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- I sintomi e complicazioni legati al disturbo bipolare
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Pazienti Disturbo bipolare
Disturbo bipolare: è possibile tipo I?
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Liofante
Buon consigliere
Liofante
Ultima attività il 28/09/24 alle 12:45
Iscritto nel 2018
95 commenti pubblicati | 34 nel forum Disturbo bipolare
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Amico
Io ho il disturbo bipolare ma non so di che tipo. Cosa distingue il primo tipo e cosa il secondo (c'e' anche un terzo tipo????)Comunque io ho avuto a 17 anni un episodio maniacale durato circa 4 mesi. curato con un massiccio intervento a base di psicofarmaci molto primitivi (era nel 1970 circa) Non mi va di raccontare le avventurose vicende del mio delirio, ma sono certo che e' stato devastante poi sono stato un'anno in depressione, molto cupa con tendenze al suicidio. Poi ho avuto periodi piu' o meno buoni, ma sono stato "normale" per anni....a 25 anni ho avuto un'altro periodo drammatico con due tentativi di suicidio (con farmaci che e' meno serio!!!)La malattia ha condizionato le mie scelte di vita tanto che mi sono trasferito in Israele in una comune agricola (kibbutz) e ci sono rimasto 12 anni (anni felici e pieni, anni di benessere e grandi amori) ... non racconnto tutta la mia vita perche' e' lunga e molto variegata. Infine ho avuto una crisi, la piu' profonda alla morte di mio padre....anche qui una fase maniacale di alcuni mesi con successiva depressione. POsso dire di essere vissuto 9 anni in uno stato di deopressione ed apatia. Ora a 63 anni mi risveglio alla vita con l'aiuto dei farmaci. Data la lunga esperienza ora sono in grado, con l'aiuto dello psichiatra di gestirmi gli alti e bassi... mantengo una quotidianita' che mi aiuta a controllare i miei eccessi sia in fase UP che in fase di ipper-attivita'. Secondo me la tua fantasia di uccidere gli obesi puo' essere considerato un delirio...ma credo che le definizioni non siano il problema principale . Quello che conta e' saper pilotare sia la fase depressiva sia la fase maniacale. Si vive sempre sull'orlo della Ospedalizzazione...che per me e' e' stata molto traumatica. Io ho anche subito per 8 sedute la terapia dell'elettroshock che e' stato molto devastante (ritengo mi causi buchi di memoria).
Interessante la tua definizione di "momenti di rabbia" non credo pero' sia una definizione "scientifica" comunque va capito che tipo di rabbia sia e come si presenta.
Lo psichiatra e' una figura importante e fondamentale nella cura del disturbo bipolare perche' da lui dipende l'intervento farmacologico....ma importante anche conoscere se stessi (anche con l'aiuto di uno psicologo) e questo e' un lavoro difficile e appassionante dal quale dipende il tuo equilibrio.
Con la cura e un buon equilibrio potrai vivere una vita densa di significato. Una vita che vale la pena di essere vissuta. Essenziale lavorare sulle fantasie di suicidio .... che possono essere pericolose. Io sono stato fortunato e ho fallito 3 volte il mio suicidio. L'ultimo mio tentativo il piu' serio e pericoloso si e' risolto in due giorni ( non entro nei particolari ) La cosa importante e' che mi sono "risvegliato" allegro e determinato a vivere.
Mi sono impegnato (con me stesso) a non tentare piu' il suicidio per una serie di motivi che sono personali. la cosa piu' importante e' aderire ad una teoria filosofica (non importa quale0 che dia senso alla tua vita . Senza un senso la vita perde valore .... e si puo' cadere in tentazione di farla finita .....
Ti auguro di riuscire a trovare la tua identita' e la tua autonomia non temendo di chiedere aiuto sia ai tuoi amici e parenti sia a personale specializzato.
Bisogna saper scegliere lo staff che ti segue ... non e' semplice ma ne parleremo un'altra volta ... Ciao
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Liofante
Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
Iscritto nel 2016
5.442 commenti pubblicati | 49 nel forum Disturbo bipolare
15 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
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Amico
Grazie mille @Liofante per la tua risposta! Cari membri @BeHappy @Sylvia91 @simo210 @Luca85 potete aiutare il nostro membro @Marzietta00? Grazie mille in anticipo
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Indagine
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
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Malattiacronica
Io muoio dalla stanchezza oggi...
Non esiste una pillola da poter prendere per morire solo un giorno e svegliarsi in ospedale, curato, circondato...?
Ciao.
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Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
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Malattiacronica
Io muoio dalla stanchezza oggi...
Non esiste una pillola da poter prendere per morire solo un giorno e svegliarsi in ospedale, curato, circondato...?
Ciao.
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Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
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Marzietta00
Marzietta00
Ultima attività il 13/04/21 alle 09:50
Iscritto nel 2019
3 commenti pubblicati | 1 nel forum Disturbo bipolare
Ricompense
Esploratore
Buonasera, avrei un dubbio che non ho ancora espresso al mio psichiatra perché non è così facile parlarne. A seguito di diversi episodi non ben compresi quest'anno mi è stato diagnosticato un disturbo bipolare di tipo II. Leggendo e informandomi mi è venuto però il dubbio che vi sia stato in passato un episodio maniacale vero e proprio con sintomi psicotici deliranti ma non ne sono convita. In particolare faccio riferimento ad un periodo in cui pensavo che gli obesi fossero il male del mondo e che per questo fosse necessario ucciderli. Stavo programmando in modo quasi serio un piano per iniziare ad uccidere almeno una parte di essi e a parte che con un mio amico, che prendeva tutto molto sul ridere, non ne ho mai parlato con nessuno non per una questione di vegona ma per la convinzione che potesse ostacolare la mia 'folle impresa'. Secondo voi questo può essere considerato un episodio delirante o un semplice momento di rabbia? Grazie