i sintomi, e l’importanza seguire le cure, in particolare gli anziani è nato il Centro Ricerche di Pneumologia Geriatrica Ethesia in collaborazione con Senior Italia Federanziani.

Che cosa è Ethesia

Ethesia, presentato a Milano, riunisce medici e personale sanitario che si occupa di malattie dell’apparato respiratorio nell’anziano. Lo scopo è di promuovere la ricerca e raccogliere informazioni scientifiche riguardanti la pneumologia geriatrica e diventare un riferimento nel campo della pneumologia geriatrica per le autorità in Italia. «L’invecchiamento della popolazione sta determinando una trasformazione senza precedenti della demografia globale con inevitabili ricadute in campo sociale, economico, politico e, soprattutto, sanitario – ha dichiarato il Prof. Fernando de Benedetto, Presidente Ethesia –. Come specialisti delle patologie respiratorie conosciamo bene i bisogni dei nostri pazienti, soprattutto anziani, e per questo con Ethesia vogliamo diventare il loro interfaccia, coniugando una corretta informazione scientifica con la formazione di pazienti e care-giver affinché non sottovalutino i campanelli d’allarme o si lascino scoraggiare da difficoltà diagnostiche, ma intraprendano quanto prima il percorso per una corretta prevenzione delle patologie respiratorie».

Il centro ricerca

Il Centro Ricerche di Pneumologia Geriatrica Ethesia nasce anche per raccogliere dati aggiornati sulla salute respiratoria della popolazione anziana, fornendo dati epidemiologici nazionali che al momento mancano. «Parlando di malattie respiratorie croniche – ha precisato il Prof. Stefano Nardini, Presidente della Società Italiana di Pneumologia (SIP) – sappiamo che l’esatta dimensione del fenomeno necessita di essere valutata tramite interventi adeguati di sorveglianza sanitaria. Quello di Ethesia sarà quindi un ruolo rilevante per contribuire a fotografare lo scenario epidemiologico e sociale di riferimento, anche in collaborazione con il Ministero della salute, le Regioni, le aziende sanitarie e gli altri organismi e istituzioni sanitarie pubbliche».

Il primo studio italiano real life

In collaborazione con Senior Italia Federanziani è in corso di realizzazione il primo studio italiano “real life” sulla salute respiratoria degli anziani con 9.429 spirometrie effettuate che hanno portato alla luce 1.848 casi non noti di BPCO lieve o moderata (19,6%). Il 73,70% di questi pazienti (1.362) è stato poi inserito nelle attività di follow-up, ma solo al 12% (163 pazienti su 1.1.71 si sono recati dal medico curante) è stato richiesto un approfondimento con lo specialista pneumologo e solo a 171 è stata prescritta una terapia farmacologica. «Questo studio pilota che è stato condotto con il coinvolgimento di 50 sedi di Senior Italia su tutto il territorio nazionale – commenta Roberto Messina, Presidente di Senior Italiana Federanziani – sta dimostrando come, nell’ anziano, anche per le patologie respiratorie persistano ancora difficoltà diagnostiche e la più frequente di tutte, la BPCO, sia ancora ampiamente sottostimata e sotto-diagnosticata».

I dati

La BPCO, inoltre, tende a complicarsi progressivamente, in quanto con l’avanzare dell’età subentrano altre patologie che causano variazioni nell’andamento della malattia. In Italia il 21,7% di pazienti è over 65, e fra 30 anni diventeranno il 32,5% della popolazione, con una speranza di vita alla nascita attuale di 85,3 anni per le donne e 80,3 per gli uomini, e con un incremento di 4 anni medi se proiettati nel 2045. «Allo stato attuale il 74,8% della popolazione compresa nella fascia di età 65-74 anni ha almeno una patologia cronica, mentre per gli over 75 questa percentuale raggiunge l’85,2%. Poco meno del 48% dei pazienti tra i 65 e i 74 anni ha almeno due patologie croniche, percentuale che sale al 65,4% tra gli over 75. - Conclude Messina - Fondamentale, quindi, l’utilizzo della spirometria come strumento imprescindibile per arrivare alla diagnosi tempestiva e avere accesso agli interventi preventivi e terapeutici oggi disponibili».

Corriere della sera - Livia Gamondi

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