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Buongiorno,il mio lavoro è assistere persone anche in fin di vita e che spesso soffrono agonie inenarrabili. Su di loro si fa sempre di tutto per prolungare la loro vita, ( nutrizione forzata, trattamenti invasivi ecc). In realtà non è la loro vita che viene prolungata, ma la loro agonia e sofferenza. Mi ritrovo ad assistere persone che urlano e implorano di lasciarli in pace per giorni, settimane e a volte mesi. Questa per me non è assistenza, ma tortura. Una tortura in nome di cosa poi? Rispetto per la vita? Direi proprio di no. Quindi si, sono assolutamente a favore dell' eutanasia. Questo è rispetto per la vita

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Ciao, per quanto mi riguarda, rispetto alle patologie croniche che ho, al momento mi sento in autogestione, al 90% perché ho sospeso da diversi mesi alcune terapie, perché da una parte me lo consente la terapia immunosoppressiva di cui ho ancora l'effetto.

Ho passato 4 mesi di malessere, fisico di ogni genere, di sconforto. Ho dovuto fare il medico d i me stesso, ancora una volta.

La mia scarsa fiducia nei medici purtroppo è continuamente alimentata da nuovi fatti sconcertanti.

Quindi ho preso io in mano la mia salute e grazie alla mia testardaggine ho scoperto ciò che i medici che mj seguono non hanno voluto ammettere, ovvero che i miei nuovi problemi sono stati causati proprio dalla terapia immunosoppressiva.

La conseguenza è stata che ho sospeso tutti i farmaci che potevo ragionevolmente sospendere e ne ho ridotto o aumentato altri... E finalmente da qualche settimana sto meglio.

Ho ritrovato un equilibrio fisico e mentale che è stato messo a dura prova.

Continuerò a fare i controlli, e soprattutto farò presente quello che è successo e che ha minato ancora di più la mia fiducia. Non so cosa succederà, ma io ho sicuramente l'ultima parola e se non mi convincono o se di fanno errori grossolani o errori che hanno un forte impatto negativo sulla mia qualità della vita, non seguirò le terapie.

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