🌈 Gli aspetti positivi del disturbo bipolare: mito o realtà?

È tutto facile per un bipolare!

Non si ferma mai anche quando è depresso.

Ogni cosa è facile e divertente

Ma lo paghi con lo sfinimento con la salute che se ne va

Gli amici ti ammirano ma non riuscendo a seguire il tuo passo prendono le distanze

È una vita eccitante ma solitaria

Con l'età calano le forze ma non i pensieri e tante volte non ce la fai

Ho cercato di sviluppare i miei talenti e se mi guardo indietro ho vissuto intensamente grazie anche al fatto di essere bipolare

Rosaline

Sono tutte vere queste qualità ma per beneficiarne bisogna imparare a mantenere il propio equilibrio, io posso dire fortunatamente di essere stato dichiarato guarito nel 2012 ed ora vivo normalmente lontano dalla psichiatria senza più necessità di farmaci.

https://youtu.be/XmqjRoNRdWo?si=KN_0EvVZNk3MGIXb

Doi ciacole dre al Nos, ospite Daniele Chini che parla della sua guarigione dal disturbo bipolare

Nessun aspetto positivo, nessuna compensazione: il disturbo bipolare è una patologia invalidante (cioè un handicap/limitazione/svantaggio).

Senza (il disturbo), le prestazioni/abilità/capacità della persona, sia fisiche sia intellettive, sarebbero state superiori, così come la qualità della vita.

Ho fatto fatica a rispondere a questa domanda e c'è ho pensato parecchio. Non sono giunta a una risposta che mi soddisfi, ma ci provo. Io penso che questi aspetti positivi nella mia persona ci siano. Energia, intuizione e creatività. Spesso però penso che l'energia sia un po' diminuita dalle medicine: fino a che non si diminuiscono i pensieri disfunzionali probabilmente è un bene che sia così. Per quanto riguarda l'intuizione a me sembra di averne, cioè sento la mia intenzione e l'intenzione dell'altro. Intuisco ciò che è bene e male per me. Anche se a volte fatico ad ascoltare questa mia intuizione. Creatività ce n'è e va su molti fronti: dalla creazione artistica vera e propria, come ad esempio pittura e fotografia, alla creazione in senso poi generale, come ad esempio generare un laboratorio, un percorso, una relazione. Penso, appunto, che creatività ce ne sia molta.

Questi punti di forza compensano la parte reattiva della mia personalità su cui, a mio avviso, è fondamentale lavorare per fare emergere le qualità positive del mio essere.

Per quanto riguarda l'ultima domanda, assolutamente vanno incentivate. Vanno incentivate però lavorando contemporaneamente sulla parte reattiva e cioè i pensieri disfunzionali in maniera tale che, ad esempio, l'energia non sia a servizio di questi ultimi.

Un altro pensiero che mi viene così all'ultimo è che energia, intuizione e creatività potrebbero anche essere parti della persona che non c'entrano con il disturbo, ma sono che sono proprie dell'inconscio superiore di cui parla anche Viktor Frankl e che sopravvivono alle parti disfunzionali.

Sono aperta al confronto, ma per una trattazione più approfondita dovrei studiare. Comunque è un argomento molto interessante.

Domanda molto difficile a cui rispondere.

L'energia, l'intuizione e la creatività, sono sicuramente migliori in un periodo ipomaniacale. Anche se spesso mi chiedo, in periodi di eutimia, se il disturbo abbia peggiorato o migliorato questi aspetti rispetto ad un ipotetico me senza questa patologia.

Di positivo, dal mio punto di vista, è che l'aver vissuto in modo così intenso e profondo l'emozioni ed i sentimenti umani mi abbia portato a sviluppare una maggiore sensibilità ed empatia verso il vissuto delle altre persone...