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                                            Vitiligine

su richiesta di  @MarioPizzorno‍, 

Si sa’ .o è risputo che…. la vitiligine è una malattia cronica della pelle che non contagiosa e caratterizzata con chiazze bianche “ acromiche” più o meno diffuse in qualsiasi parte del corpo “ Nessuna Esclusa!!! Ovviamente per non allarmare qualcuno in certi casi può avere ripercussioni Psicologiche ed essere invalidante nel senso di un punto di vista ,   Nulla di più a parte essere antiestetica, Creando forte imbarazzo nel soggetto” Paziente” e Se’…. Crea prurito potrebbe essere segno che la malattia sta peggiorando.

La vitiligine (leucodermia) colpisce i melanociti, ovvero le cellule responsabili della melanina e quindi il colore delle pelle.    Questa è una Malattia che Non procura né dolore, né febbre o bruciore, si può presentare in qualsiasi Età con chiazze bianche “ipocromiche”come detto sopra “essendo carenti di melanina.“   Forse e dico Forse...ha una predisposizione genetica o può svilupparsi su base autoimmune,

Per rispondere alla tua domanda ( che centra con il Diabete ) devi sapere che è accertato che i soggetti più a rischio sono quelli che soffrono di Diabete, ipotiroidismo, alopecia areata e anemia perniciosa. Ci fermiamo qui per il momento. Altrimenti Entrerei in dettagli Troppo scientifici.   Si è visto che nel 34,7% dei casi di vitiligine c'è familiarità,” Eredità” ed è possibile che….la malattia colpisce ed ha colpito più persone della stessa famiglia pur non essendo contagiosa.    Come dicevo sopra è una Malattia autoimmune, perché il soggetto colpito svilupperebbe degli anticorpi contro se stesso distruggendo i melanociti, ed è legata alla Tiroide e per il resto e dovuta a al contatto di sostanze tossiche, Stress, disturbi alimentari e dal sistema nervoso.

Ci sono varie teorie, metodi su come curare la vitiligine, Fototerapia UVB, Depigmentazione,Trattamento chirurgico o innovativo” solo in America per ora” pare che funzioni prendendo un medicinale usato per curare artrite reumatoide, patologia autoimmune che interessa le articolazioni, Ma qui in Italia siamo alla stato brado “ molto indietro”. Per Congedarmi ti posso solo dire ….. inutile illudersi.   La si può solo attenuare, tenere sotto controllo e nulla di più fino a oggi.

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Lo sapevi che... https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/buono-a-sapersi/lo-sapevi-che-1277 2018-08-21 19:10:45
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21/08/18 alle 21:55

Il link è questo? https://member.carenity.ithttps://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/buono-a-sapersi/lo-sapevi-che-1277?page=5#11811

 


Lo sapevi che... https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/buono-a-sapersi/lo-sapevi-che-1277 2018-08-21 21:55:13

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23/08/18 alle 09:46

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Ciao @MarioPizzorno‍ ,Si  esatto ci sei dentro , Buona Lettura.   Capisco che è macchinoso trovare qualcosa ma stiamo facendo richiesta per ordinare il tutto e rendere indicizzato  Carenity.

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Lo sapevi che... https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/buono-a-sapersi/lo-sapevi-che-1277 2018-08-23 09:46:16

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                              Farmaci per la Tiroide 

La società farmaceutica ha annunciato il richiamo volontario all'inizio di questo mese.   Diversi farmaci usati per trattare l'ipotiroidismo sono stati richiamati in base ad un annuncio all'inizio di questo mese dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense.    Westminster Pharmaceuticals LLC, una società che produce levotiroxina (LT4) e liothyronine (LT3) ha volontariamente richiamato questi farmaci.

