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COVID-19 e malattie croniche: i pazienti suonano l'allarme

Pubblicata il 22 apr 2020 • Da Candice Salomé

Carenity ha condotto un'indagine per misurare in tempo reale l'impatto dell'epidemia COVID-19 sull'accesso alle cure e sulla qualità della vita dei pazienti cronici, una popolazione particolarmente vulnerabile in questo contesto di pandemia e di confinamento. Mentre l'attenzione è focalizzata sulla gestione delle persone affette da COVID-19, il rischio che i pazienti cronici abbandonino la terapia è reale. Ricordiamo che l'Italia ha 24 milioni di pazienti con malattie croniche, più di 600.000 dei quali necessitano trattamenti regolari.

COVID-19 e malattie croniche: i pazienti suonano l'allarme

431 pazienti cronici hanno risposto al nostro sondaggio. Ne sappiamo di più sulle loro esperienze con l'epidemia e la quarantena.

431 pazienti e parenti di pazienti italiani hanno risposto al nostro sondaggio condotto dal 19 marzo. Sono per lo più donne (62%) con un'età media di 54 anni.
La grande maggioranza di questi intervistati vive in una casa con giardino (44%), in un appartamento con almeno 2 stanze (44%) e il 2% vive in un monolocale.

Il 88% degli intervistati è affetto da una malattia cronica:

Malattia cronica principale degli intervistati

La maggior parte degli intervistati è affetta da diabete di tipo 2 (26%), da asma (24%) e da ipertensione arteriosa (20%).

Il 91% dei pazienti segue una terapia di base per la malattia cronica.

Pochissimi pazienti risultano positivi al COVID-19

Nella nostra indagine, il numero di persone testate per il coronavirus è molto basso (solo 2,32%). Tra queste, solo lo 0,70% è stato positivo. 

Abbiamo anche potuto ricevere la testimonianza di Tim, un giovane di 34 anni, asmatico fin dall'infanzia, contaminato dal coronavirus. 

Se anche voi siete stati diagnosticati positivi per COVID-19 e volete testimoniare,

non esitate a contattarci via email su contact@carenity.com

Dall'inizio della pandemia, il 40% degli intervistati ha cambiato la frequenza di visita al proprio medico (il 32% vede meno spesso il proprio medico). 

Tra il 91% dei pazienti sotto trattamento, il 12% ha cambiato la frequenza di assunzione dei farmaci e il 2% ha smesso del tutto di assumerli

Si raccomanda ai pazienti di chiedere consiglio al proprio medico prima di cambiare il trattamento.

Dall'inizio della pandemia, quasi un paziente su 10 ha avuto difficoltà a trovare un trattamento.

Dall'inizio della crisi sanitaria, il 6% dei pazienti intervistati ha avuto difficoltà a trovare il proprio trattamento in farmacia.

Non tutte le patologie sono influenzate allo stesso modo. Le patologie più colpite sono le seguenti:

Difficoltà a trovare il proprio trattamento in farmacia in funzione della patologia

I pazienti affetti da lupus hanno avuto più difficoltà a trovare i farmaci della terapia di base in farmacia negli ultimi giorni. Ciò è dovuto agli studi clinici che utilizzano l'idrossiclorochina (Plaquenil) nel trattamento contro il coronavirus.

Dall'inizio dell'epidemia, 1 paziente su 4 ha avuto difficoltà a trovare un medico.

Difficoltà a trovare un medico in funzione della patologia

I pazienti con asma hanno avuto le maggiori difficoltà a trovare un medico disponibile (32%), seguiti da pazienti con diabete tipo 2 (28%), e ipertensione arteriosa (23%).

Il 42% degli intervistati ha avuto un consulto medico o un intervento chirurgico cancellato o rinviato.

Lo stress e la solitudine conquistano i pazienti

Per quanto riguarda la vita professionale, il 6% degli intervistati è in congedo per malattia, il 15% è in telelavoro e il 4% in disoccupazione parziale.
Alla domanda "Su una scala da 1 a 10, quanto bene si rispetta i gesti barriera?", gli intervistati li rispettano bene con un punteggio medio di 9 su 10 per i seguenti gesti: lavarsi le mani, starnutire nella piega del gomito, stare a casa, salutarsi senza stringere la mano e rispettare il distanziamento sociale.

L'epidemia ha un impatto significativo sullo stress e sull'isolamento sociale degli intervistati. Il loro livello di stress è in media di 6,1 su 10 e il livello di isolamento è di 5,8 su 10 in media.

Il 27% degli intervistati è preoccupato per l'impatto del COVID-19 sulla propria salute a causa della patologia cronica e il 32% ha paura per i propri cari. Il sovraccarico degli ospedali preoccupa il 10% degli intervistati, mentre il 12% teme la diffusione del virus in tutto il mondo.

Motivi di preoccupazione per quanto riguarda l'epidemia

Fonti di informazione: grande distanza tra uso e fiducia

Il 69% degli intervistati utilizza la televisione per tenersi aggiornato sulla situazione attuale. I siti governativi (54%) sono la seconda fonte di informazione più comune, seguiti dai social network (48%) e dai siti web sulla salute (30%).

Tuttavia, le fonti a cui gli intervistati danno più credito sono molto diverse. I siti governativi sono i più popolari per la qualità dell'informazione, seguiti dalal televisione, dai medici, dai siti web sulla salute e dai professionisti della salute. La stampa e la radio sono le fonti meno credibili.

1 paziente su 2 manca di informazioni relative alla sua malattia e al COVID-19

Quasi un paziente su due non si sente sufficientemente informato sui rischi associati alla sua malattia. Molti pazienti hanno domande come: 

  • "Quali sono i rischi aggiuntivi associati alla mia patologia?"
  • "Vorrei conoscere i rischi associati al mio trattamento?"
  • "Ho qualche precauzione in più da prendere?"

In un articolo pubblicato nella nostra Rivista Salute, Coronavirus e malattie croniche, forniamo risposte concrete per i pazienti con malattie croniche di fronte alla pandemia di COVID-19.

Indagine condotta da Carenity su 431 pazienti intervistati o parenti di pazienti in Italia.

E voi, siete preoccupati per la vostra salute? Avete paura di disturbare il vostro medico? Esitate ad andare in ospedale per le vostre cure abituali? Continuate a sottoporvi al trattamento normalmente? Avete dovuto affrontare una carenza di cure in farmacia? Vi mancano informazioni sull'epidemia di COVID-19? 

Sentitevi liberi di commentare questo articolo!

avatar Candice Salomé

Autore: Candice Salomé, Redattrice di Salute

Creatrice di contenuti presso Carenity, Candice è specializzata nella scrittura di articoli sulla salute. Ha un interesse particolare nei campi della psicologia, del benessere e dello sport. 

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1 commento


micmaggi
il 25/04/20

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