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Pazienti Diabete tipo 2
Diabete, camminare 10 minuti dopo i pasti aiuta a controllare la glicemia?
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ganshorn
buongiorno a tutti,
mi avanzano una decina di confezioni da 50 test e relativi aghetti pungidito per il misuratore della glicemia ACCU-CHEK Mobile, sono a disposizione gratuitamente a chi interessano, ovviamente per accontentarne di più non tutte ad una sola persona anche perchè la scadenza delle confezioni è tra agosto 2017 e ottobre 2017.
per il ritiro abito a milano, per accordi contattatemi alla seguente mail: minichelli.franco@virgilio.it.
cordiali saluti
franco
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franco minichelli
Censiivano
Ma del diabete tipo 1 se ne parla poco,, come mai????
bertoldino
E del diabete lada pure non se ne parla, come mai?
MauroDB
E' inutile stare a "cengischiare" con il "devi calare peso" o "devi muoverti"... Io oggi ho capito che si tratta di RESPONSABILITA' nei confronti di se stessi, e fiducia nel proprio medico sia di Base che Diabetologo. Se ti fidi, segui "alla lettera le loro indicazioni" i risultati si vedono... Se decidi di RISOLVERE il problema Diabete e lo prendi al laccio: lo tieni sotto controllo, e vivi bene.
Riattivare il metabolismo è la soluzione più adeguata.
Io ho perso in 7 mesi 10 kg, ho iniziato a fare attività fisica, a controllare la mia alimentazione, a seguire la terapia farmacologica in modo fedele preciso... E SONO RINATO... Oggi non ho più fame come prima, faccio anche 12 km di camminata una o due volte a settimana, e regolarmente 4/5 km... Per spostarmi da casa allungo i percorsi. Indosso un braccialetto fitness per monitorare battito cardiaco, passi, km e consumo calorico...
Sono diventato bravo? Sono un eroe? Non mi interessa questo, so solo che SONO LETTERALMENTE RINATO... e questo perché HO ACCETTATO DI CONVIVERE CON IL DIABETE, e di CURARMI...
Un mese fa ho fatto un check up completo di analisi del sangue (Glicemia, Colesterolo,Trigliceridi, Tiroide, Prostata, Urine), il mio medico di base ha voluto trattenere i referti per mostrale (in modo anonimo) ad altri pazienti per quanto erano perfette e incredibili...
Non sono stato bravo, ho solo seguito la terapia: Alimentazione, Farmaci e attività fisica...
Bisogna decidere, altrimenti scherziamo e giochiamo con il diabete...
Censiivano
Parole sante.....ma non e semplice per tutti...vero e che vole e potere sopratutto in qursti casi.???
Giovannimario
Qualcuno pensa di fare un piacere a qualcun'altro e non a sè stesso,bravo Mauro DB l'essenziale è vivere una vita migliore e non sopravvivere continuanto a fare il "PORCO"come prima della malattia.Bravo,non si è nè eroi e nè bravi ma aggiungo io non la dò vinta al diabete,e vedrai con il tempo che starai molto meglio di prima,te lo posso testimoniare io che ho cominciato prima di tè,continua così,a risentirci.Ciao.
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Giovanni Perrella
EUREKA
Membro AmbasciatoreVorrei testimoniare la mia storia umana, come ho scritto in altri post io avevo e dico AVEVO il diabete a 489 !!! il medico mi aveva prescritto medicinali ed almeno in punturina al giorno di insulina, sicome sono contrario a tutte e dico tutte le medicine ho fatto di testa mia. semplicemente mangiando sano, ho evitato >>> Pasta,pane,patate,pizza,dolci,bevande, formaggi e carni varie,energetici ec..ecc. vivo solo con verdure,pesce,frullati non dolci,e poca frutta, ho comprato un cagnolino x fare lunghe passeggiate visto ke ero pigro, ad oggi ho perso 24 KG ed il fatitico diabete è sceso a 110-115- max 120 sicuramente migliorerò tempo al tempo ! Grazie alla natura e Non alla Medicina, Ricordate ..>>>>
" La natura è una forza che contiene tutti i segreti della bellezza" per Mamtenerci Sani !
Saluti da EUREKA " Sicilia"
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** Noi Siamo e Saremo --->> Quello che Mangiamo ** con le Scelte che Facciamo.