Cos'è l'ipotiroidismo?
Ipotiroidismo, o tiroide non attiva, è quando la ghiandola tiroidea non produce abbastanza ormoni tiroidei per le esigenze del corpo. La ghiandola tiroidea risiede nel tuo collo. Gli ormoni che produce sono usati per controllare il modo in cui il corpo utilizza l'energia.  La maggior parte dei casi è lieve. Circa il 4,6 per cento della popolazione statunitense di età superiore ai 12 anni ha ipotiroidismo, stima il National Institutes of Health.    Il richiamo arriva dopo che la Westminster Pharmaceuticals, con sede in Florida, ha utilizzato ingredienti che hanno riscontrato carenze in concomitanza con le attuali buone pratiche di produzione della FDA.   Westminster Pharmaceuticals ha ottenuto il suo principio attivo di farmaco per la tiroide da Sichuan Friendly Pharmaceutical Co. Limited, con sede in Cina, una società che è stata citata con un avviso di importazione per pratiche di produzione scadenti durante un'ispezione della FDA.

 Durante la visita alla struttura del Sichuan Friendly nel 2017, gli ispettori hanno trovato una formula errata utilizzata per calcolare la potenza dell'ingrediente farmaceutico attivo.   Inoltre, più lotti del farmaco per la tiroide avevano certificati di analisi con dati di potenza e stabilità imprecisi.   La FDA ha scoperto che le pratiche al di sotto delle norme potrebbero essere rischiose a causa di livelli incoerenti del principio attivo. Livelli incoerenti di farmaci potrebbero portare a rischi associati a ipotiroidismo sovra o sottotrattamento, che le note della FDA "potrebbero portare a conseguenze negative per la salute permanenti o pericolose per la vita".   Si ritiene che Westminster Pharmaceuticals abbia acquistato l'ingrediente farmaceutico attivo prima dell'attuazione effettiva della Import Import su Sichuan Friendly.   Cosa dovrebbero fare i pazienti se stanno usando questi farmaci?
"I richiami di farmaci possono essere fonte di ansia, il che è comprensibile", ha detto la dottoressa Minisha Sood, endocrinologo del Lenox Hill Hospital di New York.  

 So far, the company “has not received any reports of adverse events related to this product,” according to the company announcement by the FDA.

"I pazienti dovrebbero essere rassicurati che non ci sono stati eventi avversi segnalati finora e che si tratta di un richiamo volontario", ha detto Sood. "Dovrebbero continuare a prendere i loro farmaci fino a quando non possono ottenere un farmaco sostitutivo appropriato dal loro medico o dal loro fornitore di assistenza sanitaria".

Rajiv Bahl, MD, MBA, MS, è un medico di medicina di emergenza e scrittore di salute. Puoi trovarlo su www.RajivBahlMD.com .
 
Notizia del 22 agosto 2018  dalla mia E-Mail 


 

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Lo sapevi che... https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/buono-a-sapersi/lo-sapevi-che-1277 2018-08-24 18:19:26
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25/08/18 alle 06:23

Ma si può sapere il nome dei  farmaci??


Lo sapevi che... https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/buono-a-sapersi/lo-sapevi-che-1277 2018-08-25 06:23:20

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25/08/18 alle 11:22

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 Ciao @Mano70‍ ,  Come di consueto io Non posso dare Nomi o Farmaci , Non essendo Medico " e meno Male"  altrimenti non scriverei Vari post Su Madre Natura. Ma doveri attenermi alla prassi della medicina odierna.  Ovvero Non potrei Sforare oltre il loro limite.  I nomi dei farmaci dovrebbe darteli il Tuo Medico Sempre sè nè è a conoscenza degli ultimi ritrovati.      Sè ti può interessare , io Non posso andarci per il momento, Ma poi penso che...mi manderanno la registrazione del video nella mia casella di Posta Elettronica,

PER Chiunque sia Interessato.

Qui potete fare tutte le domande hai vostri Dubbi ed altro......

Conferenza "La prevenzione delle disfunzioni tiroidee" 29 settembre 2018

La prevenzione delle disfunzioni tiroidee.
Test di riflessometria elettromiografica.
Nuovo test computerizzato, non invasivo, per la misurazione
della funzione tiroidea.
Sabato 29 settembre 2018, Milano
presso il Novotel Cà Granda Niguarda, viale Giovanni Suzzani 35

N.B.  Basta un Piccolo contributo di 30 € per il Pasto Principale , il resto è Totalmente Gratuito.

