Tu e la tua medicina: la accetti?

ne sono rimasto molto deluso, non mi sarei aspettato mai dalla vita una

situazione del genere.

Ciao a tutti.

Sono nuova.

Mi  chiamo Barbara,ho 44 anni e da più di  20 ho la s.m.

Nel 1998 è  nata mia figlia nonostante io in quel periodo fossi sotto avonex44.

Ora da un paio di anni ogni mattina prendo il gilenya e se devo dire il vero .....per ora nessuna ricaduta.

Sono in carrozzina e,come sapete anche voi,tra alti e bassi si va avanti...

Ho la patente b speciale ma adoro le moto.

Il mio sogno?

Fare un giro di pista con Valentino Rossi

Buongiorno

trovo davvero fastidioso essere diventata schiava dei farmaci. Sono fermamente convinta  essere tossicodipendente ne' più ne' meno di chi  dipendenza da alcool o droghe pesanti. Mi mette in crisi l'idea che la mia vita sara' scandita dall'assunzione di questi farmaci e spesso chiedo " cosa potrebbe accadermi se mi trovassi nell'impossibilità di assumere le mie droghe?". Inoltre ho constatato che l'assuefazione mi spinge ad aumentare sempre più la dose delle medicine , soprattutto quelle che mi consentono di dormire la notte , e questa è uno de aspetti più drammatici e angoscianti della patologia.

L'altro aspetto è' quello di tenere a bada l'ansia che mi porta a pensieri suicidi e a crisi di pianto e a buttarmi a letto e non avere più voglia di vivere.

la sensazione di un vuoto che si è impadronito della mia vita , che ha distrutto il mio lavoro , che ha stravolto la mia vita che era fatta di gioia libertà viaggi ambizioni fiducia in me stessa, l' incapacità di concentrarmi di reagire di riempire il vuoto, tutto questo diventa pericoloso quando sto male. Perché l'unico pensiero felice per me è l' idea del non esistere.

non racconto niente di nuovo e mi sembra quindi banale era tutto questo. Non comprendo ancora il senso di queste pagine. Spero di trovarlo. Forse un confronto . A proposito . Ho sempre rifiutato l'invito di fare psicoterapia.

ho tentato con 4   5  medici diversi.

al primo o secondo incontro sono scappata ritrovandomi sempre la in quella situazione è avendo sempre la sensazione di non avere  fronte una persona che mai avrebbe potuto ne' aiutarmi ne' capirmi ne' tantomeno farmi guarire.

Ci sono mille cose della mia vi che non ho mai detto a nessuno e nessun medico e' riuscito a farmi dire.

per me questo equivale a dire che non sono bravi medici.

Si può accettare questa malattia? Mi sembra una domanda idiota.

ma che stiamo facendo? Ci vomitiamo addosso le nostre esperienze e tutto questo a che serve? A niente. La sensazione che sto avendo leggendo la mia e le vostre testimonianze è che questo blog puo' diventare un ghetto dove le nostre esperienze vengono studiate come fossimo scimmiette su cui fare esperimenti.

noi dobbiamo invece fare una vita normale e frequentare solo persone che stanno bene. Certamente è pericoloso chiuderci in un recinto e piangerci addosso.

Ciao Seroquel, io non mi piango addosso, racconto la mia esperienza perchè potrebbe essere di aiuto a qualcun altro. Faccio un confronto ed esamino idee per come stare meglio, non faccio la gara a chi sta peggio, a chi prende più medicine. Sei tu che ghettizzi chi ha qualche problema di salute nel momento che scrivi "noi dobbiamo invece fare una vita normale e frequentare solo persone che stanno bene". Chi ti dice che io non sono normale o che non faccia una vita normale? Che cos'è per te la normalità? Chi devo frequentare? Sicuro che a parte noi stiano tutti bene? Se permetti la vita è mia e decido io per me.

Buongiorno soffro di depressione dal 2005 aggravata da problemi familiari e da un intervento subito con I medicinali che prendo per la depressione mi trovo abbastanza bene anche se ne assumo altri per motivi diversi e cioè il minians per dormire e il moduretic per la ritenzione idrica.In questi ultimi 3 anni purtroppo ho iniziato a soffrire anche di ansia e attacchi di panico che di certo non mi aiutano in questo brutto periodo che sto attraversando per problemi familiari.

La depressione è una malattia e tanti non riescono ne ad accettarla ne a capirla io purtroppo ci convivo come tanti di voi e il mio compagno non la accetta mi dice che sono una drogata e che dovrei smettere con i farmaci tutto questo è altro mi stanno portando al divorzio e questo non mi aiuta di certo capisco ognuno di voi e vi sono vicina.

Ringrazio coloro che hanno con la loro grande professionalita di aiutarci nei meandri delle medicine.

Regola N. 1 )non smettere di cercare la molecola giusta , non arrenderti ai primi risultati negativi,  perché quella giusta arriverà , parlo degli antidepressivi

 2) impara a conviverci sia con la malattia che con il farmaco ...

3) io ne sono la prova e posso dire che sono ca. 2 anni che sto benissimo , malgrado avessi dei problemi di vita quotidiana  ben più difficili d'allora...ma li affronto con ottimismo, tenacia e un sano menefreghismo :)