Pazienti Depressione
La salute mentale è un percorso. Facciamolo!
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Ultima attività il 02/07/25 alle 10:11
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A volte scriviamo su un farmaco, ci confrontiamo. Il che va anche bene, se si riflette che quel farmaco viene dopo una serie di eventi e di valutazioni e rivalutazioni.
Faccio il mio caso concreto: sono in terapia farmacologica per depressione bipolare con stati misti (insidiosi!), ormai identica da 22 anni. Dal punto di vista cognitivo, ho fatto dei notevoli progressi, rispetto alla gestione della malattia. Ma 10 giorni fa mi è stato aggiunto un farmaco che proprio non volevo, specialmente dopo aver letto il foglietto illustrativo. Volevo rifiutarlo, ma da qualche giorno mi si sta formando una stabilizzazione dei pensieri e un rallentamento, oltre alla fine della rimuginazione (per la verità di solito piuttosto paranoica). Smetto anche di sentirmi turbato da idee astratte autoprodotte. Ecco, mi ero abituato a convivere con un eccesso di produzione dei pensieri e sul dover sopportare le emozioni che ne derivano. Invece esiste una dimensione di vita diversa, molto più serena, grazie proprio a questo farmaco.
Per molti anni sono stato come una barca che sotto la chiglia ha una deriva troppo piccola: naviga lo stesso, ma è sballottata dalle onde. Adesso è come avere una deriva assai più grande e la navigazione è più stabile e felice.
Ora il mio messaggio è: non vi scoraggiate se una terapia sembra non funzionare abbastanza. Cambierà, ma ci può voler tempo. Non crediate che un eventuale malessere che si protrae non trovi delle soluzioni. Non guardate al futuro pensando : "non si troverà il rimedio". Pensate invece che siete in cammino e che le soluzioni ci sono, ma si trovano su una strada da percorrere. Camminare per vivere e vivere per camminare.
Vostro HM.💙