RELATORI

Dr. Antonio Sacco – Medico chirurgo, specialista in idrologia medica. 
L’importanza della tiroide nella PNEI. Cenni di funzionalità tiroidea, metodiche diagnostiche tradizionali e complementari, sostanze tossiche ambientali e interferenti endocrini, attività fisica equilibrata e corretta alimentazione come segnale per il riequilibrio ormonale.

Dr. Daryl Turner – Medico chirurgo, specialista in endocrinologia. La tiroide in medicina funzionale. 
Riflessi e funzione tiroidea, limiti dei test ematici tiroidei, T3 reverse test ormonali, salivari ed ematici, SAM software e presentazione apparecchiatura, rimedi fitoterapici e ormoni bioidentici.

Dott. Alessandro Bertolissi – Responsabile commerciale Nes Medica e Ness Line

PROGRAMMA

09,00-09,30 Accoglienza e registrazione partecipanti.
09,30-09,45 Presentazione della giornata e dei relatori. Dott. Alessandro Bertolissi
09,45-10,45 L’importanza della tiroide nella PNEI. Dr. Antonio Sacco
10,45-11,15 Coffee break
11,45-13,00 La tiroide in medicina funzionale. Dr. Daryl Turner 
13,00-14,30 Pausa pranzo
14,30-15,15 Informazioni pratiche e commerciali sull’apparecchiatura. Dott. Alessandro Bertolissi                 
15,15-16,00 Test gratuiti ai convenuti con diagnosi illustrata. Dr. Daryl Turner 
16,00-16,30 Coffee break
16,30-17,15 Test gratuiti ai convenuti con diagnosi illustrata. Dr. Daryl Turner          
17,15-18,00 Domande e risposte.

Sarà presente un interprete da e per l’italiano e l’inglese.

La partecipazione è gratuita, ti chiediamo un contributo per il pranzo 
e i coffee break.

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 Ciao @Mano70‍ , ECCO  FARMACI cosi detti ..... PERICOLOSI 

Levotiroxina TEVA 25 MCG 50 COMPRESSE 

Liothyronine cytomel (liothyronine sodium) drug
Hyperthyroidism Slideshow.  CYTOMEL® (liothyronine sodium) tablets

Westminster Pharmaceuticals ha richiamato le versioni da 15, 30, 60, 90 e 120 milligrammi di levotiroxina e liothyronine a livello all'ingrosso. La società sta notificando i propri account diretti per telefono ed e-mail direttamente per interrompere la distribuzione dei prodotti.    Inoltre, stanno incoraggiando queste aziende a chiedere ai loro sub-grossisti di fare lo stesso.

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                                         Acetilcolina

L’acetilcolina è è stato il primo neurotrasmettitore a essere identificato. È stato scoperto nel 1914, ma la conferma dei suoi primi risultati e le successive prove arrivarono più tardi, con Otto Loewi: i due ricercatori hanno vinto il premio Nobel per la fisiologia e la medicina nel 1936 per la loro scoperta.   Il nostro organismo produce e utilizza diverse molecole, che sono più genericamente conosciute come neurotrasmettitori, per trasmettere segnali da una cellula all’altra. Uno dei più abbondanti nel corpo umano è l’acetilcolina ed  è presente sia nel sistema nervoso centrale che nel sistema nervoso periferico.

Nel sistema nervoso periferico, questo neurotrasmettitore contribuisce all’attivazione dei muscoli e ne controlla un certo numero di funzioni. L’acetilcolina trasmette i segnali tra i nervi motori e i nostri muscoli scheletrici. Ad esempio, il cervello potrebbe inviare un segnale per muovere il braccio destro, il segnale viene trasportato lungo le fibre nervose fino alle giunzioni neuromuscolari. A questo punto, il segnale viene trasmesso dall’acetilcolina, che darà il via all’azione al movimento del braccio destro attivando i muscoli specifici.

