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Fibromialgia: quali sono i primi segnali e sintomi della malattia?

Pubblicata il 22 gen 2023 • Da Rahul Roy

La fibromialgia è una malattia cronica che genera dolore persistente, forte stanchezza e disturbi del sonno, oltre a molti altri sintomi. Può avere un impatto importante sulla vita del paziente, sia dal punto di vista professionale che personale. A volte questi sintomi possono essere difficili da diagnosticare, essendo molto variabili.

Che cos'è la fibromialgia? Da cosa è causata? Quali sono i primi sinromi della malattia? Quali accorgimenti si possono adottare per attenuare questi sintomi?

Vi raccontiamo tutto nel nostro articolo!

Fibromialgia: quali sono i primi segnali e sintomi della malattia?

Che cos'è la fibromialgia?

In Italia, 2 milioni di persone sono affette da fibromialgia.

La fibromialgia è una malattia cronica che provoca dolori e fastidi diffusi in tutto il corpo, con conseguente stanchezza, disturbi del sonno, problemi di memoria e malessere psicologico.

Questa malattia può essere difficile da diagnosticare, in quanto non si manifesta in maniera chiara al momento della visita medica e presenta molti sintomi che possono creare confusione. I trattamenti consigliati dipendono dalla gravità della malattia e dalla singola persona. Pertanto, gli operatori sanitari devono essere correttamente formati e il pubblico deve essere informato sulla malattia perché questa possa essere curata e gestita in modo adeguato.

È importante precisare che, sebbene la fibromialgia non sia pericolosa per la vita, può risultare estremamente invalidante. I sintomi della fibromialgia possono avere un impatto significativo sulla vita quotidiana del paziente e pertanto un riconoscerla precocemente è importantissimo.

Quali sono le cause della fibromialgia?

È difficile determinare le cause esatte della fibromialgia. Tuttavia, una predisposizione ereditaria e le reazioni chimiche del sistema nervoso possono avere un ruolo nell'insorgenza della malattia. Ad oggi sono necessarie ulteriori ricerche per confermare queste affermazioni.

Secondo il CDC, una persona affetta da lupus o artrite reumatoide ha probabilità più alte di sviluppare la fibromialgia rispetto a una persona sana. Tra i fattori di rischio sono stati citati anche eventi traumatici, come gli incidenti, che possono causare il disturbo da stress post-traumatico, oppure le lesioni ripetute e anche l'obesità. Ma di fatto, in generale, la causa della malattia rimane sconosciuta.

Sebbene la maggior parte delle persone riceva la diagnosi di fibromialgia in media tra i 25 e i 55 anni, la malattia può svilupparsi anche nei bambini e negli anziani. Colpisce più le donne (90%) che gli uomini. Si ritiene che gli ormoni abbiano un impatto sullo sviluppo della fibromialgia, anche se le ragioni esatte di questa influenza non sono ancora chiare.

Quali sono i primi sintomi della fibromialgia?

La fibromialgia presenta molti sintomi, che variano da persona a persona. Il dolore è il sintomo principale per tutti e una diagnosi precoce può aiutare a gestire meglio la malattia. I primi sintomi che possono far pensare alla presenza di fibromialgia sono i seguenti:

Dolore diffuso

Il dolore è il sintomo principale della fibromialgia, è diffuso in tutto il corpo e colpisce soprattutto i muscoli e i legamenti. Le parti del corpo più colpite sono il collo, le spalle, la schiena e i fianchi. Il dolore può essere descritto come un dolore costante che persiste per più di tre mesi e può migliorare o peggiorare a seconda dei periodi.

Forte stanchezza

Uno dei sintomi principali della fibromialgia è la forte stanchezza, che può interferire pesantemente con la vita quotidiana dei pazienti. La gravità della malattia può variare da lieve a grave a seconda dell'individuo e, nelle forme più gravi, può impedire alle persone di continuare a lavorare. I pazienti possono sentirsi stanchi e senza energia, a volte anche con l’impressione di soffrire di una sindrome influenzale.

Disturbi del sonno

La fibromialgia può avere un impatto negativo sulla qualità del sonno e i pazienti spesso si svegliano stanchi, disorientati e agitati. Possono avere difficoltà ad alzarsi dal letto. Il sonno non risulta quindi riposante.

Problemi cognitivi

Conosciuti comunemente come "fibro-fog" ("fibro-nebbia" in italiano), questi problemi hanno conseguenze sulle capacità del paziente di pensare e imparare. Possono avere difficoltà a concentrarsi e a prestare attenzione e perdere il filo del discorso mentre parlano. La memoria può apparire in crisi e le capacità di linguaggio possono sembrare compromesse o rallentate.

Mal di testa

Un altro sintomo precoce è il mal di testa persistente, che può variare da un'emicrania lieve fino a una grave. La maggior parte dei mal di testa non sono gravi e tendono a passare spontaneamente, ma quando si verificano regolarmente, potrebbe essere il caso di consultare un medico.

Ci sono poi altri sintomi, come la sensibilità al tatto, l'intorpidimento di alcune parti del corpo, la depressione e i problemi di digestione, ma di solito questi compaiono nelle fasi successive della malattia, anche se in modo variabile a seconda dell’individuo. 

Come gestire i sintomi della malattia?

Non appena compaiono questi sintomi, la cosa migliore da fare è consultare un medico, per poter beneficiare del trattamento personalizzato che questa malattia comporta.

È essenziale capire che non esiste una cura per la fibromialgia, ma esistono trattamenti che possono aiutare a gestirne i sintomi, come ad esempio

  • Farmaci prescritti dal medico che aiutano a ridurre il dolore e a migliorare il sonno. I farmaci più comunemente prescritti per la fibromialgia sono antidolorifici, antidepressivi e anticonvulsivanti,
  • Diverse terapie possono aiutare il paziente a comprendere meglio sé stesso e la malattia. Esistono molte opzioni di trattamento che possono essere adattate all'individuo, come la fisioterapia per migliorare la forza e la flessibilità, la terapia occupazionale per aiutare il corpo a lavorare e la psicoterapia per rafforzare la determinazione. Queste terapie includono anche la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e la terapia di accettazione e impegno (ACT),
  • Le pratiche di gestione dello stress come lo yoga, la meditazione, il tai chi e il massaggio aiutano a tenere sotto controllo il dolore,

Conclusione 

Se pensate di avere uno di questi sintomi, non esitate prendere appuntamento col il medico. Cercate dare il maggior numero di dettagli possibili al medico quando gli parlate dei vostri sintomi.

Se vi è stata diagnosticata la fibromialgia, non andate nel panico, ma cercate di adottare il piano di trattamento migliore per gestire i sintomi. Per concludere, la fibromialgia non è una malattia mortale, ma una consapevolezza dei sintomi, che porti a una diagnosi rapida, aiuterà a gestirla nel migliore dei modi.

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avatar Rahul Roy

Autore: Rahul Roy, Redattore salute

Rahul è un creatore di contenuti per Carenity, specializzato nella redazione di articoli sulla salute. Rahul è iscritto a un master in management presso la EDHEC Business School. Nel tempo libero, ama giocare a... >> Per saperne di più

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