Ex membro
Buongiorno a tutti. Leggo i vostri commenti ed i consigli partecipativi. Sono iscritta ma seguo poco perché credo che ogni storia sia personale. Però con umiltà vi chiedo un parere. Ho 71 anni, sono poliomielica dall'età di undici mesi e cammino con un deambulatore. Sono stata operata di cancro al pancreas con l'asportazione della coda e del corpo all'Humanitas dal dott. Zerbi, chirurgo sensibile e attento anche post intervento. Nella mia famiglia nessuno è mai stato diabetico almeno fino ai nonni materni e parterni. Giustamente suggerite di camminare post pranzo e cena, poiché fa molto bene al mantenimento dei valori glicemici. Per me il cammino è una fatica non da poco e come il gatto che si morde la coda mi impigrisco. Relativamente al cibo,certo la fatica a rispettare i canoni non è semplice per chi come forse tutti ci si è abituati a mangiare di tutto. Mi fa sorridere l'idea che mi riguarda. Non ho mai fatto una malattia per i dolci. Qualcuno, si, ma se anche non c'erano..... ora invece li guardo e li mangio con gola. Mah. La dietista mi ha dato una dieta dove nulla è vietato ma alcuni ingredienti presi con moderazione. Il mio diabete lo chiamano secondario, qualcuno lo chiama mellito, qualcun altro diabete di tipo due. Vai a capire. I miei valori range 100/180 vanno dai 90/230 questo in circa cinque anni. Non sono aumentata di peso se non nella misura di due chili. Sono 'bassa' 1.45 e peso 52,5. Cosa ne pensate? Sono l'essere stata prolissa ma dopo tanto tempo quasi ci sta. Ps. Dimenticavo: vivo sola con una splendida gatta rag doll. Vi abbbraccio e grazie ancora
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EUREKA
Membro AmbasciatoreCiao Paoloberbe sè può interessarti clicca qui anche solo x curiosità
http://www.vaccinarsi.org/inprimopiano/2016/03/31/vaccino-polio-da-trivalente-a-bivalente.html
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** Noi Siamo e Saremo --->> Quello che Mangiamo ** con le Scelte che Facciamo.
I membri partecipano anche...
Ricerca e link utili - Diabete tipo 2
Diabete: Discriminazione, vita professionale, dispositivi...cosa vogliono veramente i pazienti?
Francesco_R
Meglio passeggiare 10 minuti dopo i pasti che mezz’ora durante la giornata per controllare in modo adeguato la glicemia.
È quanto concludono dei ricercatori della University of Otago (Nuova Zelanda) che hanno condotto uno studio su un ristretto campione di pazienti con diabete di tipo 2 per valutare i benefici dell’attività fisica sulla glicemia post-prandiale.
Sono stati 41 i pazienti con diabete che hanno partecipato a questa ricerca pubblicata su Diabetologia. Ai soggetti è stato chiesto di passeggiare 10 minuti dopo ogni pasto principale della giornata o di farlo per 30 minuti, come suggeriscono le linee guida neozelandesi, per due settimane. I partecipanti avevano in media 60 anni di età ed erano affetti da diabete da 10 anni.
A ogni individuo era stato assegnato un accelerometro per misurare il livello di attività fisica e dei dispositivi per misurare la glicemia a intervalli di 5 minuti. È emerso che tra i soggetti che avevano seguito il consiglio di camminare 10 minuti dopo i pasti, la glicemia post-prandiale era diminuita del 12% in media rispetto a chi invece aveva scelto altri momenti per muoversi. Di sera, dopo cena, sottolinea uno dei ricercatori, quando il pasto è generalmente più ricco di carboidrati, la riduzione era addirittura del 22%.
Con l’attività fisica migliora il profilo metabolico del paziente con diabete
«Lo studio in questione è una raffinata conferma di quanto è intuibile è consigliabile: dopo pranzo o dopo cena una passeggiata non può essere che salutare», commenta il dottor Cesare Berra, responsabile della Sezione Malattie metaboliche dell’ospedale Humanitas. «Nella fattispecie in chi è affetto da diabete tipo 2 il metabolizzare meglio gli alimenti dei pasti con una attività fisica lieve, ma costante e aerobica, migliora sensibilmente il profilo metabolico e potrebbe aiutare a ridurre i farmaci da assumere. Bisogna solo stare attenti, in relazione proprio alla terapia farmacologica in atto, a non rischiare l’ipoglicemia, cioè l’abbassamento troppo repentino degli zuccheri».
«Cerchiamo di privilegiare quelle terapie farmacologiche che riducono o addirittura evitano questo rischio, farmaci non ipoglicemizzanti ma normoglicemizzanti cosiddetti innovativi con ottimo risultato. Con questa terapia per il diabete l’attività fisica è caldamente raccomandata, a qualsiasi ora!».
Perché è importante gestire al meglio la glicemia post-prandiale?
«L’iperglicemia post-prandiale, spesso legata a un meccanismo patogenetico di deficit ormonale che può essere corretto con le terapie di cui sopra (GLP 1-RA o terapia incretinica in genere) rappresenta un ulteriore importante fattore di rischio per malattia cardiovascolare. Può succedere che la glicemia del diabetico in terapia sia anche normale al mattino ma poi si alzi in modo importante dopo i pasti, motivo per il quale il monitoraggio della glicemia riveste ancora un importante ausilio per la gestione della patologia», conclude la specialista.
HumanitaSalute.it