Sempre a livello periferico, l’acetilcolina è attiva: 

sull’apparato cardiovascolare, dove determina vasodilatazione, diminuzione della frequenza cardiaca, diminuzione della forza di contrazione cardiaca;

Sull’apparato gastrointestinale, dove regola le contrazioni e le secrezioni dello stomaco e dell’intestino;

Sull’apparato respiratorio, dove determina broncocostrizione;

Sull’apparato urinario ,dove regola la contrazione della vescica;

Sulle ghiandole esocrine come quelle lacrimali, salivari, digestive e le ghiandole sudoripare;

Sull’Occhio.

L’acetilcolina nel cervello e nel sistema nervoso centrale
L’acetilcolina agisce nel sistema nervoso centrale ed è coinvolta in molti meccanismi che controllano la motivazione, l’eccitazione e l’attenzione. L’alterazione della concentrazione di questo trasmettitore rispetto al normale è critica per molte attività ed è stata associata all’insorgenza di diverse malattie, tra le quali anche il morbo di Alzheimer.   

Bassi livelli di acetilcolina e sintomi
Come già detto, la variazione rispetto al normale della concentrazione di acetilcolina è stata correlata a diverse malattie, anche gravi. I primi segnali della riduzione della quantità di questo neutrasmettitore sono:   riduzione della capacità di concentrazione;  problemi di memoria, come difficoltà nel ricordare nomi e volti, compleanni, liste, indicazioni o istruzioni;  pensiero lento e confuso;  difficoltà nel trovare le parole giuste; disorientamento;  disperazione e senso di tristezza.

L’acetilcolina è prodotta dal nostro organismo a partire dalla colina, una molecola correlata alle vitamine del gruppo B: è presente negli alimenti come uova, fegato e manzo ed è possibile che una dieta povera di vitamine del gruppo B comporti l’insorgenza di questi sintomi. Altre cause identificate sono l’esposizione a mercurio, piombo, alluminio e a diverse sostanze chimiche.

La colina ,  L’acetilcolina non ha un’applicazione farmacologica perché, in seguito alla sua somministrazione, viene idrolizzata e non riesce a mantenere concentrazioni efficaci. Per intervenire in caso di alterazione della normale concentrazione di questo neurotrasmettitore si impiegano i farmaci colino-mimetici, che mimano l’azione dell’acetilcolina.

Per il trattamento delle sindromi cerebrali degenerative, disturbi cognitivi, deficit di memoria, con confusione e disorientamento dell’anziano, si somministra colina alfoscerato: si tratta di un farmaco con obbligo di prescrizione disponibile in diverse posologie e forme farmaceutiche. La colina è disponibile anche come integratore senza obbligo di prescrizione, con formulazione chiaramente diversa rispetto al farmaco. Si tratta di una integrazione che andrebbe comunque assunta dopo aver parlato con il medico e non sulla base di indicazioni generiche.

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Lo sapevi che... https://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/buono-a-sapersi/lo-sapevi-che-1277 2018-09-05 11:50:44

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                             Alzheimer

 L’insorgenza dell’Alzheimer sarebbe strettamente collegata allo stile di vita, come sottolineano gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, che hanno condotto uno studio specifico sull’argomento.   I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Dementia and Geriatric Cognitive Disorders. In particolare gli studiosi hanno fatto notare come 3 milioni di casi di Alzheimer in Europa potrebbero dipendere da fattori di rischio che riguardano uno stile di vita non corretto.

I ricercatori hanno individuato 7 fattori: diabete, obesità, ipertensione, abitudine al fumo, depressione, inattività fisica e basso livello di istruzione. Fra tutti il più significativo sempre essere proprio la mancanza di attività fisica svolta con regolarità, da cui potrebbero dipendere 1,4 milioni di casi di Alzheimer.   Gli esperti hanno fatto notare che tutti questi fattori agiscono in sinergia. Di conseguenza non basta eliminarne uno. La prevenzione dovrebbe essere estesa a tutti quanti, per diminuire il rischio di incorrere nell’Alzheimer con l’avanzare dell’età.   Lo studio è stato rapportato non soltanto ai casi dell’Europa in generale, ma è stata fatta un’analisi che si riferisce anche a livello italiano. Gli esperti hanno ripreso una ricerca del 2014 e hanno utilizzato i dati a disposizione, stimando che in Italia si potrebbero ridurre del 7% i casi di Alzheimer, se si agisse bene nella riduzione dei fattori di rischio indicati. I ricercatori Flavia Mayer e Nicola Vanacore hanno dichiarato:   Le strategie per la prevenzione congiunta dei sette fattori di rischio produrrebbero una sostanziale riduzione del numero di casi di Alzheimer e demenza vascolare, in particolare con la promozione dell’attività fisica.

Altri fattori di rischio per l’Alzheimer che già sono stati evidenziati in seguito a studi precedenti comprendono anche la storia familiare. Gli esperti sono convinti che coloro che hanno un genitore, un fratello o una sorella con l’Alzheimer abbiano maggiori probabilità di sviluppare la malattia.   Quindi l’Alzheimer potrebbe essere il risultato di un’azione congiunta tra ereditarietà e fattori ambientali. Gli scienziati ritengono che due categorie di geni influenzino lo sviluppo della malattia. Il pericolo comunque si riscontra anche in presenza di molte condizioni che danneggiano il cuore e i vasi sanguigni, compresi le malattie cardiache, il diabete, l’ictus, l’ipertensione e il colesterolo alto.

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                                        Calvizie  e  Alopecia

rimedio naturale per i Capelli dal Giappone

La calvizie è un problema che affligge molti uomini.   È difficile trovare un rimedio valido contro questo problema, eppure un nuovo studio giapponese mette in risalto le proprietà del tuorlo d’uovo, che potrebbe essere utilizzato proprio per contrastare la calvizie.    I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Medicinal Food.    Gli esperti del dipartimento di dermatologia rigenerativa dell’Osaka University Graduate School of Medicine hanno eseguito uno studio, attraverso il quale hanno dimostrato come nel tuorlo d’uovo si potrebbero nascondere alcune sostanze davvero efficaci contro l’alopecia.    In particolare l’effetto anti calvizie sarebbe dettato da un composto che gli scienziati hanno chiamato HGP, che è la sigla per Hair Grow Peptide. Dopo aver effettuato diversi test gli esperti hanno avuto l’occasione di vedere come questo composto sia in grado di stimolare la crescita dei capelli.

Quindi potrebbe costituire una valida alternativa ai tradizionali farmaci che attualmente sono disponibili in commercio, i quali spesso hanno degli effetti collaterali non indifferenti. I ricercatori hanno dichiarato:    Nei polli il piumaggio inizia a svilupparsi precocemente, 14-15 giorni dopo la schiusa. Abbiamo perciò ipotizzato che l’uovo di gallina contenga un fattore chiave per la crescita dei capelli.   I ricercatori hanno scoperto che i composti del tuorlo d’uovo sono in grado di stimolare la produzione di un fattore di crescita vascolare, che è proprio lo stesso utilizzato nei farmaci anti calvizie. Il composto sarebbe in grado di stimolare anche la crescita delle cellule del follicolo pilifero.

L’azione anti calvizie di questo composto è già stata dimostrata ampiamente negli studi in laboratorio condotti sui topi e ci sono ampie evidenze anche per quanto riguarda la crescita dei capelli nelle forme di calvizie che interessano le donne.   Proprio per questi motivi gli scienziati ritengono che lo stesso effetto si potrebbe riscontrare negli uomini affetti da alopecia. Se così fosse potremmo avere a disposizione un rimedio in più e del tutto naturale per favorire la crescita dei capelli.

Fonte - ( Le mie Email) del 04-09-2018

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